Parola d’ordine: trasparenza. A pochi giorni dalla diffusione degli ultimi dati relativi alle retribuzioni percepite dai rappresentanti dei cittadini a Roma, in Regione e prima ancora, in Comune a Bologna, anche i membri degli organi accademici hanno pubblicato i loro compensi. Voci che comprendono sia lo stipendio come professionista, ad esempio come docente, sia i gettoni di presenza, sia le indennità di carica.

A sorpresa, l’ateneo che paga di più i suoi rappresentanti è Parma. L’indennità di carica percepita dal neo prorogato rettore Gino Ferretti, infatti, è di 47.709 euro lordi all’anno, che si sommano al suo stipendio come docente di prima fascia, quindi ordinario. Una retribuzione che corrisponde a circa il triplo di ciò che viene riconosciuto al prorettore vicario Guido Cristini, che nel 2011 ha aggiunto al suo stipendio ‘solo’ 16.607 euro. In compenso, se i tre prorettori percepiscono tutti 2.906 euro di bonus per l’incarico che svolgono al di là dell’insegnamento, delegati, collaboratori e senatori accademici, esclusi i rappresentanti degli studenti, non guadagnano nulla nello svolgimento delle loro mansioni accessorie. Anche il direttore amministrativo parmense, Silvana Ablondi, risulta il più pagato della regione: nel 2011, infatti, ha guadagnato ben 187.252,75 euro. Il consiglio di amministrazione dell’ateneo parmense, infine, percepisce un’indennità annuale forfettaria di 6.277,50 euro lordi, a cui si sommano gettoni di presenza dell’importo di 251,10 euro per seduta giornaliera e 129,60 per commissione. Il totale delle retribuzioni, comunque, non è calcolabile perché sul portale online dell’ateneo compaiono solo le voci di compenso relative ai bonus.

A Bologna il rettore Ivano Dionigi nel 2011 ha percepito una retribuzione di 121.289,06 euro lordi, composta dal suo stipendio come professore di prima fascia e da un’indennità di carica di 18.000 euro annui, per il ruolo ricoperto come numero uno dell’ateneo. Il prorettore vicario, Emilio Ferrari, ne ha guadagnati 95.957,78 lordi, di cui 10.000 per l’indennità di carica, superato dal prorettore alla Romagna, Guido Sarchielli, che a fine anno si è aggiudicato un compenso quasi pari a quello del magnifico: ben 120.576 euro.

La meno pagata della giunta d’Ateneo è la professoressa Carla Salvaterra, prorettore alle relazioni internazionali, che nel 2011 si è fermata a 55.061 euro lordi. Ma il più retribuito di tutti, in realtà, con 185.920,40 euro lordi all’anno, risulta essere il direttore amministrativo Giuseppe Colpani. “Qusto perché” spiegano da Palazzo Poggi “non tutte le personalità dell’ateneo percepiscono, oltre allo stipendio e all’indennità di carica, il gettone di presenza”. Che viene riconosciuto alla Giunta, al Senato accademico e al Consiglio di amministrazione, per un importo lordo, rispettivamente, di 143 euro, 111 euro e 324 euro a seduta.

“Gli stipendi e i gettoni di presenza non sono aumentati quest’anno, anche sei il documento relativo ai compensi sembra riportare cifre più alte” chiariscono da Palazzo Poggi, in riferimento alle retribuzioni espresse, che rispetto al 2010 sembrano superiori di qualche migliaio di euro. Infatti, la differenza nei compensi è dovuta al fatto che l’anno scorso il bilancio dell’ateneo non ha consentito di pagare annualmente tutti i compensi previsti a causa delle risorse insufficienti, così il saldo è stato posticipato al 2011. Senza alcun maggiore esborso per le casse dell’ateneo.

“Nel 2010 l’Università di Bologna ha speso 17.278.063 euro per i rappresentanti degli organi accademici, una cifra che nel 2011 è scesa a 15.394.160 euro. Nell’arco di un anno, infatti, sono andati in pensione tre senatori accademici e, soprattutto, sono diminuiti i direttori di dipartimento: da 89 a 68”.

A Modena e Reggio Emilia, invece, la linea adottata dall’Università è quella di pubblicare solamente le retribuzioni dei sette dirigenti, capitanati dal direttore amministrativo Stefano Ronchetti, 131.000 euro all’anno. I dati relativi al rettore, al vicario, ai delegati e agli organi accademici non verranno diffusi.

Anche a Ferrara, dove i dati saranno pubblicati questa settimana, le indennità superano quelle di Bologna. Il Rettore Pasquale Nappi ha infatti ricevuto un bonus di carica più alto rispetto a quello riconosciuto al collega Dionigi, 29.057 euro lordi all’anno, e il prorettore vicario Francesco Bernardi, nel 2011, ha percepito 12.150 euro in più rispetto al suo stipendio. Più basso, se paragonato al resto della regione, è invece lo stipendio del direttore amministrativo Roberto Polastri, nominato a giugno 2011, che riceverà una retribuzione di 139.108 euro annui. Nessun gettone di presenza è previsto per i membri del Senato accademico estense, e il Cda nel 2011 ha guadagnato un po’ meno rispetto al 2010, 104,50 euro a seduta (1.390 per chi ha partecipato a tutte e 11 le riunioni).

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