Oscar Giannino è laureato in giurisprudenza ed economia e ha conseguito il diploma in Corporate Finance e Public Finance presso la University of Chicago Booth School of Business”. Questa è la versione del curriculum del fondatore di Fare per fermare il declino che è stata cancellata dal sito dell’Istituto Bruno Leoni (la cache di Google lo rende ancora visibile) e sostituita da un’altra che omette i titoli accademici. Anche se altri siti riportano ancora la versione da cui il diretto interessato, alla luce delle dimissioni e della polemica innescata da uno dei promotori del movimento Luigi Zingales, prende le distanze. Eppure era lo stesso Giannino ad avere ricordato di avere conseguito il titolo anche in una videointervista del 5 febbraio 2013 su Repubblica. Ma per l’economista è tutto falso. E così Giannino ritratta e su Facebook scrive che c’è stato un “equivoco”.

“Non ho preso master alla Chicago Booth”, precisa. E cerca di spostare l’attenzione altrove. “Il punto – continua –  è un altro. A Luigi, a quattro giorni dalla fine della campagna elettorale, non è bastata. In effetti, da quanto ho detto a Repubblica si capiva il contrario. Quindi, chiarire era necessario in pubblico, sostiene Luigi. Ed è una piccola prova di quello che Fare riserverà all’Italia. Cominciando da me, come, ripeto, è giusto”. Poi pare smentire anche gli altri titoli riportati sulla sua biografia visto che, puntualizza, “quanto so l’ho studiato per i fatti miei”. “Sono da decenni giornalista – precisa -. Non ho mai usato presunti titoli accademici, che non ho, per carriere che non mi competono”. E la tecnica autodidatta, scrive, vale anche “per gli altri titoli che mi vengono attribuiti in Rete“. Anche ieri Giannino, poche ore prima che Zingales comunicasse “ai vertici” le dimissioni, in un comizio a Matera aveva dichiarato: “Mi hanno detto – ha commentato – che in rete c’è una cosa che gira su un mio presunto master alla Chicago Booth. Vorrei chiarire che su questo c’è un equivoco. Io il master non l’ho preso alla Chicago Booth. Sono andato a Chicago a studiare l’inglese e così via. Bastava chiederlo e avrei risposto. Lo chiarisco perchè – ha aggiunto – in rete c’è una cosa che monta. Luigi Zingales insegna alla Chicago Boolth, mi è capitato di parlarci ed è uno dei nostri fondatori. Insegna lì. Io sono stato a Chicago da giovane a studiare e – ha concluso – non ho preso il master alla Chicago Booth”. Una spiegazione che non ha convinto Zingales, che il giorno dopo ha pubblicato su Facebook l’annuncio delle sue dimissioni.

Autogol Oscar, scrive un utente sulla pagina del social network di Giannino. Ma la sua voce è affogata tra decine di commenti che minimizzano sull’accaduto e sostengono il leader di Fare per fermare il declino, oltre a insinuare che ci sia lo zampino del Cavaliere e la corsa al fotofinish degli ultimi giorni di campagna elettorale. “Berlusconi solitamente comincia con l’attaccare il leader avversario ulizzando la macchina del fango (il gatto di Giannino e il pulitino Sallusti). Passata questa fase, si passa a contattare e  ‘comprare’ le truppe – scrive Marco – Non sarà probabilmente il caso di Zingales ma mi aspetto di verificare tutti i suoi prossimi incarichi nei prossimi anni. Sarà poi un caso che oggi Giannino ha insultato pesantemente la lista di Monti?”. E ancora: “L’uscita di Zingales giova a Berlusconi in Lombardia e, quasi sicuramente, a Zingales”. Alessia poi si stupisce dello scarso tempismo dell’economista dimissionario (“Fatalità Zingales se n’è accorto solo ora!”). E seguono decine di commenti a difesa di Giannino: “Quella di Zingales è spiegabile con una sola parola: invidia”, “un master aggiunge o toglie qualcosa alla validità della proposta di Giannino?”. Ma sul profilo del giornalista ci sono anche i delusi: “Io so che il mio cv non è tarocco e che non dico (come ha fatto Giannino apertamente) di avere un master quando non ce l’ho – spiega Paolo -. Io credevo fosse un po’ più serio, tutto qui”. Alberto poi si rivolge direttamente a lui: “Oscar, si sente benissimo che hai detto ‘dove ho preso il Master’. Ci ho creduto al 100% , ma ora sei inevitabilmente sputtanato. Per una piccolezza, ma sputtanato. E magari spiegaci perché Zingales ha deciso di ucciderti”. Sul profilo di Zingales, invece, piovono critiche e gli utenti gli rimproverano il “pessimo” tempismo.

Se su Facebook i simpatizzanti giustificano Giannino, non accade la stessa cosa su Twitter dove centinaia di messaggi ironizzano sul titolo millantato. “Giannino anche tu come gli altri”, “ecco la pietra tombale sulla credibilità di Oscar”. E ancora: “Ecco l’Oscar delle balle: Giannino s’inventa un master. Nel curriculum figura un master all’Università di Chicago. Ma Zingales lo sbugiarda”, “dopo le menzogne di #Pistorius arrivano quelle di #Giannino: era dai tempi di Scalfaro che l’Oscar non cadeva così in basso”. In tanti casi vince l’ironia, comunque pungente: “Pinocchio Giannino detto er cazzarino”, “Oscar al trucco e ai costumi a Giannino… consegna il premio Zingales”. E mentre c’è chi scrive ‘Fare per truccare il cv’, altri lanciano l’hashtag #ilcvchevorrei.

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