“Adesso ti ammazzano, vattene via prima di prendere botte da questi qua. Sono tutti criminali in giro. Te la spacco questa videocamera”. Le riprese si interrompono bruscamente, la videocamera trema, l’audio è concitato. Non è la scena di un film, ma la cronaca dell’aggressione subita dalla troupe di “Storie Italiane”, il programma di Rai 1 condotto da Eleonora Daniele. L’episodio è avvenuto nelle scorse ore a Modena, mentre i giornalisti stavano documentando uno dei luoghi chiave legati alla scomparsa di Daniela Ruggi.
La troupe della trasmissione, guidato dall’inviato Alessandro Politi, si trovava presso il centro ‘Porta Aperta’ di Modena. Si tratta di uno degli ultimi luoghi in cui la giovane Daniela Ruggi è stata avvistata prima di far perdere le sue tracce: è stato lì che è avvenuta l’aggressione verbale con minacce esplicite. Mentre il gruppo stava effettuando le riprese all’esterno della struttura, un uomo, descritto come un frequentatore del centro, si è avvicinato e ha preso di mira l’inviato e i suoi operatori con una violenta sequela di minacce, creando una situazione di alta tensione che ha costretto l’équipe a interrompere il lavoro.
A ricostruire l’accaduto è stato lo stesso Alessandro Politi, che ha sottolineato l’improvvisa e sproporzionata reazione dell’uomo: “Le minacce sono andate avanti per diverso tempo da questo individuo”, ha dichiarato Politi. “Noi stavamo facendo il nostro mestiere”. L’inviato ha spiegato che la situazione è degenerata nel momento esatto in cui ha rivelato lo scopo della loro presenza: “Quando ho spiegato che eravamo lì per Daniela Ruggi, è impazzito e ha iniziato a minacciarci“. Politi ha definito l’aggressione una “reazione immotivata e violenta”, sottolineando come il clima si sia surriscaldato senza alcuna provocazione da parte della troupe.
