Se appena qualche anno fa mi avessero detto che avrei potuto seguire il poker in televisione probabilmente non ci avrei creduto. Se poi mi avessero detto che qualcuno avrebbe creato un canale tematico che trasmettesse tornei, partite e programmi sul poker 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 lo avrei ritenuto impossibile.

Invece esiste, si chiama PokerItalia24 ed è un piccolo fenomeno mediatico con cui da poco tempo ho il piacere di collaborare in veste di commentatore tecnico, un po’ come fanno gli ex calciatori durante le partite a fianco dei vari Caressa o De Grandis, che a loro volta prestano spesso la loro voce per raccontare le gesta di questi moderni “atleti” della mente.

Sembrerà strano a molti ma si tratta del secondo canale sportivo nazionale più seguito e il terzo tra tutti quelli  tematici Sky ma non è l’unico a parlare di poker, lo fanno anche di tanto in tanto SportItalia24, ESPN e persino Italia1, di notte e con l’inconfondibile voce di Ciccio Valenti.

Il motivo di questo successo è semplice, il poker è un grande spettacolo e come ogni spettacolo che si rispetti ha le sue star e i suoi protagonisti e più sono bravi, buffi o antipatici, più gli spettatori si appassionano e ne prendono le parti, come se stessero giocando in prima persona.

Certo in tv vediamo spesso solo la sintesi dei tavoli finali, con le mani più belle e decisive ma grazie anche all’aiuto dei commentatori tutti possono cercare di apprendere la difficile arte di vincere a poker o magari solo divertirsi sognando di essere a Las Vegas.

Lo sanno bene i siciliani e i lombardi, che per una volta trovano un punto in comune essendo loro i più i fedeli seguaci del poker, in particolare gli uomini (65%) dai 20 ai 44 anni.

Che siate tifosi del 13 volte campione del mondo Phil Helmutt o del giovane fenomeno del cash game Tom Dwan, accendete la televisione e che lo spettacolo abbia inizio! O meglio… shuffle up and deal!                                                              

 

Articolo Precedente

Vecchie e nuove secessioni, l’Ue è sempre più divisa dai movimenti autonomisti

next
Articolo Successivo

Gli apologeti della sincerità e l’etica pubblica

next