Michael Berry ha sempre saputo che c’è Berlusconi nell’operazione Antigua”. Paolo Mondani – inviato di Report – chiede al commercialista Mario Caizzone se il premier fosse tutore o socio dell’operazione. “No, no, come partner, come socio”, risponde Caizzone, dicendo di averlo saputo da Berry: il socio irlandese nelle società che realizzano le ville ad Antigua. Si è conclusa questa sera la stagione invernale di Report sulle immagini esotiche dell’isola di Antigua. Dove il premier Silvio Berlusconi possiede alcune ville e un terreno, acquistati da una società off shore, la Flat Point, di cui non sembrerebbero chiari gli effettivi beneficiari. E su cui Report aveva realizzato un’inchiesta andata in onda il 17 Ottobre scorso, dopo che l’onorevole Niccolò Ghedini, secondo ciò che sostengono a Report, aveva cercato di bloccarla.

In studio, Milena Gabanelli ricorda che si parla di acquisti regolari ma la domanda era e continua a essere: “chi sono i veri destinatari dei 22 milioni versati dal premier visto che tutte queste società sono delle off shore gestite anche da fiduciari” ? Gabanelli afferma che l’avvocato Ghedini sostiene che sono l’imprenditore irlandese Michael Berry e l’avvocato svizzero Carlo Postizzi, e altri soci di minoranza. Ma Mondani mostra, in questa inchiesta aggiornata, che la realtà è più complessa. “Da due anni la procura di Milano indaga su banca Arner – spiega Mondani -, l’ipotesi di accusa è riciclaggio. I magistrati ritengono che della Flat Point di Antigua che ha i conti in Arner, non siano chiari i beneficiari.

La Flat Point di Antigua è controllata dalla Kappomar Holding, una società di Curacao, nelle Antille Olandesi”. Gli amministratori delle varie società ricorrono: Giuseppe Cappanera, l’amministratore della Flat Point italiana, Carlo Postizzi, fiduciario svizzero , Giuseppe Poggioli, fiduciario con uffici a Lugano, Elisa Gamondi, sorella dell’architetto milanese che ha progettato il complesso di Antigua. “Carlo Postizzi sostiene di essere il proprietario della società che controlla Flat Point”,dice Mondani. Ma il giornalista ha scovato una persona che lo smentisce. E’ per l’appunto il commercialista milanese Mario Caizzone, che dice: “Postizzi faceva il fiduciario, il prestanome, ed è risaputo. Almeno da quando l’ho conosciuto io era questo il suo lavoro”. Mondani chiede quindi se conosce anche Michael Berry, e alla risposta affermativa di Caizzone, incalza: “In che rapporti sta Berry con Postizzi”? La risposta è : “Per Berry, l’avvocato Postizzi era un prestanome”. Caizzone in seguito dice : “ Berry non parlava con Postizzi…parlava con i soci veri del gruppo”.

Secondo le testimonianze raccolte dal programma di Raitre, quindi, Berlusconi sarebbe coinvolto in prima persona nell’operazione immobiliare ad Antigua. Il premier, che nel paradiso fiscale avrebbe investito 32 milioni di euro attraverso alcune società offshore, sarebbe infatti intervenuto in prima persona per ridurre il debito estero di Antigua di oltre 73 milioni. Nel 2004 la Sace, società controllata dal Tesoro che paga in anticipo le imprese italiane quando i governi stranieri non saldano le fatture per poi rivalersi sugli stessi governi, avrebbe infatti accettato di ricevere da Antigua – secondo Report – 11,3 milioni di euro al posto degli 84,5 pagati anticipatamente. L’attività immobiliare nell’isola sarebbe iniziata l’anno dopo. “Come è noto e facile comunque da accertare, la zona su cui sono sorti gli immobili in questione a quella data aveva già da anni, addirittura dagli inizi degli anni Novanta, quegli indici di edificabilità e tutti i permessi per costruire”, replica  l’avvocato Ghedini, sottolineando che “la Sace ha operato come Spa in piena autonomia per la ristrutturazione del debito con Antigua e senza alcuna interferenza da parte del governo o del presidente Berlusconi”. Il premier peraltro, ribadisce il legale, “non ha alcun interesse nè diretto, nè indiretto, nelle società proprietarie del compendio immobiliare circostante alla sua casa, abitazione che è stata regolarmente pagata e denunciata alle autorità italiane, compresa la Camera”.

Si fa sentire anche la Sace, che in una lunga nota – inviata a Report dopo aver declinato l’invito a partecipare al programma – conferma di aver ricevuto dal governo di Antigua e Barbuda la somma di 11,3 milioni di euro “a saldo e stralcio” dei crediti vantati con lo stesso governo e ricostruisce passo dopo passo il percorso di parziale recupero del credito. Ma per la Gabanelli non basta: “Non si spiega perchè è stata decisa la cancellazione dei 73 milioni del debito, una questione sulla quale resta nebbia fitta”. Mentre l’Italia dei Valori, con il portavoce Leoluca Orlando, chiede al premier di “spiegare al Parlamento e al Paese la sua reale posizione sugli investimenti immobiliari nell’isola di Antigua”.

di Roberta Zunini (aggiornato dalla redazione)

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