Guerra Russia-Ucraina, la diretta – L’Onu sospende Mosca dal Consiglio dei diritti umani. Cremlino: “Grandi perdite fra i nostri soldati. Svezia e Finlandia nella Nato? Nessuna minaccia”

Riparte l'offensiva dell'esercito russo in Donbass, il governatore del Lugansk: "Non ci sono più ospedali in piedi". A Dnipro il sindaco chiede a donne e bambini di lasciare la città. Mosca: “Attacchi nucleari? Accuse irrazionali”. Il Congresso Usa approva il divieto di importazioni di energia dalla Russia

Aggiornato: 23:07

I fatti più importanti

  • 19:01

    Cremlino: “Perdite significative fra soldati”

    Le forze russe hanno subito “perdite significative” in Ucraina. Lo ha ammesso a Sky News Uk il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, parlandone come di “una tragedia” ma senza indicare numeri. Peskov ha tuttavia insistito a negare che “l’operazione speciale” di Mosca non stia andando secondo i piani, liquidando il ripiegamento dalla regione di Kiev come “un gesto di buona volontà” fatto per favorire i negoziati. Ha poi ribadito su tutta la linea le accuse ai “nazionalisti ucraini” su crimini di guerra e uso di “civili come scudi umani”; mentre ha escluso che Vladimir Putin possa essere mai processato da una corte internazionale.

  • 18:58

    Sanzioni di Mosca ad Australia e Nuova Zelanda

    Mosca ha imposto sanzioni, compreso il divieto entrare in Russia, a centinaia di deputati e membri di governo di Australia e Nuova Zelanda, compresa la prima ministra di quest’ultimo Paese, Jacinda Ardern. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri citato dall’agenzia Interfax. La decisione, presa in risposta ad analoghe sanzioni imposte a politici russi, riguarda 228 personalità australiane e 130 neozelandesi. Tra quest’ultime, oltre alla Ardern, figurano il governatore generale Cindy Kiro e diversi ministri.   

  • 18:55

    Blinken: “Sfollati 11 milioni, come tutto il Belgio”

    In sole “sei settimane” la guerra in Ucraina ha provocato “oltre 11 mln di sfollati“, cioè “oltre un quarto della popolazione” del Paese, “più o meno come la popolazione del Belgio“. Lo dice il segretario di Stato Usa Antony Blinken, a Bruxelles al termine della ministeriale Nato.  

  • 18:52

    Peskov: “Svezia e Finlandia in Nato? Nessuna minaccia”

    Un ulteriore allargamento della Nato a Paesi come la Svezia o la Finlandia non rappresenterebbe di per sé agli occhi della Russia quella minaccia esistenziale che il governo di Vladimir Putin ha indicato come precondizione per l’ipotetico uso di armi nucleari. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, a Sky News Uk. Peskov ha escluso che anche le sanzioni possano essere considerate una minaccia esistenziale, sottolineando come la Russia vi abbia convissuto “negli ultimi 20 anni” continuando a crescere e come si fosse “preparata da un anno” all’escalation di ritorsioni occidentali innescata dagli avvenimenti in Ucraina

  • 18:46

    Blinken: “Gradualità per uscita Europa da energia russa”

    “Abbiamo visto per molti anni crescere in Europa la dipendenza dal gas e dal petrolio russo. La Russia usa le forniture come leva, come arma. Ora l’Europa ha deciso di mettere fine a questa dipendenza e crediamo che lo farà. Ma servono passi graduali, mettere in campo delle alternative. Gli Usa faranno la loro parte con l’aumento delle forniture di Gnl. Ma questo ci dice anche quanto sia importante accelerare la transizione alle rinnovabili”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa al quartier generale della Nato a Bruxelles. 

  • 18:42

    Von der Leyen: “Prepariamo graduale uscita petrolio russo”

    “Stiamo già lavorando molto duramente al prossimo pacchetto di sanzioni. Continuiamo a preparare con gli Stati membri il prossimo passo, e al momento stiamo guardando al petrolio, per essere in grado di preparare una graduale eliminazione del petrolio” della Russia. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Stoccolma. Alla domanda su una possibile opposizione alle sanzioni sull’energia da parte dell’Ungheria, von der Leyen ha indicato che “finora tutti gli Stati membri sono stati risoluti sulle sanzioni e non c’è alcuna indicazione che non sia così per le prossime” 

  • 18:38

    Potenziata scorta a Di Maio dopo minacce

    È stata potenziata, a quanto si apprende, la scorta del ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo le recenti minacce ricevute via social da esponenti che inneggiavano alla sua morte e sostenevano la propaganda filo russa. La decisione di aumentare il dispositivo di sicurezza del titolare della Farnesina è seguita alle minacce di morte contenute in chat telegram al ministro Di Maio, “Putin fallo ammazzare”, correlate anche con foto con la Z.

  • 18:37

    Von der Leyen: “Domani a Kiev per sostegno ucraini”

    La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha confermato che si recherà a Kiev domani per esprimere il suo “sostegno incrollabile” all’Ucraina nella lotta contro l’invasione russa. “Il popolo ucraino merita la nostra solidarietà. È per questo motivo che domani andrò a Kiev”, ha detto von der Leyen durante una conferenza stampa a Stoccolma. “Voglio inviare un messaggio di incrollabile sostegno al popolo ucraino e alla sua coraggiosa lotta per i nostri valori comuni”, ha sottolineato.  

  • 18:34

    Blinken: “Valutiamo invio nuovi sistemi arma”

    “Individualmente e collettivamente abbiamo dato armi ed equipaggiamenti all’Ucraina che pensiamo siano più utili per respingere la Russia, non lesineremo sull’aiuto e stiamo capendo se ci sono sistemi che possono fare la differenza, in consultazione con Kiev e i partner. Equipaggiamenti che non abbiamo fornito sinora”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa al quartier generale della Nato a Bruxelles.  

  • 18:32

    Peskov: “Mariupol sarà liberata presto”

    Mariupol sarà “liberata” dalle forze russe “presto“. Lo ha detto il portavoce del Cremlino in un’intervista a Sky News Uk, durante la quale ha definito ancora una volta “falsa” la ricostruzione dell’attacco contro l’ospedale della città. Peskov ha insistito a bollare come il frutto di “fake news” e di “bugie” spacciate dagli ucraini anche le accuse alle truppe di Mosca basate sulle immagini riprese a Bucha: avanzando fra l’altro sospetti sulla data delle immagini satellitari, diffuse da una società che – ha sostenuto di fronte alle contestazioni del giornalista britannico che gliele mostrava – ha legami “con il Pentagono”.