Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Raid vicino a Kiev: “Le truppe russe sono a 25 km dalla città”. Von der Leyen: “Pronti a nuove sanzioni”

Putin a colloquio con Scholz: "Negoziati nel week end". E dice: "Nuove sanzioni peggiorerebbero le cose". Stoltenberg: "La no fly zone non è nei piani". L'esercito entra a Mykolayiv. "A Kharkiv 2mila morti, cento sono bambini"

Aggiornato: 12:59

I fatti più importanti

  • 19:13

    Pentagono: “Truppe russe a 25 km da Kiev”

    Le forze russe sono ancora a 25 chilometri a nord dal centro di Kiev, mentre si trovano ad una decina dal centro di Chernihiv e Kharkiv. Lo affermano fonti del Pentagono, sottolineando che 10 chilometri “vale a dire che si trovano alle porte della città”, vista la loro estensione. Riguardo poi l’avanzata a sud, gli americani non contestano la presa di Kherson, rivendicata dai russi, anche se non hanno modo di verificarle indipendentemente. Mentre sottolineando che si combatte ancora intorno a Mykolaiv e Mariupol. “Osserviamo che le forze russe continuano ad avanzare su Mariupol – dicono le fonti – ma non crediamo che siano ancora entrati, ci sono ovviamente bombardamenti”.

  • 18:58

    La stretta del Cremlino sui media in Russia

  • 18:55

    Ministri del G7: “Crimini di guerra saranno perseguiti”

    “Chiederemo conto ai responsabili dei crimini di guerra, compreso l’utilizzo indiscriminato di armi contro i civili, e sosteniamo le inchieste e la raccolta di prove, in particolare da parte del procuratore del Tribunale penale internazionale”. Lo scrivono, a proposito dell’invasione russa dell’ucraina, i ministri degli Esteri del G7 in una nota congiunta dopo la riunione di oggi a Bruxelles

  • 18:47

    “A Borodyanka in 100 sotto le macerie”

    Circa 100 persone potrebbero trovarsi sotto le macerie delle case a Borodyanka, nella regione di Kiev. Lo rivela l’emittente statunitense Radio Liberty/Radio Free Europe.

  • 18:43

    Von der Leyen: “Pronti a nuove sanzioni”

    “Noi sappiamo che il conflitto è tutt’altro che finito e restiamo pronti a adottare ulteriori sanzioni se Putin non si fermerà e tornerà indietro dall’invasione. Siamo risoluti, determinati, uniti”. Lo dice la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in una dichiarazione congiunta con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. “Putin è via via più isolato nella comunità internazionale ma nonostante le proteste del mondo l’esercito di Putin va avanti”, sottolinea von der Leyen rimarcando che “la cooperazione tra Usa e Ue è il cuore dell’efficace risposta” alla Russia.

  • 18:30

    Bombe su villaggio alle porte di Kiev: almeno 5 morti

    “I russi hanno bombardato il villaggio di Markhalivka, alle porte di Kiev, uccidendo almeno cinque persone, tra cui tre bambini”, lo rende noto il Servizio dell’Emergenza Statale dell’Ucraina.

  • 18:24

    Usa all’Onu: “Attacco alla centrale una minaccia al mondo”

    “Lo sconsiderato attacco della Russia contro la centrale nucleare è un’immensa minaccia per l’Europa e il mondo”. Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield alla riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu. “Grazie a Dio abbiamo evitato una catastrofe nucleare”, ha aggiunto Thomas-Greenfield. “L’attacco russo della scorsa notte ha messo in grave rischio la più grande centrale nucleare europea. È stato incredibilmente sconsiderato e pericoloso, ha minacciato la sicurezza dei civili in Russia, Ucraina ed Europa”, ha sottolineato. 

  • 18:14

    Blinken: “La guerra potrebbe non finire presto”

    “Sappiamo che purtroppo, tragicamente, questa guerra potrebbe non essere finita presto. Gli sforzi che stiamo facendo insieme devono essere sostenuti nel tempo”. Lo sottolinea il segretario di Stato Usa Antony Blinken, a fianco della presidente Ursula von der Leyen a Bruxelles. “Dobbiamo costruire su questi sforzi – continua – ed arrivare all’obiettivo insieme: così tanti altri Paesi nel mondo sono uniti nella risposta a quello che ha scatenato Putin. Dobbiamo continuare, finché non si fermerà, finché la guerra non sarà finita, l’esercito russo partirà e il popolo ucraino recupererà la sua indipendenza e la sua sovranità”.

  • 17:59

    Novaja Gazeta: “Non scriveremo più della guerra”

    Il quotidiano Novaja Gazeta ha annunciato che non scriverà più dell’invasione in Ucraina. Si tratta di uno dei pochi giornali indipendenti russi, il cui direttore – Dmitrij Muratov – ha vinto il premio Nobel per la Pace nel 2021. La decisione è arrivata nel giorno in cui la Russia ha approvato una legge che modifica il Codice penale per contenere la diffusione di “fake news” sulle operazioni dell’esercito russo. La legge approvata dalla Duma, all’unanimità, introduce una responsabilità criminale per la diffusione di false informazioni sulle forze armate russe. In base alla gravità del reato sono previste multe e anche la prigione. Si rischiano fino a 15 anni di carcere.

  • 17:43

    Pentagono “preoccupato” per attacco alla centrale

    Gli Stati Uniti sono “profondamente” preoccupati riguardo alle intenzioni dei russi sul controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhya. Lo affermano fonti del Pentagono sottolineando che non sanno quante persone i russi abbiano nell’impianto e che cosa significhi che loro hanno il controllo “per quanto riguarda la continuazione delle operazioni”. Riguardo poi all’attacco della notte scorsa, le fonti militari Usa mettono le mani avanti affermando di non avere ancora “un’idea precisa della natura dell’attacco, non vi possiamo dire con esattezza colpo per colpo cosa sia avvenuta e cosa hanno usato i russi per attaccare l’impianto nucleare. Ma la cosa importante – aggiungono – è che non vediamo una fuoriuscita radioattiva”.