Il segretario di Stato americano (l’equivalente del nostro ministro degli Esteri, ndr) Antony Blinken ha avvertito la Cina che Washington prenderà delle contromisure se Pechino non smetterà di fornire alla Russia materiale utilizzato nel suo attacco all’Ucraina. Blinken, che si trova in visita ufficiale in Cina e oggi ha incontrato il presidente Xi Jinping, lo ha detto parlando all’emittente inglese Bbc. Il segretario di Stato ha affermato di aver sottolineato alle sue controparti che stanno “contribuendo ad alimentare la più grande minaccia” alla sicurezza europea dai tempi della Guerra Fredda, anche se non ha chiarito quali misure gli Stati Uniti siano pronti ad adottare. Nei giorni scorsi il dipartimento di Stato aveva evocato sanzioni, ipotizzando di tagliare fuori le banche cinesi dal sistema finanziario globale. Cosa più facile a dirsi che a farsi, secondo attenti osservatori.

Stamane, in conferenza stampa, Blinken aveva affermato che la Russia “avrebbe maggiori problemi” nella sua guerra contro l’Ucraina se non avesse il sostegno della Cina. “Nei miei incontri qui a Pechino ho sollevato la questione di componenti e di beni con doppio uso” spediti dalla Cina verso Mosca osservando che è una situazione incompatibile considerando l’aggressione verso un Paese sovrano. La Cina “può aiutare a far calmare le tensioni in Medio Oriente”. Gli Usa mantengono “il rispetto della politica della ‘Unica Cina”, ha detto Blinken, e sostengono la “stalibilità delle relazioni nella Stretto di Taiwan“. Il segretario di Stato ha aggiunto di aver avvertito direttamente la Cina delle sue mosse assertive verso le Filippine. “Ho chiarito che mentre gli Stati Uniti continueranno ad allentare le tensioni, i nostri impegni di difesa nei confronti delle Filippine rimangono ferrei”. Per questo, gli Usa hanno invitato Pechino ad evitare “”azioni pericolose nel mar Cinese meridionale”.

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