Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Cia e Johnson lanciano l’allarme sulle armi chimiche. Mosca chiede consiglio di sicurezza dell’Onu

I dati Onu: più di 500 vittime civili, almeno mille i feriti. Ma solo a Mariupol ci sarebbero “1.200 corpi in strada”. Senza esito il vertice tra ministri ad Antalya. La direttrice generale del Fmi, Kristalina Georgieva, non ha escluso la possibilità di un default della Russia a causa delle sanzioni. Von der Leyen: “Indipendenti da gas russo? Nel 2027”

Aggiornato: 16:40

I fatti più importanti

  • 11:06

    Lavrov: “La Russia non ha attaccato l’Ucraina. Putin non rifiuta incontro con Zelensky”

    “La Russia non ha attaccato l’Ucraina e non ha intenzione di attaccare alcun Paese europeo. In Ucraina si è creata una situazione che ha creato una minaccia a Mosca, abbiamo fatto vari appelli ma nessuno ci ha ascoltato. Abbiamo avuto la conferma che non abbiamo alternative“. Questa la versione del ministro degli Esteri russo Lavrov, al termine dell’incontro con l’omologo ucraino Kuleba. “Siamo per la soluzione dei problemi. Vogliamo dei colloqui seri in Bielorussia. Coloro che riempiono l’Ucraina di armi devono capire che sono responsabili delle proprie azioni”, ha detto il ministro, dicendo che “Putin non rifiuta l’incontro con Zelensky ma bisogna fare prima tutto un lavoro preparatorio. L’Ucraina ci ha detto che ci darà risposte concrete, noi attendiamo”. 

    Lavrov, alla domanda di dare spiegazioni sull’attacco all’ospedale pediatrico di Mariupol durante il quale sono state uccise tre persone tra cui una bambina, ha affermato che “era la base del battaglione Azov“, cioè l’unità della Guardia nazionale ucraina guidata da neonazisti. Non solo: i civili in Ucraina verrebbero usati “come scudi umani“. Quanto agli scarsi progressi delle truppe russe, “l’operazione speciale in Ucraina sta andando secondo i piani”.

  • 10:58

    Terminati i colloqui ad Antalya. Kuleba: “Purtroppo nessun progresso sul cessate il fuoco con Lavrov”

    Nell’incontro abbiamo “affrontato la questione del cessate il fuoco di 24 ore per risolvere la maggior parte delle questioni urgenti dal punto di vista umanitario. Non abbiamo fatto progressi su questo purtroppo, sembra che ci siano altre persone che decidono su questo in Russia”. Lo ha detto il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba in conferenza stampa dopo l’incontro con il ministro russo Lavrov. “Ero qui per una soluzione umanitaria, ho fatto il mio meglio. La situazione più tragica è a Mariupol. La Russia intende continuare la sua offensiva fino alla resa di Kiev, ma non la otterrà”. 

  • 10:50

    Anche Abramovich tra gli oligarchi sanzionati da Londra

    Il Regno Unito ha imposto sanzioni, tra le quali figurano divieti di viaggio e congelamento dei beni, a sette oligarchi russi, tra cui Roman Abramovich, il miliardario ex patron del Chelsea, squadra di calcio della Premier League.

  • 10:43

    Onu: “2,3 milioni di persone fuggite dall’Ucraina dal 24 febbraio”

    Sono più di 2,3 milioni le persone fuggite dall’Ucraina dal 24 febbraio, quando il presidente russo Vladimir Putin ha dato ordine al suo esercito di invadere il Paese. Lo ha detto l’Agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, precisando che 112mila persone fuggite dall’Ucraina sono di altre nazionalità.

  • 10:43

    “Lukashenko discute con Putin della fornitura di energia a Chernobyl”

    Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha discusso con Vladimir Putin della situazione della centrale ucraina di Chernobyl e ha “incaricato un team di specialisti bielorussi di organizzare la fornitura di energia elettrica alla centrale”. Lo riferisce Interfax, citando l’agenzia bielorussa BeITA. Lukashenko lo ha annunciato durante un incontro con il ministro della difesa bielorusso oggi a Minsk

  • 10:33

    Ucraina: “Donne e bambini lascino Kharkiv, Donetsk e Luhansk”

    La presidenza ucraina ha lanciato un appello perché donne e bambini a Kharkiv, Donetsk e Luhansk lascino le loro regioni, diventate ormai troppo pericolose. Lo riporta il Kyiv Inedependent citando Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente. “Per coloro che hanno bambini o donne, in particolare nelle regioni di Kharkiv, Donetsk, Luhansk, è meglio andarsene. Queste sono città di aspre battaglie militari e non c’è niente da fare per i civili, a meno che tu non sia un civile che lavora nei servizi dell’esercito o della città”, ha detto Arestovich.

  • 10:16

    Kiev continua a chiedere un negoziato diretto Putin-Zelesnky

    Kiev presenta costantemente proposte di negoziazione diretta tra il presidente russo Vladimir Putin, e l’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmtry Peskov, citato da Tass.

  • 10:09

    Cremlino: “Abbiamo il controllo di diversi quartieri di Mariupol”

    Il ministero della Difesa russo ha detto che le forze armate del Paese hanno preso il controllo di diversi quartieri di Mariupol. Lo riporta l’agenzia Interfax. “L’operazione per liberare la città di Mariupol dai nazionalisti sta continuando. Le unità della milizia popolare della Repubblica di Donetsk hanno preso il controllo dei quartieri di Azovsky, Naidenivka, Lyapyne e Vynohradar e si sono avvicinate alla fabbrica della Azovstal. Il quartiere occidentale della città è stato liberato”, ha affermato il portavoce del ministero, Igor Konashenkov. 

  • 09:52

    Moody’s declassa 39 istituti finanziari russi: anche Gazprombank

    Moody’s ha declassato i rating di 39 istituti finanziari russi, a seguito del declassamento dei rating del governo russo a Ca da B3, con outlook negativo. Anhe l’outlook è negativo, si legge in una nota. Tra le istituzioni declassate ci sono Gazprombank, Sberbank, Tinkoff Bank, Raiffeisenbank, Alfa-Bank, Uralsib Bank, Ak Bars. “L’impatto delle sanzioni severe e coordinate annunciate nei giorni scorsi dai paesi occidentali sulla Russia, così come la risposta delle autorità russe – spiega Moody’s – si riflettono anche nel passaggio del Macro Profile della Russia a ‘Very Weak’ da ‘Weak+'”. 

  • 09:49

    Il direttore generale dell’Agenzia per l’energia atomica va ad Antalya “per discutere di sicurezza”

    “Sono in viaggio verso Antalya, in Turchia, per discutere della questione urgente di garantire la sicurezza e la salvaguardia degli impianti nucleari in Ucraina”. Lo ha annunciato su Twitter il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica Rafael Grossi, che è stato invitato dal ministro degli Esteri turco Cavusoglu. Il capo dell’Aiea ha fatto pressioni per un accordo con Ucraina e Russia sulla sicurezza delle centrali nucleari ucraine. Tra le crescenti preoccupazioni figura l’interruzione di corrente all’impianto di Chernobyl dismesso, nonché le comunicazioni limitate tra l’ente regolatore nucleare ucraino e le centrali di Chernobyl e Zaporizhzhia.