Clamoroso a Parigi: il Roland Garros 2016 perde uno dei suoi protagonisti più attesi. E non sul campo: Rafa Nadal, lo spagnolo già vincitore 9 volte dell’Open di Francia, dà forfait alla vigilia del terzo turno. Problemi al tendine del polso sinistro, tanto gravi da costringerlo a rinunciare al sogno della “Decima”. A questo punto Andy Murray diventa sempre più l’anti-Djokovic, anche perché lo scozzese sembra essersi finalmente svegliato, superando senza problemi Ivo Karlovic dopo aver tremato contro Stepanek e il carneade Bourgue. Tutto il resto passa in secondo piano, anche in una giornata ricca di emozioni: come la grande vittoria contro Kyrgios di Richard Gasquet, talento sempre acerbo e chissà forse maturo per il grande risultato. O la maratona tra Kei Nishikori e Fernando Verdasco, vinta solo al quinto set dal giapponese testa di serie n. 5 del torneo.

NADAL SI RITIRA – La grande notizia, però, è senza dubbio il ritiro di Rafa Nadal. Nessuno, ma proprio nessuno, si era accorto dei problemi al polso sinistro che lo tormentavano da “almeno un paio di settimane”, come ha spiegato il maiorchino in conferenza stampa. “Ieri ho giocato sotto infiltrazioni”. E ciononostante aveva concesso appena sei game in tre set all’argentino Bagnis. “Ma poi ho sentito più dolore, so che non avrei potuto finire il torneo: se continuassi a giocare rischierei la rottura”. Nadal abbandona così il sogno di vincere il suo decimo Roland Garros, spianando la strada al Grande Slam di Novak Djokovic. Ma non solo. A questo punto in quel lato del tabellone, lo stesso presidiato dal serbo, c’è un buco da colmare. Una grande chance per l’idolo di casa Jo-Wilfried Tsonga, ma anche per la new-generation: il vincitore di ThiemZverev può arrivare almeno in semifinale. Non male per due ragazzini classe ’93 e addirittura ’97.

OK MURRAY, ALÈ GASQUET – L’avversario principale di Djokovic, dall’altra parte del tabellone, era e resta però Andy Murray. Finalmente lo scozzese ha vissuto una giornata tranquilla, liquidando in tre set Ivo Karlovic (6-1 6-4 7-6), dopo averne concessi quattro nei primi due turni a Stepanek e Bourgue. Potrebbe essere l’inizio della rincorsa verso la finale. Anche se – va detto – il bombardiere croato rappresenta l’avversario ideale per Murray, miglior risponditore del circuito e sempre a suo agio contro i giocatori dalla palla pesante (non a caso il bilancio fra i due era già di 6-0). La terra parigina fugherà presto ogni dubbio. Negli ottavi troverà Isner o Gabashvili, ostacoli non insormontabili; poi nei quarti il primo grande incontro di questo Roland Garros, contro il vincente tra Kei Nishikori (n. 5 del seeding, uscito vittorioso da una maratona contro Verdasco per 6-3 6-4 3-6 2-6 6-4) e Richard Gasquet. Il francese ha fatto impazzire il campo centrale di Bois de Boulogne, demolendo in tre set (6-2 7-6 6-2) l’australiano Nick Kyrgios, uno degli astri nascenti del tennis mondiale che a Parigi cercava la definitiva consacrazione. Ma forse è il genietto di Beziers, alle porte dei 30 anni, ad essere finalmente pronto per diventare grande.

AVANTI HALEP, FUORI KVITOVA – Tra le donne, invece, prosegue il momento positivo di tutte le big, che continuano ad avanzare anche se al terzo turno incontrano i primi problemi. Sia la Halep che la Begu devono rimontare lo svantaggio iniziale contro Osaka e Beck. In attesa del risultato di Agneska Radwanska, testa di serie n. 2 impegnata severamente dalla Strycova, molto bene la “vecchia” Samantha Stosur, che qui ha già vinto nel 2006 (e perso in finale nel 2010 contro l’azzurra Schiavone), ma a distanza di anni continua ad essere competitiva e supera nel match femminile più bello di giornata la Safarova. Facile, invece, il successo della Muguruza (6-3 6-0) contro la Wickmayer. Fra le teste di serie salta solo la ceca Kvitova, sconfitta a sorpresa dalla Rogers 6-0 6-7 6-0. Il lotto delle possibili avversarie di Serena Williams è ancora molto folto.

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