Forza Europa“? Oggi non siamo qui a parlare di liste elettorali, né di un nuovo partito, ma della nostra Europa, del nostro destino, del nostro presente e del nostro futuro”. Emma Bonino bolla come “retroscena” le notizie pubblicate dai giornali che annunciavano la due giorni promossa dai Radicali italiani, “Stati Uniti d’Europa, una sfida radicale”, come l’avvio di un nuovo partito europeista, con in campo Giuliano Pisapia, Carlo Calenda e la stessa Bonino e con Prodi ed Enrico Letta a far da ‘padri nobili’.

Eppure il tema tiene banco fuori dagli interventi ufficiali dal palco dell’Hotel Ergife a Roma . Tra i più convinti sostenitori di un progetto da presentare alle prossime elezioni politiche è l’ex radicale, poi ‘montiano’ Benedetto Della Vedova, oggi sottosegretario agli Esteri, che traccia profilo e possibili convergenze ed alleanze: “Una lista europeista, ‘Forza Europa’ in campo alle elezioni, mi pare ormai un dato acquisito, tanto che stiamo già raccogliendo le pre-firme, presenti sul nostro sito, per la costituzione della lista – afferma Della Vedova – e con il Partito Democratico è possibile un dialogo”. Riccardo Magi, segretario dei Radicali italiani, è meno certo dell’alleanza con i dem e sull’ipotesi di un nuovo soggetto politico afferma: “Vedremo cosa deciderà il nostro congresso”.

Intanto Enrico Letta e Carlo Calenda, intervenuti dal palco comunicano che – qualunque sia il destino di ‘Forza Europa’ – loro non saranno della partita: “Non parteciperò in alcun modo alla prossima competizione elettorale” afferma l’ex presidente del consiglio ed il ministro dello Sviluppo Economico: “Tutti sanno quale sarà il mio futuro terminata l’esperienza di governo ed aggiunge – secondo me per portare avanti le tematiche a favore dell’europeismo non servono altri partiti”. Alla kermesse, erano presenti, oltre delegati e simpatizzanti radicali, tre parlamentari dem Giampaolo Galli, Lia Quartapelle e Marco Meloni; i deputati ex M5s, Massimo Artini (oggi ‘Alternativa Libera’) e Mara Mucci (oggi nel gruppo Misto, nella componente parlamentare dei ‘Civici Innovatori per l’Italia’), la renziana Sara Manfuso, direttrice dell’associazione I Woman ed il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che ci tiene in merito alle parole di Matteo Renzi che, in una recente intervista telefonica aveva delineato la coalizione di centro-sinistra “Pd, le forze di centro-sinistra, Pisapia, socialisti, Italia dei valori ed i Verdi” precisa: “Ad oggi non ci sono le condizioni per un alleanza elettorale con il Pd di Renzi”.  Una prospettiva politico elettorale europeista che trova un sostegno di spessore nella figura di Roberto Saviano auspica “io l’appoggerei” ma chiarisce “io sono uno scrittore e non mi candiderei”.

Articolo Precedente

Impresentabili in Sicilia, alle regionali vale una vecchia regola: i voti non puzzano

next
Articolo Successivo

Pd, Renzi all’attacco di Grasso: “Non accetto vocabolario da ultrà. La fiducia non è un atto di violenza” poi si scaglia contro Di Battista

next