Caro bollette, Meloni prima del Consiglio Ue: “Serve risposta comune, appello all’unità”. Telefonata con Draghi dopo il maxi-pacchetto varato da Berlino

Trattative in corso sulla squadra del nuovo esecutivo, Tajani apre ai tecnici. Maroni propone Zaia segretario della Lega. Pd, Bonaccini: "Mi candiderò se può essere utile". Intanto incombe il tema gas, Conte: "Urgono interventi che ci mettano in salvaguardia, com’è stato in pandemia”

Aggiornato: 20:54

  • 11:29

    Renzi: “Il progetto con Calenda e Azione va avanti”

    “Ovviamente, il progetto con Carlo Calenda e gli amici di Azione va avanti. Troveremo tutti insieme le formule migliori per arrivare al 2024 a fare la differenza, in Italia e in Europa, con la lista Renew Europe. E considerate che siamo i più votati tra i giovani, un segnale che ci dice che, per la prima volta dopo tanto tempo, abbiamo molto futuro davanti a noi e non solo il presente”. Così il leader di Italia viva, Matteo Renzi, nella sua ultima e-news.

  • 11:26

    Fonti Bruxelles: “Manovra italiana? Aspetteremo il tempo necessario”

    “Il voto in un Paese membro è un accadimento di routine con cui si ha a che a fare nella gestione della politica fiscale. L’Italia formerà un governo e l’Ue è pronta ad aspettare il tempo necessario”. Lo spiegano fonti Ue rispondendo ad una domanda sul possibile ritardo con cui l’Italia potrebbe inviare la manovra finanziaria a Bruxelles.

  • 11:10

    Ricci (Pd): “Salvini al Viminale una sciagura per l’Italia”

    “Già siamo alle minacce e agli ultimatum. Andiamo bene. Salvini al Viminale sarebbe una mina per il governo e una sciagura per l’Italia”. Lo scrive su Twitter il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, uno dei nomi che si fanno tra i papabili candidati alla segreteria del Pd, in riferimento alla ricostruzione giornalistica secondo cui Salvini avrebbe minacciato l’appoggio esterno al nuovo governo se non sarà lui il nuovo ministro degli Interni. “Basta show e propaganda dal ministero degli Interni. Serve verità e competenza per la sicurezza delle città e del Paese”, aggiunge.

  • 11:07

    Zampa: “Rifondare il Pd smontando il sistema delle correnti”

    Alla luce dell’esito delle elezioni “penso sia necessario avviare un percorso di rinascita del Pd, una sorta di rifondazione vera e propria. Non serve una faccia nuova, o almeno non basta. Qua il problema non è il volto nuovo. Serve smontare il sistema delle correnti che già vanno organizzandosi per scambiarsi sempre lo stesso potere, senza rendersi nemmeno conto che quel potere è sempre più piccolo perché sempre più ristretto è il consenso”. Lo scrive in un post su Facebook Sandra Zampa, ex sottosegretaria alla Salute e già vicepresidente del Partito Democratico, eletta domenica scorsa in Senato.

  • 10:45

    Maroni: “Come nuovo segretario della Lega propongo Zaia”

    È quello di Luca Zaia il nome che l’ex segretario leghista, Roberto Maroni, aveva in mente, scrivendo sul Foglio di martedì scorso che alla Lega serve un nuovo segretario “e io un nome ce l’avrei”. Oggi l’ex governatore della Lombardia scrive al quotidiano diretto da Claudio Cerasa precisando il suo pensiero. “Io saprei chi eleggere, l’ho già detto, non vorrei fare nomi ma forse può essere utile farne uno per capire di cosa si sta parlando. Un indizio: è un governatore. Un profilo: quello di Luca Zaia”, scrive. “Al consiglio federale della Lega, convocato da Salvini, non si è fatto alcun cenno al congresso federale, anche se la segreteria di Salvini scade proprio nel 2022 – sottolinea Maroni -. Detto questo, i nostri politici sembrano fregarsene di ciò che è successo. Basta leggere le dichiarazioni di Tajani al Sole 24 Ore su quanti ministeri spetterebbero a Forza Italia: ‘A Forza Italia tre ministeri? Io spero anche quattrò. Naturalmente uno spetterebbe a lui. Si dirà. Ma di fronte a queste difficoltà mostrate dai due alleati di Meloni, Forza Italia e Lega, come se ne può uscire? Cosa si può fare? Che progetto potrebbe avere un nuovo segretario della Lega? Io un’idea ce l’ho: far nascere una federazione tra Forza Italia e la Lega. Mi sembra una cosa buona e giusta, visti i tempi che corrono nella politica di oggi. E nella sua piuttosto modesta (e uso un eufemismo) classe politica”.

  • 10:43

    Carfagna: “Non si arretri sui diritti”

    La ministra uscente per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna non teme che un governo a trazione Meloni possa seguire la strada dei divieti imboccata negli Usa sulla legge contro l’aborto, perché “sanno anche loro che la 194 funziona – dice in un’intervista a Repubblica – Ha praticamente azzerato gli aborti clandestini e ha accompagnato l’Italia in un percorso di responsabilità: il ricorso all’Ivg è in continua diminuzione dal 1983, oggi il nostro Paese ha un tasso di abortività fra i più bassi dell’Occidente”. Il voto “ha dato segnali precisi in materia di diritti delle donne: la mancata elezione di Simone Pillon segna la bocciatura del ‘partito dei retrogradi’ – sottolinea – spero che chi si appresta a governare ne tenga conto”. Un arretramento sui diritti civili e sociali “sarebbe un grave errore. Le diseguaglianze nell’accesso ai diritti, compresi quelli costituzionali alla parità, alla salute, al lavoro, sono una grande ferita italiana: il patriottismo di FdI si misurerà soprattutto sulla volontà e la capacità di risanarla. Non ci si può definire ‘patrioti’ e poi lasciare pezzi di Patria al loro destino”. Giorgia Meloni come possibile Presidente del Consiglio “sicuramente rompe il tetto di cristallo italiano. La speranza è che i cocci non cadano in testa alle donne e che alcune sue discutibili affermazioni su quote e modelli culturali come Orbán o Abascal, il capo spagnolo di Vox, vengano archiviate”. Sulle riforme comunque “interverremo senza posizioni pregiudiziali, come dovrebbe sempre fare una politica seria”. L’opposizione “la faremo come decideremo noi, in coerenza con il nostro progetto. E sono certa che cresceremo per credibilità, impegno e anche consenso tra i milioni di italiani stufi di estremismo”.

  • 10:27

    Meloni: “Irreali ricostruzioni sui nuovi ministri”

    “Continuo a leggere irreali ricostruzioni in merito a eventuali ministri di un Governo di centrodestra. Dopo fallimentari gestioni come quella di Speranza & Co. vi assicuro che stiamo lavorando a una squadra di livello che non vi deluderà. Non credete alle bugie che circolano”. Così su Twitter la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

  • 10:23

    Meloni al leader di Vox: “Lavoriamo per gli italiani, speriamo che la Spagna vada a destra”

    “Grazie mille Santiago Abascal per la tua amicizia! Tu sai quanto lavoro è stato fatto per raggiungere questo risultato. Ora stiamo lavorando per affrontare i problemi degli italiani, con la concretezza tipica dei conservatori. E speriamo che anche la Spagna vada a destra”. Lo ha scritto la leader di Fdi, Giorgia Meloni in un Twitter di ringraziamento al leader di Vox Abascal.

  • 09:58

    Nordio (FdI): “Per la riforma Costituzionale vorrei un’Assemblea Costituente”

    Il governo Draghi “ha operato bene nell’ambito economico e finanziario, e anche sulla Giustizia ha dato segnali importanti. Ma è stato limitato da una maggioranza rissosa e disomogenea, e soprattutto dai disastri dei due governi precedenti. Ora dobbiamo spingere l’acceleratore su questa linea riformatrice”. Lo dice in un’intervista al Messaggero l’ex magistrato Carlo Nordio, eletto alla Camera con Fdi. “Dobbiamo usare rigore, evitare gli sprechi, recuperare risorse, e soprattutto incentivare lavoro e imprese – spiega – Dobbiamo creare ricchezza, sburocratizzando le procedure e liberando le immense energie del Paese: solo così possiamo poi ridistribuirla ai meno fortunati”. Oggi “la priorità è l’economia e quindi anche gli interventi più urgenti sulla giustizia sono quelli che possono incidere subito sul bilancio”. Per quanto riguarda l’intenzione di Fdi di rivedere la Costituzione, “ovviamente si può e si deve farlo solo con il concorso e il contributo della maggior parte delle forze politiche – commenta – Personalmente preferirei un’Assemblea Costituente”. Quanto al presidenzialismo, “o meglio semipresidenzialismo, sarebbe una garanzia di stabilità che oggi manca”. Il nome di Nordio viene fatto come possibile ministro della Giustizia: “Qualcuno ha scritto che mi sarei autocandidato, un’assurdità – sottolinea – Semmai è il contrario, perché ho già detto che per la mia preparazione tecnica mi riterrei più adatto in commissione Giustizia, in quanto è lì che si elaborano le leggi. Certo, avendo visto la situazione disastrata degli uffici giudiziari, la tentazione di entrare al Ministero e di colmare rapidamente gli organici e di implementare le risorse sarebbe molto forte. In ogni caso sarebbe irriverente pronunciarsi su una nomina che spetta al Capo dello Stato”.

  • 09:44