Lasciare il gruppo del Movimento 5 Stelle al Senato? “Ci sto pensando”, confessa Luis Alberto Orellana, raggiunto telefonicamente a Vilnius (Lituania), dove si trova in missione con una delegazione della commissione esteri. “Per forza – spiega – così mi costringono a pensare di lasciare. Mi dispiace molto”. A creare problemi, il suo intervento nel corso dell’assemblea a Palazzo Madama del Movimento 5 Stelle, quando ha ufficialmente chiesto ai colleghi di riconsiderare il tabù sulle alleanze per discuterne con la base. Orellana è tra gli attivisti storici: si è avvicinato ai meet up di Grillo nel 2009 e dopo una candidatura alle elezioni comunali a Pavia, ha scelto di presentarsi alle elezioni per il Parlamento. In Senato è stato un punto di riferimento per gli altri eletti e tre mesi fa è finito al ballottaggio con Nicola Morra per diventare capogruppo. Ora, definito come “Scilipoti” da un attivista sul blog di Beppe Grillo, ammette di essere “in difficoltà”. E se il gruppo avviasse la pratica di espulsione prima di una sua decisione? “Mi sembrerebbe ridicolo – sostiene – impegnare gli attivisti su una mia eventuale cacciata”. Riconsiderare il tabù delle alleanze e chiedere una maggiore partecipazione degli elettori.

Da tempo indicato tra gli “aperturisti”, ribadisce la volontà di discutere con le altre forze politiche. “Deve esserci un dialogo con gli attivisti e il tema delle alleanze con gli altri partiti non deve essere un tabù. Io voglio – spiega – che si dialoghi con tutti i militanti. Dovrebbero essere tutti consultati, pero’ con la giusta informazione”. E sulle alleanze? Nessun passo indietro: “Ripeto ciò che ho detto – risponde Orellana – il dialogo ed eventuali alleanze con altri partiti non sono da escludere. E’ vero – ammette – sulla Sicilia mi sono sbagliato, li’ non c’è un’alleanza, pero’ si è aperto un dialogo. Poi si vede come va a finire…”.

Se dopo l’intervento nel corso dell’assemblea dei senatori a Palazzo Madama, Orellana aveva accettato le dure reazioni dei colleghi, non è stato lo stesso per quanto riguarda  il post sul blog di Grillo: “Va bene le parole di Morra ieri, ma l’accusa sul sito di essere come Scilipoti mi sembra grave, e’ un po’ dura.” Nell’articolo scritto da un attivista, il senatore viene paragonato al politico passato dall’Italia dei Valori al Popolo della libertà. “E’ una vicenda molto triste”, ha commentato, “ora sono impegnato e non voglio perdere la concentrazione. Tornato in Italia a fine settimana vedrò cosa fare”.

Tra gli eletti a 5 Stelle la tensione continua ad aumentare.  “Sono molto arrabbiata”, ha detto Roberta Lombardi, “con quei pochi senatori che si sentono piccoli onorevoli e hanno mandato avanti Orellana. Vorrei che ci mettessero la faccia e ci dicessero se hanno avuto contatti con il Pd o ricevuto offerte concrete di collaborazione, altrimenti si stanno facendo pubblicità alle spalle degli attivisti e dei cittadini che ci hanno votato per costruire una loro presunta carrierina politica”. Così Nicola Morra, capogruppo al Senato: “Luis andrai a governare con chi ha avuto l’ipocrisia di abolire l’Imu cambiandogli il nome, di chi ha votato in modo diverso sugli F35 a distanza di due minuti. A me dispiace ma abbiamo sottoscritto tutti degli impegni. Diamo il nostro appoggio su provvedimenti singoli nel merito non per alleanze”.

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