E’ legge il cosiddetto “Dopo di noi”, il provvedimento che contiene le nuove norme in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Si tratta, in estrema sintesi, di un provvedimento destinato ai disabili gravi che restano senza genitori. I voti a favore sono stati 312, il M5s ha votato contro e Sinistra italiana si è astenuta. “E’ un giorno storico”, ha commentato la deputata Pd Ileana Argentin. “Siamo passati dalle parole ai fatti”. Poi il presidente del Consiglio Matteo Renzi: “Legge di civiltà, sono orgoglioso del voto dei parlamentari”. Contrari invece i 5 stelle: “Legge farlocca”, ha detto la deputata grillina Giulia Di Vita. “e figlia di un governo che, non sapendosi occupare del ‘durante noi’ pretende di occuparsi del ‘dopo di noi'”.

Per la prima volta viene istituito un Fondo specifico, con 90 milioni di euro per quest’anno, 38,3 milioni per il 2017 e 56,1 milioni dal 2018. La maggior parte di questi fondi però sono destinati alle detrazioni sulle polizze assicurative. Previste anche agevolazioni e sgravi fiscali per il patrimonio che i genitori decideranno di lasciare in eredità per la cura dei loro figli, affidandolo ai parenti o a enti e onlus. La legge prevede inoltre un ‘progetto individuale di cura e assistenza del disabile’, da mettere a punto ancor prima che vengano a mancare i parenti. In sostanza, i genitori potranno decidere a chi affidare la gestione del figlio disabile e del patrimonio destinato al suo sostegno già durante la vita familiare, senza aspettare che uno dei due venga a mancare.

Il testo approvato nel primo passaggio alla Camera prevedeva agevolazioni fiscali per la formazione di trust destinati a disabili gravi. Il beneficio è stato esteso, al Senato, anche alla costituzione di vincoli di destinazione e di fondi speciali. Il ‘Dopo di noi’, infine, legittima e favorisce la nascita di realtà già esistenti come il co-housing e gli appartamenti condivisi da ragazzi disabili, che diventano indipendenti attraverso esperienze abitative di gruppo: negli ultimi anni città come Roma, Milano e Torino queste esperienze si sono moltiplicate. In questo sistema saranno coinvolti attivamente comuni, regioni ed enti locali.

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