Il presidente della Repubblica francese François Hollande ha annunciato che non ci saranno “più autorizzazioni a manifestare se non viene garantita la protezione dei beni e delle persone”. “In un momento in cui la Francia ospita gli Europei di calcio – ha dichiarato il capo dello Stato – ed è sotto minaccia del terrorismo, non si potrà più ottenere l’autorizzazione a manifestare se le condizioni di protezione dei beni e delle persone e dei beni pubblici non saranno garantite”.

In mattinata il primo ministro Manuel Valls aveva fatto appello alla Cgt, il principale sindacato del Paese, di non organizzare più a Parigi manifestazioni che possano sfociare in violenze, come avvenuto ieri. Valls ha anche ribadito che il governo non modificherà il progetto di riforma del lavoro. La giornata di manifestazioni di ieri si era conclusi con almeno 40 feriti e altrettanti fermati.

Intervistato su France Inter, Valls ha rivolto pesanti accuse al sindacato, asserendo che il servizio d’ordine ha avuto un atteggiamento “ambiguo” nei confronti dei casseur che hanno imperversato lungo tutto il corteo. Ed ha aggiunto che ieri c’erano “molti più ultrà” e teppisti del solito, 700-800. “Queste manifestazioni non possono più continuare così – ha proseguito – e faccio appello alla responsabilità di un sindacato, la Cgt, che ieri, è chiaro, è stato sopraffatto. Gli chiedo di non organizzare più questo tipo di manifestazione a Parigi. Caso per caso, ci assumeremo le nostre responsabilità”. L’articolo 2 e gli altri principali punti del jobs act, di cui la Cgt chiede il ritiro, “non possono essere modificati e saranno adottati”, ha ribadito il premier.

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