Ucraina, la diretta – Ucraina, sui social video di soldati di Kiev decapitati. Zelensky: “Tutti i leader reagiscano al terrore russo”. Mosca: “Immagini orribili, siamo pronti a indagare”

Online due filmati di militari di Kiev uccisi dalle forze russe. Il presidente ucraino: “Questo è un video della Russia così come è”. Il consigliere Podolyak: “I russi sono bestie”. Leak Usa: il Cremlino non esclude che i documenti trapelati possano essere artefatti per fuorviare la Russia

Aggiornato: 09:43

  • 20:41

    Il Regno Unito condanna le decapitazioni: “Non dimenticheremo”

    Il governo britannico ha condannato con forza i video di presunte decapitazioni di prigionieri ucraini attribuite a militari russi. “Non dimenticheremo”, ha affermato in un tweet il viceministro Tom Tugendhat, numero 2 dell’Home Office e responsabile della Sicurezza Nazionale nel governo Tory di Rishi Sunak, ricordando l’impegno di Londra nel riunire gli altri Paesi per sostenere l’azione della Corte penale internazionale contro “gli assassini russi in Ucraina”.

  • 20:40

    Caccia russo scorta aereo pattuglia tedesco sul Mar Baltico

    Un caccia Su-27 delle Forze aeree russe ha intercettato oggi un aereo pattuglia tedesco, un R-3C Orion, sulle acque del Mar Baltico in direzione del suo confine, e lo ha scortato nella direzione opposta. A riferirne è il Centro di controllo della difesa della Russia. “I mezzi russi di controllo dello spazio aereo sul Mar Baltico hanno rilevato un bersaglio aereo che si stava avvicinando al confine di stato della Federazione Russa”, ha riferito il Centro di controllo, secondo l’agenzia Tass. Al fine di identificare il velivolo ed “evitare una violazione del confine di stato”, le Forze armate russe hanno inviato un caccia Su-27, che ha verificato che l’aereo rilevato era un pattugliatore marittimo tedesco. “Dopo che l’aereo militare straniero ha lasciato il confine di stato della Federazione Russa, il caccia russo è tornato incolume al suo aeroporto di partenza”.

  • 19:31

    Kiev: “Bombardata la regione di Kharkiv, morti due civili”

    Le forze russe hanno bombardato il villaggio di Dvorichna, nella regione di Kharkiv, nel distretto di Kupyan, uccidendo due civili. Lo riporta Unian citando la Procura generale. “Nel pomeriggio, una donna di 63 anni è rimasta ferita e un residente locale di 71 anni è morto. Alle 15.40, gli occupanti hanno sparato di nuovo a Dvorichna, un uomo di 75 anni è rimasto ferito. Era ricoverato in ospedale, dove è deceduto”, ha detto la Procura. A seguito dei bombardamenti delle forze armate russe sono anche stati danneggiati edifici residenziali. 

  • 17:53

    Capo Wagner chiama alla mobilitazione l’intera società russa

    Il fondatore della compagnia militare privata Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha chiesto con un video postato su Telegram la mobilitazione dell’intera società russa, affermando che la gente è pronta a contribuire allo sforzo bellico di Mosca in Ucraina, e ha criticato i funzionari russi che sono fuggiti dal Paese con le loro ricchezze osservando che l’intero “sistema” deve essere scosso. Lo riporta la Cnn. “Non sono solo i mobilitati che dovrebbero essere chiamati a combattere, coloro che vanno al fronte, ma tutta la società dovrebbe essere mobilitata”, ha detto Prigozhin, dopo l’approvazione della nuova legge della Federazione sulla coscrizione elettronica. “A partire dai semplici lavoratori che sono effettivamente pronti per questo processo”. “Quando ci rechiamo nelle regioni, i nostri reclutatori vedono che le persone sono pronte ad essere mobilitate e capiscono che è in corso una guerra per l’esistenza stessa della Russia”, ha aggiunto. A differenza di Prigozhin, il governo russo continua a negare di essere in guerra in Ucraina, definendo il conflitto una “operazione militare speciale”. Il nuovo disegno di legge presentato dal Cremlino, che dovrebbe essere firmato dal presidente Vladimir Putin, inasprirà le regole per i russi arruolati nel conflitto, impedendo loro di lasciare il Paese, come molti hanno fatto in massa durante la “mobilitazione parziale” dello scorso anno. Il leader di Wagner ha criticato i funzionari russi che sono fuggiti dal Paese con le loro ricchezze e ha detto che l’intero “sistema” deve essere scosso.

  • 17:31

    Washington Post: “Controffensiva ritardata da maltempo e mancanza di munizioni”

    L’attesa controffensiva ucraina di primavera è stata ritardata dal maltempo, dalla lentezza nella consegna di armi e dalla scarsità di munizioni. Lo riferisce il Washington Post. A complicare l’operazione, afferma il quotidiano statunitense, è stata anche la fuga di decine di carte strategiche militari del Pentagono, in cui si leggono nel dettaglio le condizioni dell’esercito ucraino. Sono in corso missioni di ricognizione nell’oblast di Donetsk per “testare” le difese russe, ma ciò non significa che le unità ucraine siano pronte per un’offensiva completa, ha detto un caporale ucraino al Washington Post.

  • 15:25

    Kiev: “Non ci sono forze Nato in Ucraina”

    L’informazione secondo cui ci sarebbero unità speciali di paesi della Nato in Ucraina, circolata dopo una filtrazione di documenti top secret attribuiti al Pentagono “è assolutamente falsa”: lo ha detto in conferenza stampa a Madrid il ministri della Difesa ucraino Oleksyi Reznikov che ha avuto un incontro bilaterale con la sua omologa spagnola Margarita Robles. “L’unica eccezione sono gli addetti militari delle ambasciate”, ha aggiunto Reznikov.
    Anche la ministra spagnola ha smentito la presenza di forze di paesi Nato in Ucraina. Nei documenti top secret attribuiti agli Usa c’è un “mix” di “informazioni false” e di “informazioni vere” ma “non aggiornate”, per cui tali carte vanno “analizzate nei dettagli”, è quanto ha aggiunto il ministro della Difesa ucraino, Oleksyi Reznikov, dopo un incontro a Madrid con la sua omologa spagnola Margarita Robles. Reznikov ha aggiunto che crede che tale fuga di informazioni sia stata “un’azione realizzata a proposito” e che a “trarre vantaggio” da ciò sono “la Russia e i suoi alleati o simpatizzanti”. L’obiettivo, ha anche detto, sarebbe stato quello di “ridurre il livello di fiducia” tra gli alleati dell’Ucraina, ma da parte di Kiev la “fiducia” in essi rimane intatta.

  • 15:24

    Russia: “L’accordo sul grano non funziona. Non siamo ottimisti sulla sua estensione”

    La Russia denuncia pessimismo sulla possibilità di estendere l’accordo sul grano perché l’intesa, precisa il Cremlino, per Mosca continua a non funzionare. “L’accordo è stato esteso 60 giorni ma non completamente, solo per il fatto che la metà di questo accordo non ha funzionato e non sta funzionando ora. Sappiamo che l’Onu sta facendo uno sforzo, ma non possono fare molto, e la seconda parte dell’accordo continua a non funzionare e quanto prescrive non è rispettato”, ha affermato il portavoce, Dmitry Peskov, riferendosi al sollevamento delle sanzioni per consentire alla Russia di esportare fertilizzanti e altri prodotti agricoli. “Nessun accordo può basarsi solo su un piede, devono essercene due”, ha precisato. L’accordo raggiunto lo scorso luglio è stato esteso lo scorso 18 marzo per 60 giorni.

  • 15:21

    Fonti Ue: “La Francia sta bloccando la fornitura di munizioni all’Ucraina”

    La Francia starebbe bloccando la decisione della Ue di finanziare la fornitura di munizioni all’Ucraina, che richiede l’unanimità tra gli Stati membri. L’agenzia polacca Pap lo ha appreso da un alto funzionario della Ue, scrive l’Europeyska Pravda. La decisione di finanziare la fornitura di munizioni all’Ucraina da parte dell’Unione Europea è stata presa in occasione del vertice Ue di marzo. I 2 miliardi di euro necessari allo scopo dovrebbero provenire dal Fondo europeo per la pace. L’accordo politico raggiunto al vertice, tuttavia, deve ancora essere trasformato in un documento giuridicamente vincolante, scrive la Pap. Della quota di 2 miliardi di euro, la metà dovrebbe essere destinata al rimborso delle forniture di munizioni dai depositi degli Stati membri. “Attualmente non ci sono abbastanza munizioni nei magazzini, motivo per cui è nata l’idea di acquisti al di fuori dell’Ue. Tuttavia, la Francia si è opposta”.

  • 14:23

    Il Parlamento russo approva il reclutamento elettronico dei militari

    La Camera alta del Parlamento russo, cioè il Consiglio federale, ha approvato un disegno di legge che consentirà alle autorità di emettere convocazioni elettroniche per arruolati e riservisti nel contesto dei combattimenti in Ucraina. Il voto di oggi giunge dopo il via libera di ieri da parte della Camera bassa russa, la Duma di Stato, ed era l’ultimo passo necessario prima che il disegno di legge venga trasmesso al presidente Vladimir Putin, che dovrebbe ora firmare la misura rendendola legge. Il testo ha avuto una corsia preferenziale mentre l’esercito russo si sta preparando per la prevista controffensiva ucraina, che secondo Kiev e i suoi alleati occidentali potrebbe iniziare entro poche settimane. Le attuali regole del servizio militare russo richiedono la consegna di persona degli avvisi ai soldati di leva e ai riservisti che vengono chiamati in servizio. E in passato molti russi hanno evitato la leva rimanendo lontani dal loro indirizzo di residenza, una scappatoia che verrà chiusa da questo provvedimento. Secondo il nuovo disegno di legge, gli avvisi emessi dagli uffici locali per la leva continueranno a essere inviati per posta, ma saranno considerati validi dal momento in cui saranno inseriti in un portale statale per i servizi elettronici. Ai destinatari che non si presenteranno sarà vietato lasciare la Russia, verrà sospesa loro la patente di guida e sarà loro impedito di vendere i propri appartamenti e altri beni. La legge ha alimentato il timore che il governo avvii una nuova ondata di mobilitazione dopo quella ordinata da Putin in autunno. Le autorità hanno dichiarato che non è prevista una nuova mobilitazione. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha sottolineato che la proposta di legge è necessaria per snellire l’obsoleto sistema di richiamo alla luce delle falle emerse dalla mobilitazione parziale dello scorso autunno. Putin aveva annunciato il richiamo di 300mila riservisti a settembre, dopo la controffensiva ucraina che aveva spinto le forze russe fuori da ampie aree nell’est del Paese. L’ordine di mobilitazione ha provocato un esodo di uomini russi stimato in centinaia di migliaia. 

  • 13:38

    Wagner: “Non siamo responsabili del video delle decapitazioni”

    Il fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha negato il coinvolgimento dei combattenti della milizia nella decapitazione dei soldati ucraini, il cui video sta circolando sui social. “Ho visto questo video”, ha commentato Prigozhin sul proprio profilo Telegram, “è brutto quando le teste delle persone vengono tagliate, ma non ho visto da nessuna parte che questo stia accadendo vicino a Bakhmut e che membri della Wagner siano stati coinvolti nell’esecuzione”.