Hegseth: “Devastato il programma nucleare dell’Iran”
“Abbiamo devastato il programma nucleare iraniano”. Lo ha detto il capo del Pentagono, Pete Hegseth, in una conferenza stampa precisando che l’attacco Usa “non ha preso di mira civili o truppe iraniani”. “E’ stato un successo schiacciante”, ha aggiunto.
Pezeshkian: “Ci sono gli Usa dietro alla guerra di Israele”
Il presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, ha condannato “l’aggressione” degli Stati Uniti in seguito al bombardamento dei siti nucleari, accusando Washington di essere “dietro” l’operazione militare di Israele in Iran. Lo riferisce l’agenzia di stampa Irna. “Questa aggressione ha dimostrato che l’America è il fattore principale dietro le azioni ostili del regime sionista contro la Repubblica islamica dell’Iran”, ha affermato, aggiungendo che gli Stati Uniti sono intervenuti dopo aver constatato “l’evidente incapacità” di Israele.
Esplosione massiccia a Bushehr
I media iraniani riferiscono di un’esplosione “massiccia” nella provincia di Bushehr, la stessa dove sorge una centrale nucleare, nel sud-ovest del Paese. A Yazd invece, Iran centrale, i caccia israeliani avrebbero preso di mira una base dei Pasdaran.
Mezzaluna Rossa: “Nessuna vittima nei raid Usa”
Gli attacchi americani contro tre siti nucleari iraniani non hanno causato vittime. Lo ha affermato il capo della Mezzaluna Rossa iraniana, Pir Hossein Kolivand. “Fortunatamente, non ci sono stati martiri durante gli eventi di ieri sera legati all’aggressione statunitense contro gli impianti nucleari iraniani”, ha detto, secondo quanto riferisce la televisione di Stato.
Pasdaran: “L’operazione continua, Israele non avrà pace”
“Le nostre operazioni continuano e Israele non avrà pace”: è la minaccia del nuovo capo dei Pasdaran iraniani, Mohammad Pakpour, citato dai media panarabi.
Cina: “Gli Usa hanno violato il diritto internazionale”
“La Cina condanna fermamente l’attacco americano all’Iran e agli impianti nucleari sotto la supervisione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Questa mossa degli Stati Uniti viola gravemente gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale e aggrava le tensioni in Medio Oriente”. Lo sostiene in una nota il ministero degli Esteri di Pechino. “La Cina invita le parti in conflitto, in particolare Israele, a cessare il fuoco il prima possibile, a garantire la sicurezza dei civili e ad avviare il dialogo e i negoziati”.
9mila evacuati in Israele dall’inizio della guerra
La Federazione delle Autorità Locali in Israele ha reso noto che circa 9.000 persone sono state evacuate dalle loro case dall’inizio dell’operazione israeliana contro l’Iran il 13 giugno scorso: lo riporta il Times of Israel. Migliaia di persone sono state alloggiate in hotel, mentre altre si sono trasferite da amici e familiari.
Macron convoca il consiglio di difesa e sicurezza
Si riunirà alle 19.30 all’Eliseo il Consiglio di difesa e sicurezza nazionale presieduto da Emmanuel Macron. Lo riferisce Bfmtv ricordando che è la terza riunione organizzata dal 13 giugno, dall’inizio dell’escalation tra Israele e Iran.
Tajani: “Preparati in caso di peggioramento della situazione”
“Siamo al lavoro valutando anche le possibili conseguenze economiche per l’energia. Il governo ha predisposto tutto anche in caso di peggioramento della situazione, ma noi non lo vogliamo. Puntiamo sulla diplomazia”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg4. “La priorità è la sicurezza dei nostri concittadini. Ci sono convogli che stanno accompagnando da Teheran verso l’Azerbaigian i nostri connazionali e continueremo con questa strategia. Altri nostri connazionali hanno lasciato Gerusalemme e Tel Aviv”.
Mosca: “Duro colpo a Trattato non proliferazione nucleare”
Gli attacchi contro l’Iran “hanno inferto un duro colpo alla credibilità del Trattato di non proliferazione nucleare e del sistema di verifica e monitoraggio dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, che su di esso si basa”. Lo afferma il ministero degli Esteri russo, chiedendo “una reazione tempestiva, professionale e onesta dalla dirigenza dell’Agenzia, senza evasioni e tentativi di nascondersi dietro una ‘equidistanza’ politica”. Anche il Consiglio di Sicurezza dell’Onu “deve reagire”, aggiunge Mosca, e perché siano “respinte collettivamente le azioni conflittuali di Stati Uniti e Israele”.