Milano, 3 ott. (Adnkronos) - A Milano, da giovedì prossimo, 10 ottobre, torna la 'Febbre del sabato sera' in una nuova versione italiana che, in questa stagione, andrà in scena solo a Milano. Lo show, in programma fino all’11 gennaio 2025, si terrà al Teatro Nazionale. E per festeggiare l’arrivo del nuovo anno è prevista anche una speciale serata, il 31 dicembre.
La nuova versione italiana di Compagnia della Rancia, su licenza di Broadway Licensing, è diretta da Mauro Simone ed è ispirata al film Paramount/Rso del 1977 e alla storia di Nik Cohn che esplorava le nuove tendenze della vita notturna e della scena disco, adattata per il palcoscenico da Robert Stigwood in collaborazione con Bill Oakes (North American version scritta da Sean Cercone e David Abbinanti), con l'iconica colonna sonora dei Bee Gees e arrangiamenti e orchestrazioni di David Abbinanti.
La regia di Mauro Simone, che prende spunto dalle inquadrature del film e dall’indimenticabile piano-sequenza di apertura con un giovanissimo John Travolta per le strade di Brooklyn, restituirà a teatro freschezza e attualità alla storia dell’italo-americano Anthony (Tony) Manero che ha infiammato una generazione. Sul palco, 21 performer daranno vita alle leggendarie hit dei Bee Gees, da 'Stayin’ Alive' e 'Night Fever' a 'You should be dancing' a 'How deep is your love'. Il testo e le liriche di alcune canzoni sono stati tradotti da Franco Travaglio, mentre i brani che animano le scene ambientate alla 2001 Odissey verranno interpretati in inglese e trasformeranno il Teatro Nazionale-Italiana Assicurazioni in una sfavillante discoteca.
I ruoli dei protagonisti sono affidati a Simone Sassudelli (Tony Manero) e Gaia Soprano (Stephanie Mangano). La regia di Mauro Simone si è avvalsa delle coreografie di Chris Baldock, coadiuvato da Giorgio Camandona come assistente e della direzione musicale di Andrea Calandrini che ha valorizzato, insieme alla vocal coach Elena Nieri e al disegno sonoro di Armando Vertullo, voci soliste e cori.
Grazie a un serrato confronto tecnico-artistico sin dai primi momenti della fase di ideazione, hanno contribuito inoltre a dare vita allo spettacolo le scenografie disegnate da Lele Moreschi, con Ludovico Gandellini assistente, in grado di ricreare con fluidità, veridicità e attenzione ai dettagli gli ambienti interni più tradizionali così come quello, futuristico e coinvolgente, della 2001 Odissey, dove il disegno luci di Francesco Vignati esplode in un caleidoscopio di colori.
I costumi di Riccardo Sgaramella, con Caterina Villa assistente, hanno preso ispirazione dagli elementi tradizionali del film così come da una ricerca sulle tendenze anni 70, ancora attualissime in termini di forme, tessuti e colori e contribuiscono alla caratterizzazione dei personaggi e a sottolinearne l’andamento emotivo.