Caro bollette, Meloni prima del Consiglio Ue: “Serve risposta comune, appello all’unità”. Telefonata con Draghi dopo il maxi-pacchetto varato da Berlino

Trattative in corso sulla squadra del nuovo esecutivo, Tajani apre ai tecnici. Maroni propone Zaia segretario della Lega. Pd, Bonaccini: "Mi candiderò se può essere utile". Intanto incombe il tema gas, Conte: "Urgono interventi che ci mettano in salvaguardia, com’è stato in pandemia”

Aggiornato: 20:54

  • 09:34

    Tajani: “Governo sarà politico. Qualche tecnico? Perché no”

    Il governo sarà “politico e di qualità” e gestirà le emergenze governando “nei prossimi anni”. “Se ci fosse qualche tecnico di alto livello? Perchè no?”. Lo dice a Tg1 Mattina il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.

  • 09:28

    Bonaccini: “Il Pd è arrivato alle elezioni senza un progetto forte”

    È una fase “molto delicata per famiglie e imprese e servono risposte rapide e concrete. Per questo auspico che il nuovo governo si formi presto. Poi naturalmente parteciperò al congresso del Pd, perché serve una discussione molto schietta, alla quale mi dedicherò con impegno e determinazione. Il Pd ha bisogno di un forte contributo da parte di tutti”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Per la segreteria del Pd “o cambiamo profondamente o bruceremo in fretta anche il prossimo segretario – aggiunge – Serve una leadership ma serve anche un partito”. Il problema è di sostanza: “Iniziamo per esempio col dire che nel gruppo dirigente servono molti più amministratori locali, donne e uomini, spesso giovani, che ogni giorno devono dare risposte ai cittadini sui problemi reali”. Il Pd è arrivato “alle elezioni senza un progetto forte per l’Italia e senza un’alleanza all’altezza della sfida, nonostante tutti gli sforzi fatti da Letta. Lo certifica il voto dei cittadini”. Bisogna “ricostruire dalle fondamenta”. L’opposizione al governo sarà “seria e rigorosa”, con una grande attenzione in particolare a tre questioni di fondo: il nostro ruolo in Europa, il ruolo della sanità e della scuola pubbliche, e “i diritti delle persone, perché l’Italia non può diventare l’Ungheria”. Per quanto riguarda il M5s, per Bonaccini ha raccolto “nel voto il disagio sociale e una richiesta di protezione, più che istanze antisistema. E Conte è riuscito a consolidare la sua leadership”. Calenda e Renzi “sono andati per conto loro e hanno perso esattamente come noi. Tant’è che governerà la destra. In compenso siamo insieme in tante città”. Rispetto al congresso “concordo con Letta, il tempo di discutere è adesso – sottolinea – E bisogna farlo con chiarezza e in tempi ragionevoli, per evitare mesi in cui nessuno decide e altri parlano per noi”.

  • 09:26

    Appendino: “La destra fa la guerra ai poveri”

    “Viviamo un momento di crisi, i prossimi mesi saranno anche peggiori e andranno a colpire un Paese che non si era ancora rialzato dalla pandemia. I numeri dell’Inps segnalano che aumentano gli italiani che ricevono il reddito di cittadinanza perché non hanno un lavoro o il loro stipendio è troppo basso. È inaccettabile e indegno che, in un contesto simile, qualcuno abbia in testa di fare la guerra ai poveri smantellando le forme di protezione. Qui è in gioco la tenuta sociale del Paese”. Lo dice in un’intervista a La Stampa Chiara Appendino, l’ex sindaca di Torino eletta deputata per il Movimento 5 Stelle.
    “In un Paese civile si dovrebbe pensare a come progredire – aggiunge – Temo che in questa legislatura la sfida sarà evitare in ogni modo che il Paese scivoli all’indietro. Costituzione, lavoro, diritti, ambiente: i fronti minacciati sono molti, a giudicare anche dai primi segnali che arrivano dal centrodestra. Noi saremo intransigenti, ci batteremo, fuori e dentro il Parlamento, con chi vorrà essere al nostro fianco”.