Capodanno ai Caraibi. Pasqua a Saint Tropez. Non sono titoli di cinepanettoni, genere ormai esaurito, ma programmi di vita di Roberto Formigoni. Sì, non ci sono solo le già note vacanze invernali alle Antille, a spese del faccendiere della sanità Pierangelo Daccò, e quelle estive in Sardegna. Ora dall’informativa della polizia giudiziaria di Milano sulle “utilità a favore del presidente di Regione Lombardia” spuntano anche le vacanze pasquali. Se tra Natale e Capodanno Roberto Formigoni amava interrompere il lungo inverno milanese con un salto (gratis) nel clima caldo dei Caraibi, a Pasqua preferiva la Costa Azzurra. Sempre in compagnia del fido amico e convivente Alberto Perego e sempre con (ricchi) conti saldati da Daccò, che poi si rifaceva facendosi pagare consulenze milionarie dai suoi “clienti” (80 milioni solo dalla Fondazione Maugeri).

Il Celeste è fatto così: il suo voto di povertà, evidentemente, va in vacanza almeno due volte l’anno, a Natale e a Pasqua. Lo documentano gli investigatori della Guardia di finanza e della polizia di Stato nella loro relazione inviata il 27 giugno ai magistrati di Milano che, indagando sui conti folli di San Raffaele e Maugeri, si sono imbattuti nei “regali” di Daccò al presidente: “Viaggi in località connotate da eccezionali livelli di lussuosità, con una costanza temporale (intesa quale reiterazione) che non consente di qualificare il fatto come una mera occasionalità o come una forma di liberalità una tantum, bensì come il segno evidente di un rapporto organico e stabile nel tempo”. Dal 2008 al 2011, Formigoni trascorre le vacanze pasquali in Costa Azzurra. Montecarlo, Cannes, Saint Tropez. A disposizione ha una barca (“Cinghingaia” nel 2008, “MiAmor” nel 2009, 2010 e 2011). Una Mercedes. Una villa hollywoodiana a Saint Tropez. Voli aerei su jet privato. Settimane sante: paga tutto Daccò. Le raccontano i piloti dei voli e chi ha organizzato i viaggi, le confermano i comandanti e i marinai delle barche, le documentano le carte bancarie del fiduciario svizzero Giancarlo Grenci. Ecco che cosa dichiara Giuseppe Danzi, collaboratore di Daccò dal 2007 e organizzatore di alcune delle “vacanze di gruppo” di Formigoni e amici. “Mi è capitato”, dice Danzi ai magistrati, “di prenotare dei biglietti in periodi pasquali quando, in genere, lo stesso gruppo andava in vacanza in Costa Azzurra… Per quello che mi risulta, durante quelle vacanze la famiglia Daccò andava in albergo mentre Perego e Formigoni utilizzavano la barca”.

A raccontare con dovizia di particolari la vacanza a Saint Tropez è Diego Passalacqua, marinaio a bordo del “MiAmor” dal 2008 al 2010: “Nel 2010, ricordo un incontro, durante la Pasqua, avvenuto a Saint Tropez. Nell’occasione, Daccò ha dato l’ordine di recarci con la barca MiAmor a Saint Tropez, con a bordo solo l’equipaggio. Quando siamo giunti lì, la famiglia Daccò (Pierangelo, Annita, Erika e Massimo Buscemi) ci ha raggiunti a bordo; so che sono arrivati lì in elicottero (…). Durante il soggiorno in Francia, avevamo noleggiato un’autovettura per lo spostamento, una Mercedes di grossa cilindrata. Avevamo la necessità di un’auto del genere perché a bordo, come riferito da Daccò al comandante, sarebbe salito il presidente Formigoni. In effetti, ricordo che Formigoni e il suo segretario Willy alloggiavano in una villa all’ingresso di Saint Tropez; una villa ‘importante’, nel senso che si trattava di una struttura nota per ospitare persone importanti”. Willy è MauroVilla, un altro dei Memores Domini del gruppo di Formigoni e Perego.

Gianluca Ridolfi è invece il comandante dell’aereo che vola in Costa Azzurra per le vacanze di Pasqua del 2011 (Venerdì Santo compreso). Andata Linate-Nizza il 14 aprile, ritorno Digione-Linate il 28 (la fattura della società Alba è di 51.750 euro, “non è stato possibile individuare le modalità di pagamento”): “Io sono sicuro del fatto che ho portato Daccò e famiglia da Linate a Nizza”, dichiara Ridolfi. “Non sono sicuro se fosse anche presente Formigoni con i suoi amici. Dopo aver dormito a Nizza, la mattina successiva ho riposizionato l’aereo senza passeggeri a Digione. Qui sono sicuro di aver trasportato Daccò con famiglia e Formigoni con gli amici da Digione a Linate”. Conferma Mauro Moltedo, comandante di tre delle barche (“Ojala”, “Cinghingaia”, “AdMaiora”) che Daccò metteva a disposizione di Formigoni : “A Pasqua di ogni anno, Daccò con la sua imbarcazione si spostava per una settimana in Costa Azzurra (Montecarlo e/o Saint Tropez). Io personalmente ho condotto solo nel 2008 la ‘Cinghingaia’ a Montecarlo con a bordo Perego e Formigoni. Nel 2009 e 2010, Perego e Formigoni sono andati con la famiglia Daccò a bordo del ‘MiAmor’. Non so invece se abbiano pernottato sullo yacht oppure sulla terraferma. Quello che so è che veniva affittata una villa dove alcuni degli ospiti pernottavano”.

Alla fine, nell’interrogatorio del 19 maggio 2012, anche Daccò non può che ammettere di aver pagato quei viaggi. Concludono gli investigatori: le relazioni Daccò-Formigoni hanno “natura ‘affaristica’, caratterizzata non da un sentimento di amicizia ma da interessi economici”. Quali? I ‘benefit’ del presidente sono garantiti “da fondi illegittimamente sottratti alle casse di San Raffaele e Maugeri che a loro volta distraggono somme erogate dalla Regione”, grazie a “provvedimenti/delibere” suggerite e conquistate da Daccò.

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