Il cadavere di un uomo italiano di 38 anni è stato trovato giovedì 30 marzo davanti al Tribunale di Prato, in piazza Falcone e Borsellino. Il corpo presentava una profonda ferita alla gola che, secondo i carabinieri, è stata causata da un cacciavite o da un punteruolo. L’ipotesi degli investigatori, scrive il Tirreno, è che l’uomo, Leonardo Lo Cascio, possa essere stato ucciso dopo essere stato rapinato appena sceso dall’autobus mentre andava a lavorare in un hotel della zona, il Residence di Paperino, dove faceva il portiere di notte. Gli è stato portato via infatti il portafoglio e forse anche uno zainetto.

L’allarme è stato dato verso le 22 da una giovane coppia che, passando in auto, ha visto il cadavere. Prima, intorno alle 21, la presenza del corpo era stata segnalata da una telefonata anonima ai carabinieri. Sul posto, oltre a un’ambulanza della Croce d’Oro, sono arrivati polizia e militari dell’Arma. Attorno al corpo non hanno trovato bossoli di proiettili. Il cadavere giaceva praticamente davanti all’ingresso del Tribunale, spostato di qualche decina di metri sulla destra, accanto alla fermata del bus, ed è stato esaminato dal medico legale Brunero Begliomini.

Pochi minuti dopo l’arrivo delle forze dell’ordine è arrivato sul posto anche il sostituto procuratore di turno, Egidio Celano, il cui ufficio dà proprio sul piazzale Falcone e Borsellino. Un piazzale, racconta sempre il Tirreno, che di giorno è quasi sempre pieno di auto, ma che dal tardo pomeriggio si svuota e di notte è praticamente deserto. Ciò nonostante non è conosciuto per essere un luogo pericoloso.

Articolo Precedente

Emanuele Morganti, l’autopsia: “Dopo decine di colpi, quello mortale alla testa”

next
Articolo Successivo

Emanuele Morganti, convalidati i fermi dei presunti assassini. Fratello vittima: “Vogliamo giustizia, non vendetta”

next