Altra devastazione programmata in Trentino. E si procede con la strana interpretazione del concetto “zero consumo territorio” in Trentino. Altri 2,7 ettari , cioè 27000 metri quadrati, per rendere l’idea circa 2,7 campi da calcio come superficie di bosco saranno tolti nell’area già adibita a piste da sci, a Madonna di Campiglio! E vale la pena ricordare che lì abita proprio l’assessore provinciale al Turismo, tale Roberto Failoni, che guarda caso ha pure un albergo, sempre lì, nelle zone dove le piste da sci attirano enormità di turisti, congestionando la valle ogni inverno; a me sembra un chiaro conflitto di interessi questo, altrimenti qualcuno mi deve spiegare di nuovo questo concetto.

E che dire della tutela ambientale che questa giunta provinciale avrebbe in mente? Ogni inverno si determina un overtourism crescente, tanto che a volte sembra di essere ad un concerto di Vasco, invece che in mezzo ai boschi; e la soluzione prospettata dall’assessore al turismo, quale sarebbe? Invece di ragionare sull’effettiva capacità di accoglienza numerica di una valle di montagna, si pensa di ampliare parcheggi e bus, congestionando ancora di più la valle Rendena e, di conseguenza le strade per raggiungerla, con code chilometriche paragonabili alla famosa tangenziale di Milano in certe ore del giorno.

Insomma, tutti bravi a riempirsi la bocca, i nostri governanti provinciali trentini, a partire dal presidente Fugatti, accompagnato appunto, dall’assessore Failoni, nell’affermare che amano il Trentino, che vogliono tutelarne la meravigliosa componente ambientale. E poi, invece che procedere con il concetto di “zero consumo territorio”, avvallano e sostengono progetti come questi.

Dove altre opere impattanti vengono a gravare su un ecosistema già troppo sbilanciato sugli interessi economici legati alle attività invernali dipendenti dalla neve, che climaticamente sarà sempre meno presente. E allora si comincia anche a comprendere perché danno fastidio orsi, lupi e fauna selvatica che popolano queste aree; ovvio, dato che si deve eliminare ancora bosco, togliere loro habitat naturale per aumentare il terreno dei profitti determina il fatto che bisogna eliminarli per creare spazio. È tutto collegato, ovviamente.

E, intanto, la Corte dei Conti regionale, bacchetta proprio la Provincia, per una non certo trasparenza nella gestione di molte iniziative finanziarie, evidenziando una sempre più profonda tendenza a lasciar correre le cose, pur di soddisfare interessi di nicchia. E, forse, anche questa ulteriore opera impattante sull’ecosistema trentino, potrebbe essere tema per la Corte dei Conti, che dovrebbe valutare lo spreco di denaro pubblico in queste opere, devastanti per questo territorio e affini solo ad una determinata ed esclusiva classe economica, guarda caso quella dove certi politici decisori hanno interessi diretti.

Ma ai trentini va bene così, va bene tenere il prosciutto sugli occhi e non indignarsi? Respira, sei in Trentino, noto slogan pubblicitario di questi periodi, ma vi assicuro, vivendo qui, che certi giorni, dato il traffico e il caos, si sta meglio altrove!

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