“La decisione di Silvio Berlusconi di restare in campo è una sua scelta che non spetta a me commentare. Quello che dico è che non bisogna tornare a un clima di attacchi alla magistratura”. Questa la replica del presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli, in risposta alle critiche ricevute da diversi esponenti del Popolo della Libertà dopo la sentenza sui diritti Mediaset, in cui Silvio Berlusconi è stato condannato in primo grado a 4 anni di reclusione per frode fiscale. Per il capogruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri l’atteggiamento dell’Anm “completa un quadro di pregiudizio e accanimento nei confronti di Berlusconi”. Per il vicepresidente Pdl alla Camera Osvaldo Napoli “deve intervenire il Consiglio superiore della Magistratura, per ristabilire un minimo di equilibrio e serenità”.

Sabelli era già intervenuto: ”Respingiamo con fermezza attacchi e offese: non si può assolutamente parlare di sentenza politica e barbarie“, aveva detto prima di esprimere solidarietà alla procura e ai magistrati di Milano “destinatari ancora una volta di offese di fronte alle quali hanno sempre reagito con compostezza”.

Tra le critiche arrivate all’Anm, quella di Maurizio Gasparri: “Credo che ci sia il dovere di proseguire la battaglia per una giustizia trasparente, democratica e non condizionata da posizioni di natura politica. E’ clamoroso il fatto che, contestualmente alla sentenza, letta con toni incredibili, l’Anm scenda in campo a nome dei magistrati e lanci i suoi anatemi – ha affermato il  capogruppo Pdl al Senato – Questo è inaccettabile. Bisognerebbe invocare l’intervento del Consiglio superiore della magistratura che, spogliandosi di alcune posizioni forzate, dovrebbe intervenire su questo atteggiamento dell’Anm che completa un quadro di autentico pregiudizio e accanimento nei confronti di Berlusconi”.

“Le reazioni del sindacato dei magistrati alle pacate e argomentate critiche del presidente Berlusconi a una sentenza di condanna che lo raffigura come un delinquente abituale sono la conferma della gravità della crisi che squassa la giustizia e avvelena la società italiana”, ha affermato il vicepresidente Pdl alla Camera, Osvaldo Napoli, che aggiunge: “E non entro nella cornice di irritualità di una sentenza che, per la prima volta nella storia della Repubblica, conteneva già le motivazioni”. “L’Anm è il sindacato di rappresentanza di tutti i magistrati – ha aggiunto Napoli – dunque anche di coloro che saranno chiamati a giudicare in appello e nei processi pendenti. E’ urgente a questo punto – ha concluso Napoli – che a muoversi sia il Csm per ristabilire un minimo di equilibrio e di serenità in quegli ambienti della magistratura i cui comportamenti hanno distrutto la credibilità della giustizia e la fiducia dei cittadini”.

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