Per chi provvede a estirpare gli ulivi malati arrivano fino a 15mila euro, ma chi non lo farà non percepirà nulla. Costo complessivo dell’operazione: 13milioni di euro. Il contributo, che rientra nel nuovo piano di interventi contro il batterio Xylella, è stato redatto dal commissario straordinario Giuseppe Silletti – che dispone già dei fondi – e approvato dal capo del dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio.

A breve inizia il giro di notifiche per l’esecuzione degli interventi, che riguarderanno circa 31 focolai e 3.100 ulivi nella zona a nord di Lecce e nell’area che comprende la parte più a sud della provincia di Brindisi. Altri focolai sono stati individuati a Torchiarolo, Cellino San Marco e San Pietro Vernotico, sempre nel brindisino. Dati che, spiega la Protezione Civile “sono evidentemente provvisori in quanto soggetti a variazioni dovute ai continui aggiornamenti dei risultati del monitoraggio“.

Nello specifico, il piano prevede indennizzi di circa 140 euro a ulivo per chi, azienda o privato, si occuperà autonomamente di rimuovere le piante malate. Il contributo, spiega la Protezione Civile, non sarà fruibile “laddove siano previsti già altri contributi pubblici predisposti dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, a favore dei proprietari che procederanno all’estirpazione delle piante infette e all’attuazione degli interventi correlati”. E nel caso in cui i proprietari di piante infette decidessero di non intervenire, sarà il commissario stesso a predisporre le misure necessarie per fronteggiare l’emergenza fitosanitaria e le eventuali sanzioni.

Articolo Precedente

Trivellazioni: la Shell abbandona quelle in Artico

next
Articolo Successivo

Ospedale di Alba-Bra: devastante, inutile, caro

next