Guerra Russia-Ucraina, la diretta – L’Onu sospende Mosca dal Consiglio dei diritti umani. Cremlino: “Grandi perdite fra i nostri soldati. Svezia e Finlandia nella Nato? Nessuna minaccia”

Riparte l'offensiva dell'esercito russo in Donbass, il governatore del Lugansk: "Non ci sono più ospedali in piedi". A Dnipro il sindaco chiede a donne e bambini di lasciare la città. Mosca: “Attacchi nucleari? Accuse irrazionali”. Il Congresso Usa approva il divieto di importazioni di energia dalla Russia

Aggiornato: 23:07

I fatti più importanti

  • 13:54

    Lavrov: “Kiev mina il dialogo, ma noi continuiamo a cercare un accordo”

    L’incapacità di Kiev di fare accordi sottintende un piano per tirare alla lunga e mette a repentaglio il dialogo con la Russia. Lo ha dichiarato il ministro degli esteri Serghiei Lavorov, aggiungendo però che Mosca continuerà ad avere colloqui con l’Ucraina presentando la propria proposta di accordo nonostante le provocazioni. Lo riporta la Tass.

  • 13:24

    Parlamento Ue: “La Russia venga esclusa dal G20”

    Il Parlamento europeo, nella risoluzione approvata a maggioranza, chiede ai leader della Ue di escludere la Russia dal G20 e da altre organizzazioni multilaterali, come l’Unhcr (l’agenzia Onu per i rifugiati), l’Interpol, l’Organizzazione Mondiale del Commercio, l’Unesco e altre. Questo, si sottolinea, per dare ” un segnale importante del fatto che la comunità internazionale non tornerà a lavorare come di consueto con lo Stato aggressore”.

  • 13:22

    Zelensky: “Mariupol quasi distrutta, ora rischia Odessa”

    Mariupol “era una città di mezzo milione e ci sono ancora circa 100.000 persone. Ma non c’è praticamente nessun edificio integro. La stragrande maggioranza degli edifici della città è completamente distrutta. L’esercito russo ha distrutto tutto: ospedali, ospedali per la maternità, condomini e il teatro cittadino, dove i civili si nascondevano dalle bombe. Mariupol è quasi distrutta”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un intervento al Parlamento greco. Oggi, ha aggiunto, la Russia potrebbe tentare di distruggere Odessa: “Dobbiamo salvare Odessa dalla distruzione subita da Mariupol”.

  • 13:21

    Germania ed altri 10 Paesi chiedono l’indipendenza dell’Ue dall’energia russa

    Un gruppo di undici Paesi europei, guidati dalla Germania, chiede di accelerare i negoziati sul pacchetto Fit-for-55 per la neutralità climatica dell’Ue e tagliare al più presto i legami energetici con la Russia. “Dobbiamo mantenere la stessa unità e determinazione” mostrata con le sanzioni contro Mosca “anche per per diventare quanto prima indipendenti dai combustibili fossili russi, accelerando la transizione verso la neutralità climatica nell’Ue al più tardi entro il 2050”, si legge in una lettera aperta firmata da Germania, Austria, Danimarca, Spagna, Finlandia, Irlanda, Olanda, Lussemburgo, Lettonia, Svezia e Slovenia.

  • 13:18

    Johnson: “Dalla Russia massacri sistematici”

    Boris Johnson ha accusato le forze russe in Ucraina di essere responsabili di “un massacro sistematico di persone innocenti”, ma non è tornato a evocare il sospetto di qualcosa di molto “vicino al genocidio”, così come aveva fatto ieri – primo leader occidentale a esplicitamente questa parola – commentando quanto denunciato a Bucha e in altre località. Incalzato dai giornalisti nella centrale nucleare di Hinkley Point C, dove è in corso la realizzazione di un nuovo reattore, in occasione del lancio della “nuova strategia energetica” britannica, il primo ministro Tory ha poi affermato che il mondo è schierato “massicciamente dalla parte” degli ucraini; mentre ha rivendicato il nuovo pacchetto di sanzioni in vigore già da oggi sull’isola contro Mosca, aggiungendo che il suo governo sta pure “certamente valutando quale ulteriore assistenza militare” poter fornire a Kiev. Quanto alla svolta sull’energia, con il rilancio del nucleare, BoJo ha ammesso che essa non potrà avere effetti immediati sul caro bollette; ma ha ribadito che l’obiettivo è quello di non esporsi più “agli errori del passato” sulla dipendenza da gas o petrolio stranieri, di “non farsi ricattare da gente come Vladimir Putin”.

  • 13:09

    G7: “Disponibili ad aiutare l’Ucraina con le armi”

    “Sottolineiamo il nostro sostegno incrollabile all’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale ed esprimiamo la nostra disponibilità ad assistere ulteriormente l’Ucraina, anche con attrezzature militari e mezzi finanziari, per consentirle di difendersi dall’aggressione russa e per ricostruire il Paese”. E’ quanto si legge in una nota dei ministri degli Esteri del G7 sulla “guerra di aggressione russa contro l’Ucraina”.

  • 13:06

    Il G7 chiede la sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani dell’Onu

    Il G7 chiede la sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani dell’Onu. Lo si legge in un comunicato.

  • 13:05

    Media: “Kharkiv bombardata 48 volte in 24 ore”

    Le truppe russe hanno bombardato le infrastrutture civili di Kharkiv 48 volte nelle ultime 24 ore. Tre persone sono state uccise nella città di Balakliya. Lo ha detto Oleh Synehubov, governatore dell’Oblast di Kharkiv citato da The Kyiv Independent.

  • 13:02

    Fonti Ue: “La Germania ha ottenuto un rinvio sull’embargo al carbone”

    Nella riunione degli ambasciatori Ue al Coreper la Germania avrebbe chiesto e ottenuto una proroga per l’entrata in vigore dell’embargo sul carbone contro la Russia rispetto alle date inizialmente previste. Lo hanno riferito a LaPresse fonti diplomatiche Ue. La riunione per decidere l’approvazione del quinto pacchetto di sanzioni è ancora in corso.

  • 12:43

    Parlamento Ue vota a favore dell’embargo su gas, petrolio e carbone russi

    Via libera del Parlamento europeo alla risoluzione di maggioranza che chiede più sanzioni contro la Russia, includendo l’import di energia. La risoluzione è stata approvata con 513, 19 astensioni e 22 contrari. In corso di votazione è stato approvato un emendamento presentato da Ppe, S&D, Renew Europe, Verdi e Ecr che chiede “un totale e immediato embargo su gas, petrolio e carbone russi” e “l’abbandono dell’utilizzo dei gasdotti Nordstream 1 e 2”. Il voto è stato accolto dall’applauso dell’assemblea. “Colleghi, questo è un momento significativo, la nostra posizione è chiara”, ha sottolineato la presidente del Parlamento Roberta Metsola.