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La marcia Perugia-Assisi: grande partecipazione in sostegno a Gaza, legate le bandiere di Palestina e Israele. Presenti Conte e Schlein

Il cammino è partito dalla Porta San Girolamo di Perugia e si è concluso dopo 24 km alla Rocca Maggiore di Assisi. Dal corteo messaggi di giustizia sociale e rispetto dei diritti umani
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La bandiera della Palestina legata a quella di Israele, così come i simboli di Russia e Ucraina: succede nella piazza inferiore di San Francesco ad Assisi. A pochi metri dalla basilica che custodisce le spoglie del Poverello. Uno dei gesti che ha caratterizzato la giornata della marcia Perugia-Assisi, una delle più partecipate degli ultimi anni, con l’attenzione rivolta alla tregua di Gaza e al genocidio commesso nella Striscia. Una caratteristica della marcia 2025 è il ritorno dei leader politici che non si vedevano da anni. Presenti infatti i segretari di Pd e di Sinistra italiana, Elly Schlein e Nicola Fratoianni, e il leader del M5s Giuseppe Conte. Alla Perugia-Assisi anche il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini.

“Oggi ha sfilato la Flottiglia di terra, il popolo che vuole la pace. Bellissima la grande partecipazione alla marcia, soprattutto perché ha visto presenti tutte le generazioni, unite dalla consapevolezza che costruire la pace è una irrinunciabile sfida comune per le nostre esistenze presenti e future”, ha commentato la capogruppo di Avs alla Camera Luana Zanella. “Una straordinaria partecipazione oggi alla marcia – ha sottolineato anche Schlein – perché l’Italia è un Paese che ripudia la guerra, sta scritto nella nostra Costituzione. E quindi noi continuiamo a mobilitarci per la pace. Pace per i palestinesi, che vuol dire pieno riconoscimento dello Stato di Palestina e fine dell’occupazione illegale in Cisgiordania; pace per gli ucraini, una pace giusta per tutti quei popoli che sono coinvolti in oltre 50 conflitti terribili nel mondo”.

L’area antistante la Rocca Maggiore di Assisi, da sempre punto di arrivo della Marcia Perugia-Assisi, è stato intitolato “Piazzale della pace“. La targa è stata inaugurata oggi, all’arrivo della manifestazione, dal sindaco di Assisi Valter Stoppini, insieme al suo omologo di Betlemme, Maher Nicola Canawati, al vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, alla presidente del Consiglio comunale Annalisa Rossi, al vicesindaco Veronica Cavallucci, all’assessore Francesca Corazzi. Lo spazio era chiamato “Piazzale delle libertà”, ma la Giunta comunale ha recentemente deciso di modificarne la denominazione per dedicarlo alla pace, come “omaggio alla storica Marcia e segno di speranza in considerazione degli attuali perduranti e preoccupanti scenari di guerra, in diverse zone del mondo e delle disastrose conseguenze sulle popolazioni inermi”.

La marcia è partita domenica mattina alle 9. In testa al corteo è stato posizionato lo striscione “Fraternità”. L’evento, ispirato al messaggio di nonviolenza del filosofo perugino Aldo Capitini, rappresenta da sempre un forte gesto di resistenza alla cultura della guerra e un appello alla costruzione di pace. Dalla marcia arrivano messaggi di giustizia sociale e rispetto dei diritti umani, però mai come quest’anno l’evento è stato atteso per via del massacro nella Striscia di Gaza. La marcia è partita da sotto la Porta San Girolamo, dove è stata accolta la folla che si apprestava a camminare per i 24 km del percorso che attraverserà Ponte San Giovanni, Bastia Umbra, Santa Maria degli Angeli, per arrivare alle 15.00 alla Rocca Maggiore di Assisi. Lì è iniziato poi un momento collettivo di riflessione e festa.

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