Anche sugli esodati il governo smentisce se stesso. E’ di nuovo il sottosegretario al Tesoro Gianfranco Polillo, non nuovo alle uscite in solitaria (si ricorderà quella sulle commissioni bancarie), a dare fuoco alle polveri, dichiarando a In Onda, su La7, che il problema degli esodati è presto risolto: “Gli accordi che i lavoratori hanno firmato con le aziende possono essere annullati. Tuttavia se la dichiarazione fa imbufalire l’Italia dei Valori provoca anche la reazione del ministero del Lavoro che, anche se non ufficialmente, manda a dire tramite le agenzie di stampa che “se Polillo ha la ricetta, se ne faccia carico personalmente”.

Polillo aveva parlato durante il programma de La7 dove aveva risposto senza tentennamenti alla domanda sugli esodati. Il senso delle sue risposte? Questo: il governo non si opporrà all’abolizione della norma che obbliga gli esodati a non lavorare e comunque gli esodati possono chiedere l’annullamento degli accordi presi con l’azienda. A giudizio del sottosegretario, infatti, “gli esodati hanno firmato un accordo con le aziende; se cambiano le condizioni che hanno legittimato quell’accordo, secondo i principi generali dell’ordinamento giuridico, possono chiedere che quell’accordo sia nullo”.

Nel dettaglio, ha aggiunto, “abolire la norma che obbliga gli esodati a non lavorare? Siccome è una norma che non costa posso dire fin da adesso che il ministro dell’economia non si opporrà ad una norma di questo genere, in Parlamento ci sono orecchie sensibilissime su questo”. Più in generale, “io non so quelle che saranno le soluzione legislative prese, questo governo ha fatto dell’equità uno dei cardini della sua azione politica e non lasceremo per strada delle persone che non hanno nessuna colpa rispetto agli accordi che hanno sottoscritto con le aziende. Questo governo né quelli futuri potranno ignorare la loro situazione”.

Ma al sottosegretario, come detto, è arrivata la replica di un altro ministero, quello del Lavoro, oberato direttamente dalla intricatissima e complicata questione:. “Se il sottosegretario al ministero del Tesoro ha un buona ricetta per risolvere il problema degli esodati – mandano a dire fonti del dicastero tramite le agenzie – se ne faccia carico personalmente”.

La Cgil: “Improvvisazioni irresponsabili”. Di improvvisazione parla invece la Cgil, con il segretario nazionale Vera Lamonica: “La soluzione al problema dei lavoratori esodati va trovata per tutti gli interessati senza nuove lotterie e senza improvvisazioni irresponsabili come quella del sottosegretario Polillo” dichiara, chiedendo a questo punto se il sottosegretario parli o no “a nome del governo”. “Se è così – prosegue Lamonica – siamo ansiosi di vedere tutte le aziende che hanno licenziato di riprendersi i lavoratori esodati, anche quelle aziende che non esistono più, o che non hanno più i servizi nei quali quei lavoratori erano impiegati, o che hanno riorganizzato funzioni e produzione. In un tempo in cui purtroppo il tema è diventato la libertà di licenziare si scopre che qualcuno nel governo pensa che si possano annullare accordi tra le parti, magari sottoscritti dallo stesso governo”. “E’ stata avvisata Confindustria? – si chiede ancora l’esponente Cgil -. C’è troppa propaganda e troppa improvvisazione da parte del governo. La verità è che rispetto ad una manovra sulle pensioni, sbagliata che ha prodotto gravi conseguenze sociali il governo non è in grado di indicare una soluzione e si arrampica sugli specchi”.

Idv: “Quale film ha visto Polillo?”. L’uscita del membro del governo ha fatto imbufalire anche l’Italia dei Valori: “E’ pazzesco come il sottosegretario all’Economia riesca ad essere così superficiale su un tema tanto delicato come quello degli esodati, dicendo che essi possono annullare gli accordi presi con le aziende” scrive in una nota il responsabile lavoro e welfare Maurizio Zipponi. “Vorremmo ricordare a Polillo – aggiunge – che gli accordi di cui parla si chiamano Irisbus, Termini Imerese. Aziende che non ci sono più. In altri casi, gli accordi sono fondamentali per non far saltare per aria le imprese”.

“Non sappiamo quale film abbia visto il sottosegretario, ma – continua Zipponi – le conseguenze di una prospettiva simile sarebbero disastrose, poichè si lascerebbero per strada gli esodati o, nel caso di accordi per aziende in ristrutturazione, si farebbero saltare le aziende stesse, aggiungendo altre migliaia di lavoratori a quanti già stanno perdendo il posto. Sarà meglio che questo governo di professori studi un pò e si documenti prima di parlare sul destino delle persone”.

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