Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Raid vicino a Kiev: “Le truppe russe sono a 25 km dalla città”. Von der Leyen: “Pronti a nuove sanzioni”

Putin a colloquio con Scholz: "Negoziati nel week end". E dice: "Nuove sanzioni peggiorerebbero le cose". Stoltenberg: "La no fly zone non è nei piani". L'esercito entra a Mykolayiv. "A Kharkiv 2mila morti, cento sono bambini"

Aggiornato: 12:59

I fatti più importanti

  • 08:13

    Zelensky: “Dalla Russia terrorismo nucleare”

    “Per la prima volta nella storia dell’uomo uno Stato terrorista ha fatto ricorso al terrorismo nucleare”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo videomessaggio, postato sui social dopo che i militari russi hanno bombardato la centrale nucleare di Zaporizhzhya, nel sud dell’Ucraina, causando un incendio. “Nessuno Stato, tranne la Russia, aveva mai colpito una centrale nucleare”, ha aggiunto Zelensky. “Solo un’azione immediata da parte dell’Europa può fermare le truppe russe”.

  • 08:06

    Kiev: “Sicurezza centrale ripristinata”

    Le autorità ucraine hanno affermato che finalmente sono riuscite a far arrivare i pompieri alla centrale nucleare di Zaporizhazhia per spegnere l’incendio ad una delle unità colpite dall’artiglieria russa e che la sicurezza dell’impianto è stata ora “ripristinata”. “Il direttore della centrale ha assicurato che la sicurezza nucleare è ora garantita”, ha scritto su Facebook Oleksander Starukh, capo dell’amministrazione militare della regione di Zaporizhazhia. Le autorità ucraine hanno anche smentito presso l’Aiea che si siano verificati innalzamenti del livello di radiazioni attorno alla centrale.

  • 08:06

    “La sicurezza dell’impianto è assicurata”

    “La sicurezza nucleare dell’impianto è assicurata”, secondo il capo dell’amministrazione statale regionale di Zaporozhye citato da Nexta Tv. Secondo quanto riferisce l’Agenzia internazionale dell’energia atomica, l’Ucraina ha comunicato inoltre che non ci sono segnali di variazione dei livelli di radiazione.

  • 08:06

    Colloquio Biden-Zelensky sull’incendio

    Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha telefonato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky per avere informazioni riguardo alla battaglia all’interno della centrale nucleare di Zaporizhzhia che ha provocato un incendio. 

  • 08:06

    “I pompieri sono entrati nella centrale”

    I vigili del fuoco, secondo quanto riportano diversi media citando fonti delle autorità locali, sarebbero entrati nel perimetro della centrale per spegnere l’incendio. A lungo i pompieri, rischiando di finire sotto tiro per gli scontri a fuoco, non hanno potuto raggiungere le fiamme.

  • 08:06

    “Non c’è il rischio di diffusione di radiazioni”

    Al momento “non ci sono minacce di diffusione di radiazioni”, secondo NextaTv, media bielorusso, che cita il portavoce della centrale nucleare Andrey Tuz. Non è ancora chiaro in quale parte dell’impianto si sia sviluppato l’incendio né se le squadre dei vigili del fuoco siano riuscite a intervenire per iniziare a domare le fiamme, visto che le truppe russe e ucraine continuano a fronteggiarsi. 

  • 08:06

    Kuleba: “Cessate il fuoco, zona da mettere in sicurezza”

    “Se esplode, sarà 10 volte più grande di Chornobyl! I russi devono IMMEDIATAMENTE cessare il fuoco, consentire ai vigili del fuoco, stabilire una zona di sicurezza!”, scrive in un tweet il ministro degli Esteri ucraino dopo aver dato notizia della battaglia e dell’incendio. 

  • 08:06

    Si combatte nella centrale nucleare: “C’è un incendio”

    Continua la battaglia nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, con colpi di artiglieria sparati all’interno del perimetro del più grande impianto d’Europa. Nel livestream delle telecamere di sicurezza interne è possibile vedere che è scoppiato un incendio. L’incidente è stato confermato anche dal ministro ucraino Kuleba in un tweet. 

  • 08:05

    Le parole dei leader – Putin: “Non mi fermo”. Zelensky: “Parliamoci”

    Nella giornata di mercoledì il presidente Vladimir Putin ha alzato anche i toni del conflitto, chiarendo che non ha intenzione di fermare l’invasione perché “Ucraina e Russia sono un unico popolo”. “L’operazione speciale è condotta in accordo con i nostri programmi. Stiamo raggiungendo gli obiettivi e avendo successo”, ha aggiunto il presidente russo. Volodymyr Zelensky ha replicato chiedendo un incontro ai massimi livelli: “Devo parlare con Putin, perché è l’unico modo per fermare questa guerra”, ha detto il presidente ucraino, assicurando di essere “aperto” e “pronto ad affrontare tutte le questioni”. “Se l’Ucraina cade – ha poi avvertito Zelensky – la Russia si prenderà i Paesi baltici e l’Europa orientale. Se noi dovessimo scomparire, sarà il turno della Lettonia, della Lituania, dell’Estonia. Fino al muro di Berlino, credetemi”.

  • 08:05

    L’esito dei negoziati: tregua per far fuggire i civili

    Dal secondo round di negoziati nella foresta di Brest, al confine tra Bielorussia e Polonia, è arrivato mercoledì pomeriggio l’annuncio di corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili, garantiti da un cessate il fuoco temporaneo nelle aree interessate. Secondo Kiev, sarà anche permessa la consegna di cibo e medicine alla popolazione dei centri più colpiti. Un accordo che adesso andrà tradotto in concreto dalle rispettive Difese. 

    Un primo, timido segnale di apertura, di fronte al dramma di oltre un milione di profughi e un’intera popolazione allo stremo, dopo 8 giorni di conflitto. I colloqui riprenderanno all’inizio della prossima settimana, sempre in una zona segreta in Bielorussia. Il capo-negoziatore russo, Vladimir Medinsky, ha parlato di “progressi significativi”, spiegando che sono state discusse questioni umanitarie e militari, oltre ad una possibile futura soluzione politica al conflitto. Il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podoliak, non si è sbilanciato, sottolineando che non sono stati raggiunti “i risultati sperati”.