Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Biden: “Scettico su ritiro truppe”. Ucciso un miliziano italiano in Donbass. Metsola in viaggio verso Kiev

Il presidente russo firma il decreto per il pagamento del gas in rubli e un altro per arruolare 134mila ragazzi. La Nato: “Mosca non si ritira, si concentra sul Donbass”. Forte esplosione a Kiev, attaccato un convoglio di volontari a Chernihiv. L'Ucraina denuncia: “Usati proiettili al fosforo a Donetsk". Draghi sente Scholz: "Avanti uniti, manteniamo sanzioni"

Aggiornato: 23:46

I fatti più importanti

  • 08:32

    Il sindaco di Kharkiv: “Distrutto il 15% degli edifici residenziali”

    Il sindaco di Kharkiv, città dell’Ucraina orientale, Igor Terekhov, ha affermato che l’esercito russo ha distrutto il 15% degli edifici residenziali della città. Lo scrive Ukrinform. “In 35 giorni, un totale di 1.531 strutture sono state distrutte a Kharkiv, inclusi 1.292 edifici residenziali. L’esercito russo ha distrutto 76 scuole, 54 asili nido e 16 ospedali. Ci sono 239 edifici amministrativi in ;;rovina”, ha detto Terekhov. Dall’inizio dell’invasione russa su vasta scala, Kharkiv è stata bombardata quotidianamente. Circa un terzo della popolazione ha lasciato la città.

  • 08:29

    Mykolaiv, sono 16 le vittime dell’attacco contro l’edificio dell’amministrazione regionale

    Sale a 16 il numero delle vittime dell’attacco missilistico russo di martedì contro l’edificio dell’amministrazione regionale di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo riferiscono i media ucraini citando il Servizio di emergenza statale che lo ha annunciato su Facebook. Nell’ultimo bilancio di ieri pomeriggio, le vittime erano 15. Alle 07.00 di oggi risultano “16 persone morte”, spiega il Servizio di emergenza ucraino: i soccorritori hanno estratto 15 corpi dalle macerie, una persona è morta in terapia intensiva. 

  • 08:20

    “Russia potrebbe lanciare attacchi informatici contro i paesi che appoggiano l’Ucraina”

    La Russia potrebbe lanciare attacchi informatici contro i Paesi che appoggiano l’Ucraina: lo scrive il Kyiv Independent, che cita il capo del servizio di spionaggio britannico, Jeremy Fleming. Secondo Fleming Mosca sta “cercando obiettivi nei Paesi che si oppongono alle sue azioni” in Ucraina. Fleming ha inoltre sottolineato i possibili effetti di una ricaduta delle interruzioni degli apparati militari e governativi ucraini sui Paesi limitrofi. 

  • 08:15

    Uk: ancora pesanti bombardamenti su Mariupol

    L’intelligence britannica riferisce che continuano i pesanti combattimenti su Mariupol. “Tuttavia le forze ucraine rimangono in controllo del centro della città”, si legge in un tweet del ministero della Difesa britannico. 

  • 08:06

    La Russia annuncia una tregua su Mariupol

    Dovrebbe scattare alle 9 – ore 10 locale – l’annunciata tregua temporanea a Mariupol, città del sud dell’Ucraina martellata da settimane di intensi bombardamenti russi, mentre, domani, venerdì 1 aprile riprendono i negoziati online fra russi e ucraini.

  • 08:05

    IL PUNTO – Spostamenti di truppe e scontri diplomatici

    Ieri è stata una lunga giornata di botta e risposta diplomatici tra Kiev e Mosca. Argomento, i negoziati svolti il giorno precedente a Istanbul: il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che dai colloqui non è arrivato “nessun punto di svolta” (e la vede così anche la Francia), venendo però contraddetto poche ore dopo dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che ha parlato di “progressi significativi” sostenendo che l’Ucraina avrebbe accettato di rinunciare a Crimea e Donbass. Ricostruzione subito smentita dal governo di Kiev: “Lavrov dimostra che c’è un malinteso nel processo negoziale, le questioni Crimea e Donbass saranno definitivamente chiuse dopo il ripristino della sovranità dell’Ucraina su di loro”, ha replicato il portavoce del ministero degli Esteri Oleg Nikolenko. In serata il presidente Volodymyr Zelensky in un nuovo video mette la pietra tombale sulle aspettative: “I negoziati continuano ma per ora si tratta solo di parole”, dice.

    Sul fronte militare sia l’Ucraina che gli Stati Uniti confermano lo spostamento di una parte truppe russe dalle regioni di Kiev e Chernihiv (compresa la centrale nucleare di Chernobyl), anche se per il Pentagono non si può parlare di un ritiro, perché “se i russi si stessero veramente ritirando le avrebbero spostate tutte”. Dal canto proprio Mosca fa sapere che l’obiettivo dei movimenti è “raddoppiare gli sforzi nelle aree prioritarie per completare la liberazione del Donbass“, perché “i principali obiettivi delle forze armate a Kiev e Chernihiv sono stati raggiunti”. Ieri ci sono stati ancora bombardamenti continui su target civili in tutte le principali città: a Lysychansk, nel Donbass, è stato colpito un asilo, a Mariupol un edificio della croce rossa. Per il portavoce del Pentagono John Kirby le truppe russe sono “molto, molto vicine” al centro della città assediata sul mar d’Azov. Qui il livepost della giornata di ieri