-
- 27 Luglio 2024
![Fatto Social Club: nulla di straordinario, si chiama libertà Fatto Social Club: nulla di straordinario, si chiama libertà](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2016/05/redazione-fatto-675-675x275.jpg)
L'Archivio del Fatto
-
- 27 Luglio 2024
-
- Vignette
-
- Vignette
A Campobasso destra e sinistra ricorrono al Tar
Le ultime elezioni Comunali di Campobasso, svoltesi lo scorso mese, si trasformano in una battaglia legale: sia il centrodestra sconfitto che il centrosinistra uscito vittorioso dalla tornata elettorale hanno presentato ricorsi al Tar. La coalizione progressista (con Pd e Movimento 5 Stelle) chiede ai giudici amministrativi di verificare la composizione del Consiglio: la maggioranza dei […]
-
- Politica
Sospetto nazista, gli sequestrano oltre 1000 armi
Gli hanno sequestrato oltre 1.000 armi e componenti di armi, circa 1,5 tonnellate di munizioni e petardi illegali. Il suo lavoro di commerciante d’armi (nel Baden-Württemberg) non lo ha salvato dall’arresto. L’uomo di 56 anni è infatti sospettato di essere legato ai cosiddetti “Cittadini del Reich”, movimento di estrema destra che rifiuta le leggi dello […]
-
- Mondo
Oggi i grandi brand puntano sugli abiti della nonna
I veri intenditori di moda lo sanno: il lusso oggi non è rincorrere quella t-shirt da 400 euro indossata dai protagonisti del film del momento. Quella è omologazione consumistica. Piuttosto, il lusso sta nell’unicità e nella storia che solo il vintage può offrire. Hermès, Dior, Saint Laurent, Prada: paradossalmente, oggi chi si può permettere di […]
-
- Radar
C’è la Coppa Còbram e Fantozzi si scontra col “sellino” infilato…
Quando si ammalò di rosolia il Direttore Totale Conte Bàlabam, Filini organizzò due manifestazioni: una visita aziendale di ruffiani fintamente preoccupatissimi alla clinica del Rosario dove il Conte era stato ricoverato e una colletta clandestina per una novena e 14 messe nella parrocchia Sacro Cuor del mio Gesù perché il Bàlabam crepasse. Perché l’odio che […]
-
- Cultura
“I Jethro Tull sono morti. Io ne porto la bandiera”
“Wight 1970? Una frenesia irrefrenabile per mezzo milione di ragazzi. Un magnifico caos in un’isola piena di elettricità umana. I Festival erano e sono ancora così: se giri nel backstage ti imbatti in tanti musicisti che conosci e stimi. Poi di colpo ti chiamano sul palco, ci dai dentro per un’ora e quando scendi pensi: […]
-
- Cultura