Medico ginecologo dell’Asl. Assessore Pdl ai Lavori Pubblici, Infrastrutture e Sanità del Comune di Casalnuovo (Napoli). E usuraio. Ai danni di un ex calciatore professionista che ha militato in serie B e C e ha sperperato i guadagni in alcuni investimenti infruttuosi. Tra le visite alle pazienti e una seduta di giunta, il 55enne Bruno Perna avrebbe applicato alla vittima del suo prestito un tasso iperbolico. Lo sostengono gli investigatori della Guardia di Finanza del comando provinciale di Napoli che in un paio di anni hanno ricostruito attraverso pedinamenti e intercettazioni l’attività del ginecologo e di tre suoi complici, tra cui un ex consigliere comunale, tutti arrestati con l’accusa di usura aggravata. Su Perna, che è stato interrogato dai magistrati, pende anche l’accusa di estorsione. Il Gip di Napoli ne ha quindi disposto l’incarcerazione, ordinando gli arresti domiciliari per gli altri tre indagati.

Tutto nasce da una denuncia di un ex calciatore. In difficoltà economiche, era arrivato a Perna attraverso un amico del suo avvocato, entrambi complici del medico. Per coprire il prestito elargito, medico e vittima avevano simulato la compravendita della casa di Castello di Cisterna in cui vivevano i genitori del calciatore. Il medico avrebbe finto di acquistare la casa per 75mila euro, intestandola a una complice prestanome (una delle tre persone ai domiciliari). Poi avrebbe consegnato 25mila euro all’ex calciatore, trattenendone 50.000, tranne qualche migliaio, consegnati come provvigione ad amico e avvocato (anch’essi ai domiciliari) che l’hanno messo in contatto con l’uomo. Il calciatore aveva assunto l’impegno di restituire in due anni 40mila euro. Ben 15mila di interessi sull’importo ricevuto in prestito. Ma il ginecologo-assessore avrebbe iniziato a pretendere subito i soldi, prima della scadenza pattuita. Dal timore di perdere la casa dei genitori, è maturata nell’ex calciatore la decisione di sporgere denuncia.

Dal Municipio di Casalnuovo c’è voluto più di un giorno prima di rompere un silenzio assordante. Il sindaco Antonio Peluso, uscito vincitore grazie a una strana alleanza Pdl-Sel, ha prima convocato regolarmente la giunta. Poi, mentre l’assessore accusato di usura non si dimetteva, ha scelto la soluzione morbida di sospenderlo dall’incarico, senza revocarglielo. “La vicenda esula completamente dal ruolo politico di Perna – si legge in una nota su carta intestata del Comune, diffusa nella serata di ieri – ed è peraltro attinente a fatti risalenti a tempi antecedenti alla sua nomina”.

Secondo i Verdi l’arresto dell’assessore, unito ad altre storie di saccheggio urbanistico di Casalnuovo, culminate in un recente scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni malavitose, è motivo sufficiente per invocare il ritorno della commissione d’accesso. Lo afferma il commissario regionale del Sole che Ride, Francesco Borrelli: “Chiediamo che il prefetto invii rapidamente la commissione d’accesso nel Comune di Casalnuovo (Napoli) dove sono stati arrestati un assessore in carica e un ex assessore registi di un giro d’usura con tassi del prestito schizzati al 300%. Entrambi gli esponenti politici finiti nelle mani della giustizia – aggiunge Borrelli – sono uomini di fiducia dell’attuale sindaco che li ha nominati a fasi alterne nelle proprie giunte affidandogli sempre la delega ai lavori pubblici. Mentre si è sviluppato questo giro di usura è utile ricordare che il Comune di Casalnuovo non ha proseguito gli abbattimenti e la riqualificazione dell’area dove fu realizzato un intero quartiere abusivo a cavallo tra il 2006 e il 2007 in un terreno agricolo inedificabile”. “Inoltre – prosegue – è utile ricordare che il presidente del consiglio comunale è accusato di abusi edilizi e violazione di sigilli. Insomma l’attuale Amministrazione mostra a nostro avviso evidenti segnali inquietanti di continuità con la precedente maggioranza che fu sciolta per rapporti con la criminalità e questi ultimi episodi criminali confermerebbero uno scenario impressionante. È utile ricordare che anche l’assessore arrestato di Casalnuovo è esponente del Pdl. Non è più credibile che l’enorme numero di arrestati e inquisiti del Pdl in Campania, partito guidato oramai da anni dagli onorevoli Cesaro e Cosentino, siano frutto di terribili casualità ed episodi isolati”. “Noi temiamo ormai – conclude – che un’intera classe dirigente di centrodestra sia stata selezionata in modo estremamente discutibile e questi sono i risultati sia dal punto di vista politico che giudiziario”.

Dalla giunta di Casalnuovo arriva una replica. “Si esprime rammarico per il fatto che l’arresto di Perna sia strumentalizzato per infangare l’attuale maggioranza. Ricordiamo che quest’amministrazione, al contrario da quanto affermato da qualche ex politico desideroso di uscire dall’oblìo, non annovera tra le proprie fila nessuno dei personaggi menzionati nell’atto di scioglimento del Comune ed è nata in aperta contrapposizione con la precedente gestione. Abbiamo adottato numerosi provvedimenti per il concreto contrasto dell’abusivismo, dai quali emerge il nostro reale impegno per la legalità: videosorveglianza satellitare, stazione unica appaltante, acquisizioni di informazioni antimafia per gli affidatari dei servizi anche al di fuori degli obblighi di legge, la sistematica costituzione di parte civile nei processi per reati di criminalità organizzata e altro ancora”.

Aggiornamento

In data 18 novembre 2013 il Gup presso il Tribunale di Napoli ha assolto Bruno Perna, ai sensi dell’art. 530, II comma c.p.p., per insufficienza della prova dei fatti contestati.

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