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Ucraina, diretta – Biden a Varsavia: “Difenderemo la democrazia a ogni costo”. Putin sospende il trattato sul nucleare: “Ora più testate”

Ucraina, diretta – Biden a Varsavia: “Difenderemo la democrazia a ogni costo”. Putin sospende il trattato sul nucleare: “Ora più testate”
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IL RIASSUNTO DELLA GIORNATA

Una nuova corsa agli armamenti nucleari in pieno stile Guerra Fredda. È questo lo spettro che agita il mondo dopo l’annuncio fatto da Vladimir Putin durante il discorso sullo Stato della Nazione che la Russia sospenderà l’applicazione del New Start, l’unico trattato con gli Usa ancora in vigore sulla limitazione delle testate atomiche. Un annuncio deplorato con forza da Washington e dalla Nato. La decisione di Mosca è “molto deludente e irresponsabile”, ha affermato il segretario di Stato americano Antony Blinken, aggiungendo che gli Usa “rimangono pronti a discutere di armi strategiche” con la Russia. “Deploro la sospensione” del New Start e “invito” Mosca a “riconsiderare questa decisione”, ha detto da parte sua il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, secondo il quale “più armi nucleari e meno trattati rendono il mondo più pericoloso”. In serata Putin ha presentato alla Duma la legge per la sospensione del trattato che sarà esaminata mercoledì.

Ma nel frattempo Mosca aveva fatto sapere – con una nota del ministero degli Esteri – che la Russia continuerà a rispettare i limiti del New Start finché questo sarà in vigore e di essere comunque disposta a rivedere la sua decisione qualora “Washington dimostrasse la volontà politica di una de-escalation”. L’annuncio sul nucleare è stata l’unica novità di rilievo in un discorso durato quasi due ore – interrotto da 53 applausi e 4 standing ovation – pronunciato da Putin al palazzo Gostiny Dvor. Ma ha sorpreso anche che, contrariamente a tutte le aspettative, il presidente russo abbia totalmente ignorato la visita fatta ieri da Joe Biden a Kiev. Nemmeno un accenno alle mosse dell’avversario in questo primo anniversario dall’inizio del conflitto. Il presidente statunitense, dopo la visita a Volodymyr Zelensky seguita da quella di Giorgia Meloni, martedì ha parlato a Varsavia sostenendo che gli Usa e i loro alleati sono pronti a difendere la democrazia ad ogni costo e non si stancheranno mai di aiutare l’Ucraina a resistere all’attacco feroce delle forze di Mosca. Ad un anno dall’invasione russa Biden rilancia e, dalla Polonia, avverte Putin che questa guerra non la vincerà mai: “Continueremo a difendere la democrazia a tutti i costi. Non ci stancheremo mai”, ha ammonito.

E ancora: “Il sostegno a Kiev è solido come una roccia e difendere ogni centimetro del territorio della Nato è un impegno sacro, ogni attacco contro uno di noi è un attacco a tutti”, ha ammonito citando l’articolo 5 dell’Alleanza. Quindi Biden è passato ad attaccare direttamente lo zar: “Gli Stati Uniti non vogliono distruggere la Russia. L’Occidente non voleva attaccare la Russia come ha detto Putin oggi. I nostri nemici non sono milioni di russi che vogliono vivere in pace con i loro vicini”, ha messo in chiaro rispondendo a quanto sostenuto dallo zar circa la colpa dell’inizio della guerra. Dal presidente americano nemmeno una parola sulla notizia del giorno: l’annuncio da parte di Putin che la Russia sospenderà il trattato per la riduzione delle armi nucleari Start. Prudenza di Washington che continua a voler evitare un’escalation con Mosca, soprattutto sul terreno della bomba atomica? O fiducia dell’amministrazione americana di riuscire a monitorare il programma nucleare russo a prescindere da Start, come ha lasciato intendere un funzionario americano definendolo uno “strumento importante, ma non l’unico a disposizione?”. Probabilmente entrambe, il messaggio di Biden a Putin è stato comunque chiaro, la lotta continua.

Momenti chiave

  • IL RIASSUNTO DELLA GIORNATA
    • 13:09

      La Nato condanna la sospensione del trattato Start: “La Russia ci ripensi”

      “Deploro la sospensione” dell’applicazione del trattato Start da parte della Russia e “invito” Mosca a “riconsiderare questa decisione”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stolteneberg in conferenza stampa con l’Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell ed il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba. La decisione del Cremlino “fa crollare l’ultimo elemento del controllo degli armamenti“, ha aggiunto

    • 13:06

      Stoltenberg risponde a Putin: “Nessuno ha attaccato la Russia, sono loro gli aggressori”

      “Nessuno ha attaccato la Russia, sono loro gli aggressori”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in risposta al discorso di Vladimir Putin. La responsabilità dell’escalation della guerra, ha poi aggiunto Stoltenberg, è di Putin.

    • 13:04

      Stoltenberg (Nato): “Putin non prepara la pace, ma più guerra”

      “A un’anno dall’inizio dell’invasione non vediamo nessun segno che Putin si prepari alla pace. Anzi si prepara a nuova guerra, prepara più truppe e si è messo in contatto con la Corea del Nord e con l’Iran per le armi”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg durante un conferenza stampa con l’Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell ed il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

    • 13:01

      Parlamentari Ucraina: “Viaggio del Papa fondamentale per la pace”

      “Un viaggio del Papa in Ucraina sarebbe un atto fondamentale in favore della pace”. Lo sostengono i parlamentari del gruppo parlamentare di amicizia tra l’Ucraina e la Santa Sede, una cui delegazione è a Roma dove incontrerà il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, il ‘segretario per i Rapporti con gli Stati monsignor Paul Richard Gallagher, e domani anche papa Francesco al termine dell’udienza generale. I parlamentari ucraini auspicano inoltre un supporto della Santa Sede “per ottenere il rimpatrio delle centinaia di migliaia di bambini che sono stati deportati in Russia“.

    • 12:59

      Discorso Putin: ha usato per 24 volte la parola Ovest e per 11 Stati Uniti

      Nel suo discorso all’Assemblea federale, durato un’ora e 45 minuti, il presidente russo Vladimir Putin ha menzionato per ben 34 volte la parola “Russia“, per 24 volte “Ovest” e per 11 volte “Stati Uniti”. Lo ha riferito l’agenzia Ria, precisando che Putin ha anche ripetuto “Ucraina” per 19 volte e “Nato” per 10.

    • 12:44

      Mosca convoca l’ambasciatrice americana

      L’ambasciatrice Usa in Russia, Lynn Tracy, è stata convocata oggi dal ministero degli Esteri a Mosca “in relazione al crescente coinvolgimento degli Stati Uniti nelle ostilità dalla parte del regime di Kiev”. Lo riferisce il ministero degli Esteri russo, aggiungendo che “la nota di protesta consegnata all’ambasciatrice sottolinea che il rifornimento di armi alle forze armate ucraine, così come il trasferimento delle designazioni di obiettivi per attacchi contro infrastrutture militari e civili russe, dimostrano chiaramente l’incoerenza e la falsità delle affermazioni della parte americana, secondo cui gli Stati Uniti non sono parte del conflitto”.

    • 12:05

      Putin chiude il suo discorso: “La Russia risponderà a qualsiasi sfida”

      “La Russia risponderà a qualsiasi sfida. Perché siamo tutti un unico paese. Siamo un grande popolo unito. Siamo fiduciosi nel nostro potere. La verità è con noi. Grazie”. Così il presidente russo Vladimir Putin ha chiuso il suo discorso all’assemblea federale dopo circa due ore.

    • 12:03

      Putin: “Test sulle armi nucleari, ma non le useremo per primi”

      Il presidente russo Vladimir Putin ha invitato il ministero della Difesa e Rosatom ad essere pronti per dei test sulle armi nucleari. “Non le useremo mai per primi, ma se lo faranno gli Stati Uniti dobbiamo essere pronti. Nessuno deve farsi illusioni: la parità strategica non deve essere infranta”, ha detto Putin.

    • 11:58

      Putin ringrazia “i nostri eroi che stanno combattendo al fronte. Non li nomino tutti perché sono troppi”

    • 11:57

      Putin: “Sospendiamo l’applicazione del trattato Start sul nucleare”

      La Russia “sospende” l’applicazione dello Start, l’ultimo trattato sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore con gli Usa, perché non può permettere agli ispettori americani di visitare i siti nucleari russi mentre Washington è intenta ad infliggere “una sconfitta strategica” a Mosca. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin nel discorso sullo Stato della Nazione. “Sospendiamo il trattato, ma non ce ne ritiriamo”, ha sottolineato Putin.