Elezioni a New York, il console di Israele: “Mamdani è un pericolo per la comunità ebraica”
L’avvertimento è arrivato direttamente da Tel Aviv. Zohran Mamdani, principale candidato democratico a sindaco di New York, rappresenta un “chiaro e immediato pericolo per la comunità ebraica” della Grande mela. Lo ha dichiarato alla radio dell’esercito israeliano nel giorno del voto il console generale di Israele Ofir Akunis, ex ministro dell’Innovazione ed esponente di rilievo del Likud, il partito di Benjamin Netanyahu.
Akunis ha affermato che, se eletto, Mamdani permetterebbe ai manifestanti pro-terrorismo, “erroneamente etichettati qui come pro-palestinesi”, di marciare e scatenare rivolte per le strade di New York. Il console ha aggiunto che la sua elezione rappresenterebbe una “minaccia chiara e immediata per le istituzioni ebraiche e le sinagoghe, la maggior parte delle quali sono sorvegliate dal Dipartimento di Polizia di New York, comprese quelle che sono state prese di mira da questi manifestanti in passato. C’è un pericolo chiaro e attuale per la sicurezza delle comunità ebraiche e degli israeliani in visita qui. Un avvertimento dovrebbe essere rivolto a tutte le comunità ebraiche, non solo ad alcune”. Questo perché “tagliare il bilancio della polizia e ridurre il numero di agenti che pattugliano la città dà più margine di manovra ai manifestanti filo-palestinesi”.
Il riferimento è ad alcuni tweet del 2020 in cui Mamdani affermava di voler “togliere fondi alla polizia”. In realtà nel suo programma il candidato dem propone di creare un’agenzia chiamata Department of Community Safety (DCS) della città di New York, con un budget stimato in circa 1,1 miliardi di dollari, che avrebbe il compito di gestire casi attualmente affidati al New York City Police Department che riguardano tematiche come la salute mentale e i senzatetto, liberando così le forze dell’ordine che sarebbero così più libere di concentrarsi maggiormente sui crimini violenti.
Il console ha parlato anche con il Jerusalem Post, al quale ha affidato un altro avvertimento: “Ci sono persone che dicono che (nel caso di una vittoria di Mamdani, ndr) prenderanno in considerazione l’idea di vendere le loro proprietà e trasferirsi da New York alla Florida, e sentiamo anche voci che parlano di aliyah“, ovvero il trasferimento in Israele. “Questo fenomeno è molto interessante – ha aggiunto -. Non possiamo ignorarlo, e non so quanto accadrà effettivamente. Per quanto riguarda l’aliyah in Israele, queste voci vengono ascoltate, e ci stiamo preparando al consolato, dando per scontato che Mamdani vincerà davvero e che quegli ebrei e israeliani che parlano di emigrare lo faranno“.
Akunis ha parlato anche della figura di Mamdani: “Quando parla contro Israele, parla contro lo Stato ebraico – ha proseguito il console -. In realtà, non ha mai condannato gli appelli a un’intifada globale. Come israeliani, conosciamo il significato di quella parola, e non sono sicuro che le persone che gridano per le strade lo capiscano: molte di queste probabilmente voteranno per lui”.