Telecom si prepara, nonostante quello che veniva detto solo fino a pochi mesi fa, ad avviare un’azione di responsabilità nei confronti di Carlo Buora e Riccardo Ruggiero. A comunicare quello che sembra un vero e proprio cambio di rotta è stato il presidente esecutivo di Telecom, Franco Bernabè leggendo una risposta alla Consob durante l’assemblea della società.

“Il cda del 9 maggio – ha detto Bernabè leggendo la risposta alla Consob – ha posto in essere un atto interruttivo della prescrizione, propedeutico all’esercizio dell’azione sociale di responsabilità, che sarà inserita all’ordine del giorno in apposita assemblea” nei confronti di Buora per la vicenda della security e di Ruggiero per le sim false. Dal nuovo corso viene escluso Marco Trochetti Provera, per la sola vicenda security, per il quale sarebbe scattata la prescrizione in considerazione delle dimissioni avvenute un anno prima rispetto allo stesso Buora per cui invece c’è tempo fino al 3 dicembre 2012.

A convincere il cda in questo senso, spiega Bernabe’ anche la sentenza del Gup di Milano (che aveva aveva chiesto e ottenuto in aula l’audizione del top manager, ndr) secondo cui la Direzione Security “non avrebbe agito all’insaputa delle altre funzioni aziendali e dei vertici di Pirelli prima e di Telecom Italia poi, coincidenti nelle stesse persone”.

Su questo fronte l’Asati, l’associazione degli azionisti di Telecom, ha presentato tre proposte di azione di responsabilità per atti illeciti riferiti al periodo 1977-2009 e interruzione dei termini di prescrizione, una delle quali nei confronti dell’attuale Cda e del collegio sindacale “per aver fatto decorrere i tempi di prescrizione verso Tronchetti Provera”, presidente di Telecom Italia nel 2001-2006. 

Sulle schede Sim, invece, Bernabe’ ricorda che il 20 aprile scorso la Procura della Repubblica di Milano ha notificato un avviso di conclusione delle indagini a Riccardo Ruggiero, Luca Luciani, Massimo Castelli e a Telecom Italia. “L’esame della documentazione raccolta dalla Procura – afferma – è in corso. Al suo esito e nell’eventuale proseguimento del procedimento penale Telecom Italia assumerà nello stesso procedimento o in sede civile tutte le opportune iniziative a sua tutela”. L’azione di responsabilità verrà proposta verso Ruggiero, “allo stato non sono state svolte ulteriori valutazioni nei confronti dei destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini”.

Esiste infine un terzo fronte, riguardante la vicenda Kroll, sui dati sottratti in Brasile, e i contratti con il consulente Naji Nahas, per cui l’ex presidente, Marco Tronchetti Provera, è stato iscritto nel registro degli indagati. Telecom ha avviato un’indagine con il supporto di Deloitte, al termine della quale ha deciso che avvierà “le iniziative opportune, ivi incluso il possibile esercizio delle azioni di risarcimento verso ex amministratori, nelle forme e con le modalità disponibili”. Il Collegio sindacale di Telecom Italia, cambiando idea sull’argomento, si dichiara d’accordo con la decisione presa dal cda della società di proporre una azione di responsabilità nei confronti dei due ex manager Carlo Buora e Riccardo Ruggiero. Inoltre, l’organo di controllo “vigilerà sull’evoluzione del procedimento penale in corso nei confronti dell’ex presidente Marco Tronchetti Provera e sulle eventuali conseguenti iniziative della società”. 

L’Asati ha anche proposto un’azione in riferimento alle sim truccate, in favore dell’azione di responsabilità contro e la comunicazione di interruzione dei termini di prescrizione a Riccardo Ruggero, Luca Luciani, Massimo Castelli e nei confronti dei sindaci Paolo Golia, Enrico Maria Bignami, Salvatore Spiniello, Ferdinando Superti Furga, Gianfranco Zanda. Una terza azione di responsabilità è proposta contro gli ex vertici e chiede di votare la comunicazione ufficiale da parte della società dell’interruzione dei termini di prescrizione verso Marco Tronchetti Provera, Carlo Buora e Riccardo Ruggiero e i sindaci Ferdinando Superti Furga, Paolo Golia, Enrico Maria Bignami, Salvatore Spiniello, Gianfranco Zanda, Rosalba Casiraghi e la società di Revisione Reconta Ernst Young.

 

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