Silvio Berlusconi è stato condannato a sette anni per entrambi i reati contestati, concussione per costrizione e prostituzione minorile. La sentenza è arrivata dopo oltre 7 ore di camera di Consiglio. Il Cavaliere era accusato di concussione, ma nel corso del dibattimento il reato è stato trasformato in induzione indebita per una modifica della legge anticorruzione varata dal governo Monti. Oltre la pena principale, Berlusconi è stato condannato anche alle pene accessorie dell’interdizione per sempre dai pubblici uffici e all’interdizione legale per una durata pari a quella della pena principale. Ecco la giornata d’attesa: 

Alle 9.50 i giudici della IV sezione penale del tribunale di Milano si sono ritirati in camera di Consiglio per emettere la sentenza – alle ore 17 – nei confronti di Silvio Berlusconi imputato per concussione e prostituzione minorile per la vicenda Ruby. Assenti in aula sia il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, sia l’ex premier. Presente invece il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati. Gli avvocati del Cavalierei, Niccolò Ghedini e Piero Longo, hanno depositato una breve memoria di sette pagine con cui integrare l’arringa difensiva dello scorso 3 giugno. “Visto che il tribunale ha deciso – ha spiegato Ghedini – di annettere i verbali resi da Karima, (al processo parallelo ndr), abbiamo deciso per una breve memoria di commento alle sue dichiarazioni”.

Il Cavaliere attenderà la sentenza ad Arcore, dove arriveranno alla spicciolata i suoi colonnelli (Verdini, Santanchè, Capezzone, forse Alfano), mentre gli avvocati lo raggiungeranno subito dopo la sentenza. E’ previsto un consiglio “di guerra” dove Berlusconi farà il punto sulla strategia politica nella breve distanza sul fronte economico, ma di sicuro – dipenderà dal verdetto – verrà anche deciso quale tipo di pressione esercitare sul governo sulla riforma della giustizia. Se, come si dice da più parti, la sentenza Ruby dovesse essere abbastanza favorevole al Cavaliere, a lui resterebbe solo il processo Mediaset a disturbare le sue notti. E la sentenza civile del Lodo Mondadori, prevista per giovedì in Cassazione, dall’esito abbastanza scontato. Intanto, stasera speciale di Canale 5 sul processo Ruby. Forse intervento diretto del Cavaliere, al momento non confermato.

Ore 17.34 – Interdizione dai pubblici uffici. Il Cavaliere è stato condannato, oltre che alla pena principale di sette anni di reclusione, anche alle pene accessorie dell’interdizione per sempre dai pubblici uffici e all’interdizione legale per una durata pari a quella della pena principale

Ore 17.22Berlusconi condannato a 7 anni. Silvio Berlusconi, imputato a Milano per il caso Ruby, è stato condannato a 7 anni per entrambi i reati contestati: concussione per costrizione e prostituzione minorile. 

Ore 17.06 – Santanché arrivata a Palazzo di Giustizia. L’esponente del Pdl Daniela Santanchè è arrivata al Palazzo di Giustizia di Milano, dove è attesa la sentenza del processo Ruby. Santanchè è entrata dall’ingresso in via Manara, passando davanti a un piccolo gruppo di manifestanti favorevoli a una condanna di Silvio Berlusconi.

Ore 16.48 – Cancellieri: “Penso no ripercussioni sul governo”. “Ripercussioni sul governo? Io ritengo di no ma lasciate che esca. Poi, son fatti politici che non mi appartengono”. Lo ha affermato il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri a Catania, a margine dell’inaugurazione di un reparto dedicato all’assistenza ai detenuti, rispondendo ad un giornalista che le ha chiesto se la sentenza sul caso Ruby può avere ripercussioni sul governo.

Ore 16. 49 – Sentenza prevista alle 17. La sentenza a carico di Silvio Berlusconi per il processo Ruby è prevista alle 17. 00.

Ore 15.19 – Santanché: “Sarò in aula quando leggeranno la sentenza”. “Oggi sarò in aula in Tribunale quando leggeranno la sentenza perché li voglio guardare in faccia. Conterò poco ma sarò lì”. Queste le parole di Daniela Santanchè (Pdl) a Tgcom24 intervenendo all’interno della rubrica “Fatti e Misfatti” condotta da Paolo Liguori. “A giudicare il Presidente Berlusconi saranno tre donne e io sono una donna che ha fatto tante battaglie per le donne. Voglio ascoltare con le mie orecchie questa sentenza, quindi – conclude – sarò lì con la schiena dritta per sentire quelle parole che peseranno moltissimo”.

Ore 15.01 – Gelmini: “Assurda presenza Bruti Liberati in aula”. “In un processo insolito, anomalo e assurdo, ugualmente insolita e assurda è la presenza oggi in aula, in toga, al fianco del pm Sangermano, del capo della procura di Milano, Bruti Liberati”. Lo afferma Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario del Pdl alla Camera. “Scopriremo solo nelle prossime ore – aggiunge l’ex ministro – il senso dell’apparizione di Bruti Liberati nel momento in cui i giudici sono in camera di consiglio per decidere e quindi nell’imminenza della sentenza sul processo Ruby nei confronti del presidente Berlusconi”. “Abitualmente infatti, il Procuratore Capo della Repubblica assiste alla lettura del dispositivo. Trattandosi, tuttavia, come è evidente a tutti da ciò che è emerso dalle testimonianze e dalle udienze, quanto sta accadendo è normale per l’anormalità stessa di tutta la vicenda giudiziaria”.

Ore 14.10 – I giudici da oltre quattro ore in camera di consiglio. I giudici della quarta sezionepenale del tribunale di Milano da oltre 4 ore sono in camera di consiglio per la sentenza nei confronti di Silvio Berlusconi imputato per il caso Ruby. Il verdetto è atteso nel pomeriggio.

Ore 14.04 – Ruby in vacanza in Messico. Karima el Maroug, sarebbe partita per il Messico con il compagno Luca Risso in vacanza. Lo si è saputo da fonti vicine a Risso. Secondo quanto appreso, la coppia sarebbe già dovuta partire una settimana fa ma ha dovuto procrastinare la partenza per motivi legati al volo. Sul profilo Fb di Ruby la ragazza ha postato una foto con abbronzanti e creme e la frase: “Pronti a ricevere sole…finalmente si parteeee :)”

Ore 14.01 – Autore satirico espone “Bibbia di Arcore”. Mentre prosegue l’attesa per la sentenza del processo Ruby, un autore satirico di Crema, Luigi Dossena, ha esposto davanti al Palazzo di Giustizia di Milano la ‘Bibbia di Arcore’, un libro satirico che ha realizzato artigianalmente. Nel libro ripercorre attraverso immagini e vignette, realizzate con collage, alcune vicende della politica italiana che hanno riguardato l’ex premier Silvio Berlusconi. “Il libro è frutto di 5 anni di lavoro – ha spiegato -, una delle mie opere è stata anche autografata da Andreotti e spero che oggi gli avvocati e i magistrati protagonisti di questa vicenda possano fare altrettanto”.

Ore 13.10 – Il padre di Ruby: “Io non so niente e non ho nessuna colpa”. “Io non so niente, non ho nessuna colpa. Sto male e sto andando in ospedale. Lasciatemi in pace”. Così Mohamed el Mahroug, padre di Ruby, al cronista dell’Ansa che gli chiede se ha informazioni sulla figlia Ruby. L’uomo che stava smontando il banchetto sul lungomare di Letojanni col quale lavora come ambulante, ha inveito contro i giornalisti ribadendo che “non ho nulla da dire, andate via e lasciatemi in pace”.

Ore 13.01 – Anche due sostenitrici di Berlusconi davanti al Palazzo di Giustizia. Due sostenitrici di Silvio Berlusconi si sono presentate davanti al Palazzo di giustizia di Milano all’ingresso di via Manara per manifestare contro l’ipotesi di una condanna dell’ex premier nel processo Ruby. Una di loro è avvolta in una bandiera di Forza Italia. “Si tratta di un processo fasullo – ha spiegato una di loro – ed è giusto che Berlusconi non sia perseguitato dalla giustizia”. A poca distanza si è fermata una manifestante in bicicletta favorevole alla condanna, che ha esposto un cartello con la scritta ‘Berlusconi è ineleggibile, insostenibile e impresentabilè. Manifestazioni pro o contro la condanna sono state finora sporadiche e contenute.

Ore 12.35  – Boccassini assente, in aula Bruti Liberati. Era già programmata da tempo la presenza nell’aula del processo Ruby del procuratore della Repubblica di Milano Edomondo Bruti Liberati per la lettura della sentenza nei confronti di Silvio Berlusconi. Da tempo, inoltre, il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, oggi assente, aveva programmato un periodo di ferie. E’ questo il motivo, spiegano dal Palazzo Di Giustizia, per cui stamani a fianco del pm Antonio Sangermano non c’era, come sempre, Ilda Boccassini, ma Bruti Liberati.

Ore 11.42 – Capezzone: “Come mai oggi il procuratore Bruti in aula”.  ”Ci sono fatti che hanno una forte valenza simbolica, nei confronti dei cittadini, dei media, e soprattutto di chi si prepara a giudicare. Come mai, oggi e proprio oggi, il procuratore capo Bruti Liberati, nell’imminenza della sentenza, ha ritenuto di essere presente in Aula?”. Lo afferma Daniele Capezzone, Presidente della Commissione Finanze della Camera e Coordinatore dei dipartimenti Pdl.

Ore 11.09 –  Nitto Palma: “Il governo non rischia sulla vicenda giudiziaria di Berlusconi”.  ”Il governo non rischia sulla vicenda giudiziaria di Berlusconi. In caso di condanna il leader del Pdl farà quanto ha già dichiarato: si comporterà in maniera responsabile. Il governo rischierà, invece, se non farà quello che ha promesso di fare al momento in cui si è insediato, in particolare sui temi economici, a partire dall’Iva”. Lo ha detto Francesco Nitto Palma, presidente della Commissione Giustizia del Senato (Pdl), intervenuto a Radio Anch’io su Radio1 Rai sulla sentenza Ruby.

Ore 10.58. – Due donne con cartelli: “Grazie Ilda”.  Due donne, con coccarde tricolori,sono arrivate davanti al palazzo di giustizia di Milano e hanno esposto cartelli con scritte come ‘Grazie pm Ilda Boccassini’. “E’ giusto che Berlusconi sia condannato e che si ritiri a vita privata – ha spiegato una di loro -, siamo private cittadine che seguono le vicende della giustizia italiana fin dai tempi di Mani Pulite”. Su un altro cartello hanno scritto “Siamo stanchi di vivere sotto ricatto di un reo recidivo che rifiuta di subire la giusta condanna e ritirarsi”.

Ore 10.39 – Decine di giornalisti da tutto il mondo. Come previsto decine di giornalisti, fotografi e troupe televisive si sono radunati, dalle prime ore della mattinata, davanti al palazzo di Giustizia di Milano. Tra loro diversi corrispondenti e inviati di testate e televisioni straniere, come Al Jazeera e Cnn, ma anche tv danesi, tedesche e giapponesi oltre a prestigiosi quotidiani inglesi come The Guardian e Daily Mail. In corso di porta Vittoria, dove si trova l’ingresso principale del Tribunale, sono schierati i furgoni per le dirette televisive, davanti agli sguardi incuriositi dei passanti. Nessuna traccia, invece, al momento, di gruppi di manifestanti pro o contro il Cavaliere.

Ore 9.52 – Giudici in camera di consiglio. I giudici della quarta IV penale del tribunale di Milano si sono ritirati in camera di Consiglio per emettere la sentenza nei confronti di Silvio Berlusconi imputato per concussione e prostituzione minorile per la vicenda Ruby. Il collegio non ha dato alcuna indicazione sull’orario della sentenza.

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