Nel 2013 aveva collaborato con l’associazione Linea Rosa: voleva organizzare una serata a favore delle donne vittime di violenza. Tre anni dopo è accusato di aver massacrato a bastonate la moglie a Ravenna, nello scantinato di quella che doveva diventare la nuova dimora di una famiglia che all’apparenza sembrava perfetta.

Quell’immagine è stata distrutta da Matteo Cagnoni, famoso dermatologo di 51 anni arrestato con l’accusa di aver ucciso la moglie Giulia Ballestri, 40 anni. Oggi, nel carcere fiorentino di Sollicciano, si terrà l’udienza di convalida del fermo. L’uomo, che dopo l’omicidio aveva lasciato la città con i tre figli avuti dalla moglie, è stato fermato lunedì dalla polizia nella villa dei genitori a Firenze, dopo un tentativo di fuga. Ora è indagato per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere.

Intanto – riporta l’Ansa – nella villa fiorentina, gli inquirenti hanno sequestrato un paio di scarpe e altri effetti personali, oltre a due auto che erano nella disponibilità di Cagnoni e che verranno ispezionate alla ricerca di tracce di sangue della donna. Le scarpe potrebbero essere quelle le cui impronte sono state trovate dalla polizia scientifica nell’abitazione di Ravenna. Accanto alle impronte, è stata trovata quella del piede nudo della Ballestri. Secondo quanto è stato ricostruito finora, la vittima, dopo aver perso conoscenza in seguito ai colpi ricevuti alla testa, si sarebbe ripresa tentando di fuggire, ma sarebbe poi stata raggiunta dal suo assassino.

L’autopsia sul corpo di Giulia Ballestri è stata fissata per domani alle 10, a Ravenna. A eseguire gli esami sarà il professor Franco Tagliaro, responsabile della sezione di Medicina legale dell’Università di Verona. E’ lo stesso medico che, sempre a Ravenna, si è occupato di una perizia relativa al caso di Daniela Poggiali, l’infermiera condannata in primo grado con l’accusa di aver provocato la morte di una paziente tramite un’iniezione di potassio. Dopo l’autopsia dovrebbe essere dato il nulla osta per i funerali di Giulia Ballestri. I familiari della donna, attraverso il loro legale Giovanni Scudellari, fanno sapere di voler “affrontare questi tragici momenti nel più assoluto riserbo”. La famiglia, in una nota firmata dall’avvocato, esprime “assoluta fiducia” nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, e precisa che “ogni notizia utile all’indagine verrà esclusivamente e direttamente rappresentata all’autorità giudiziaria, augurandosi che analoga condotta venga tenuta anche dalle tante persone che hanno conosciuto Giulia, molte delle quali hanno già manifestato nei suoi confronti un affetto intenso e commovente”.

Cagnoni è un medico molto noto, autore di decine di pubblicazioni scientifiche e comparso più volte in varie trasmissioni televisive. Nel 2013 aveva collaborato con l’associazione Linea Rosa per la serata sulle donne vittime di violenza. “Fu lui a contattarci perché, disse, avrebbe voluto organizzare un evento che potesse aiutarci – ha raccontato la presidente di Linea Rosa Alessandra Bagnara – E infatti il ricavato della serata fu devoluto all’associazione. Ci furono diversi incontri preparatori, e la moglie veniva sempre insieme a lui. Ci aiutò parecchio”.

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