“E’ importante difendere la privacy se ci riferiamo a cittadini comuni, mentre quando parliamo di politici o di società che hanno un impatto pubblico dobbiamo esporli”. Da oltre quindici anni, l’artista concettuale Paolo Cirio indaga i temi della privacy e della sorveglianza di massa su Internet attraverso le sue opere esposte al “515 Creative Shop” di Torino fino al 12 novembre. Nella serie “Overexposed” l’artista, mediante azioni di “spionaggio creativo”, ha sottratto dai social network fotografie di alti funzionari governativi americani trasformandole in stencil disseminati sui muri delle più importanti città del mondo. In “StreetGhosts”, Cirio ha ricollocato una serie di fotografie di persone riprese da Street View negli stessi luoghi in cui sono state scattate.:“Molte persone si scandalizzano quando vedono il poster per strada, ma non pensano che queste immagini sono visibili online da milioni di persone ogni giorno”

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