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Cronaca Nera

29 Luglio 2025

Ultimo aggiornamento: 11:10 del 29 Luglio

Caso Erika Ferini Strambi, l’autopsia esclude “lesioni evidenti”: necessari esami più approfonditi

di F. Q.
Non ci sono coltellate o ferite e le fratture costali potrebbero indicare un incidente, dopo il quale la donna potrebbe essere stata incapace di rialzarsi, morendo quindi di stenti
Caso Erika Ferini Strambi, l’autopsia esclude “lesioni evidenti”: necessari esami più approfonditi
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Omicidio

Peschiera Borromeo

Resta un mistero, per ora, quanto accaduto a Erika Ferini Strambi, la manager milanese di 53 anni, impiegata nelle risorse umane di Luxottica, scomparsa lo scorso 6 luglio e ritrovata senza vita dieci giorni più tardi nelle campagne tra Pantigliate e Peschiera Borromeo (Milano). Venerdì 25 luglio è stata eseguita l’autopsia, che ha escluso lesioni evidenti ma non ha fornito molti dati su quanto accaduto quella sera, dopo che la donna ha lasciato un locale di karaoke a Segrate e si è messa in auto.

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Non ci sono coltellate o ferite e le fratture costali potrebbero indicare un incidente, dopo il quale la donna potrebbe essere stata incapace di rialzarsi, morendo quindi di stenti. Ma è solo una delle ipotesi su cui lavorano gli inquirenti guidati dal pm Francesco De Tommasi. Lo stato in cui si trovava il corpo della donna rende difficile determinare con certezza la causa del decesso, né si è ancora potuta escludere la violenza sessuale, anche alla luce degli slip sfilati e lasciati accanto al corpo, a pochi metri dalla auto – chiusa con le chiavi all’interno – e dalle stampelle che la donna usava per muoversi. Sono necessari esami più approfonditi. Resta inoltre il mistero del cellulare e della borsetta, scomparsi e ancora non ritrovati. Forse, ritengono possibile gli inquirenti, quella sera dopo il karaoke Erika Ferini Strambi ha incontrato qualcuno, una persona a oggi sconosciuta e di cui neanche chi era vicino alla donna conosce le generalità.

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  • 14:42 - Usa-Ue: Borghi (Iv), 'indispensabile difesa comune europea'

    Roma, 6 dic. (Adnkronos) - "Il 7 dicembre 1941, l’attacco giapponese a Pearl Harbour obbligava gli statunitensi ad uscire dal loro isolazionismo, e creava nei fatti l’Occidente che abbiamo conosciuto per tutto il secondo Novecento e il primo quarto del nuovo secolo. Esattamente ottantaquattro anni dopo, con la sua 'National security strategy” il presidente americano Trump archivia questa fase, ed una architettura che ha garantito la pace e la sicurezza alle nostre generazioni". Lo scrive in un post social il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia viva.

    "Se per gli Usa è il Pacifico l’oceano del Duemila, è chiaro che per loro la Nato sta diventando (e per molti alla Casa Bianca lo è già diventato) un arnese del passato. Attenzione, perché nel mondo che si riarma e che pone attacchi concentrici delle autocrazie alle democrazie (diretti quanto ibridi) come europei rischiamo di fare la fine della tartaruga senza il guscio. Il tema della difesa comune europea è esattamente questo: se non siamo pronti a tutelare e difendere con la deterrenza i nostri valori, le nostre economie e le nostre realtà -spiega Borghi- consegneremo ad altri le chiavi del nostro futuro. Lo zio Sam che corre in nostro soccorso non c’è più!. Il salto di qualità dell’Ue verso gli Stati Uniti d’Europa, attraverso la creazione della difesa comune europea pensata da De Gasperi, Adenauer e Monnet, è oggi indispensabile. Perché -conclude- solo chi non voglia ostinatamente vedere ciò che accade non si avvede di ciò che sta succedendo".

  • 14:21 - Meritocrazia Italia, riunite le principali associazioni nazionali a Roma

    Roma, 6 dic. (Adnkronos) - Meritocrazia Italia ha incontrato alcune tra le principali associazioni attive sul territorio nazionale, in occasione della Direzione nazionale. Al confronto, oltre alla dirigenza del movimento e a ospiti istituzionali e rappresentanti di categorie professionali, hanno partecipato i delegati di Federformazione, Oikos Mediterraneo, Comitati Trump Italia, Telefono Rosa, Habitat World, Wwf, Amici di Stipes Aps, Associazione Gestori Scommesse Italia, Conflavoro, Enac, Associazione Internazionale Karol Wojtyla, Club delle Vallette, Miss Chef, Legambiente, Csi Matera, Debitamente Liberi, Osservatorio Bernardo da Chiaravalle, Hyperfer, Dipartimento italiano sicurezza cybernetica, Book for Peace, Pmi Italia, Dipartimento nazionale sociale Un.i.Coop, Stati Uniti d’Italia, Creg, Federytaly, Premio Capo Circeo, Accademia Culturale Cartagine, Spazio Arte, Accademia Mauriziana, Nolite Timere Onlus, Comitato Imprenditoria Femminile Cciaa Roma e Terziario Donna Confcommercio Roma.

    L’incontro è stato un momento di condivisione finalizzato a definire un patto di cooperazione fra le componenti della società civile interessate ad una missione politico-culturale orientata alla valorizzazione di meriti, attitudini e professionalità dei cittadini, con l’obiettivo di rendere più preparata e consapevole la futura classe dirigente. Meritocrazia Italia punta inoltre a un dialogo per la costruzione di proposte utili all’adozione di soluzioni aderenti al nuovo quadro sociale, culturale ed economico, valorizzando innovazione, internazionalizzazione e multiculturalismo. “È il momento di avviare un tavolo tecnico, politico e culturale con tutto il mondo associativo - ha affermato il presidente di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello - Noi costruiamo cultura ogni giorno, ma da soli non possiamo andare da nessuna parte. Il volontariato tiene alto il livello culturale del Paese: un livello alto significa meno problemi sociali e meno problemi politici”. Nel corso dei lavori viene presentata la Carta di Roma, che definisce il modello di collaborazione tra le realtà che intendono aderire. “È un percorso non basato su odio o ideologie – prosegue Mauriello – ma sul parlare dei problemi e suggerire soluzioni con umiltà e garbo. La missione più grande oggi è fare un passo indietro, essere meno supereroi e capire, attraverso il gioco di squadra, come unire idee diverse per costruirne una migliore”.

    Tra gli interventi, quello di Manuela Fancelli per l’associazione Stati Uniti d’Italia: “Oggi parliamo di meritocrazia, tema identitario per noi. Vogliamo superare corsie preferenziali e automatismi, costruendo un Paese che valorizzi talento e competenza. Lo Stato, come l’impresa, perde futuro quando non investe nel merito”. Michele De Gasperis, Dipartimento nazionale sociale Un.i.Coop, ha illustrato invece il progetto dei Distretti economici sociali: “Sono strumenti che mettono a sistema imprese, cooperative, terzo settore, fondazioni, università e pubblica amministrazione. Un modello basato sugli Sdg Onu, orientato a sviluppo economico, inclusione e ricadute sociali. È un approccio che si innesta perfettamente nelle strategie nazionali e internazionali”. A chiudere Carla Severi, vicepresidente del Club delle Vallette, con un richiamo al ruolo dello sport come espressione di meritocrazia: “Nello sport non ci sono alibi: o ti meriti il risultato o non te lo meriti. È una lingua universale che non conosce barriere e porta con sé una cultura del benessere e dello stare bene. La meritocrazia è anche questo: impegno, visione, e la capacità di costruire il proprio percorso”.

  • 14:21 - Meritocrazia Italia: Mauriello: "Serviva un tavolo comune, meno protagonismi e più squadra"

    Roma, 6 dic. (Adnkronos) - Un incontro con le principali associazioni operanti su tutto il territorio nazionale: così Meritocrazia Italia, nel corso della Direzione nazionale, ha avviato a Roma un ampio confronto con la dirigenza del movimento, ospiti istituzionali e rappresentanti di oltre trenta realtà associative, tra cui Federformazione, Oikos Mediterraneo, Telefono Rosa, Habitat World, Wwf, Conflavoro, Enac, Pmi Italia, Legambiente, Federytaly, Stati Uniti d’Italia, Accademia Culturale Cartagine e il Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Roma – Terziario Donna Confcommercio.

    “Dopo il congresso nazionale e la prima tappa del tour di presentazione del libro del movimento, era giunto il momento di avviare un tavolo tecnico, politico e culturale con tutto il mondo associativo – sottolinea il presidente di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello - da soli non si può andare lontano. Emerge la necessità di migliorarsi, confrontarsi e sentirsi parte di una missione più ampia”.

    “Il mondo associativo è quello che più di tutti fatica per mantenere alto il livello culturale del paese perché un livello culturale elevato significa meno problemi sociali e anche meno problemi politici”. Presentando la Carta di Roma, il presidente ribadisce che il documento offre “una regolamentazione condivisa” per quanti volessero aderire ad “un’idea culturale e politica differente, non basata sull’odio o sulle ideologie, ma sulla capacità di affrontare i problemi e suggerire soluzioni con umiltà e garbo. Per questo, nell’ottica di una missione più grande da compiere, invito tutti a fare un passo indietro, ad essere meno supereroi e mettersi in discussione. Solo attraverso il gioco di squadra si può capire quali idee differenti possano unirsi per crearne una migliore” conclude Mauriello.

  • 14:20 - Meritocrazia Italia, riunite le principali associazioni nazionali a Roma

    Roma, 6 dic. (Adnkronos) - Meritocrazia Italia ha incontrato alcune tra le principali associazioni attive sul territorio nazionale, in occasione della Direzione nazionale. Al confronto, oltre alla dirigenza del movimento e a ospiti istituzionali e rappresentanti di categorie professionali, hanno partecipato i delegati di Federformazione, Oikos Mediterraneo, Comitati Trump Italia, Telefono Rosa, Habitat World, Wwf, Amici di Stipes Aps, Associazione Gestori Scommesse Italia, Conflavoro, Enac, Associazione Internazionale Karol Wojtyla, Club delle Vallette, Miss Chef, Legambiente, Csi Matera, Debitamente Liberi, Osservatorio Bernardo da Chiaravalle, Hyperfer, Dipartimento italiano sicurezza cybernetica, Book for Peace, Pmi Italia, Dipartimento nazionale sociale Un.i.Coop, Stati Uniti d’Italia, Creg, Federytaly, Premio Capo Circeo, Accademia Culturale Cartagine, Spazio Arte, Accademia Mauriziana, Nolite Timere Onlus, Comitato Imprenditoria Femminile Cciaa Roma e Terziario Donna Confcommercio Roma.

    L’incontro è stato un momento di condivisione finalizzato a definire un patto di cooperazione fra le componenti della società civile interessate ad una missione politico-culturale orientata alla valorizzazione di meriti, attitudini e professionalità dei cittadini, con l’obiettivo di rendere più preparata e consapevole la futura classe dirigente. Meritocrazia Italia punta inoltre a un dialogo per la costruzione di proposte utili all’adozione di soluzioni aderenti al nuovo quadro sociale, culturale ed economico, valorizzando innovazione, internazionalizzazione e multiculturalismo. “È il momento di avviare un tavolo tecnico, politico e culturale con tutto il mondo associativo - ha affermato il presidente di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello - Noi costruiamo cultura ogni giorno, ma da soli non possiamo andare da nessuna parte. Il volontariato tiene alto il livello culturale del Paese: un livello alto significa meno problemi sociali e meno problemi politici”. Nel corso dei lavori viene presentata la Carta di Roma, che definisce il modello di collaborazione tra le realtà che intendono aderire. “È un percorso non basato su odio o ideologie – prosegue Mauriello – ma sul parlare dei problemi e suggerire soluzioni con umiltà e garbo. La missione più grande oggi è fare un passo indietro, essere meno supereroi e capire, attraverso il gioco di squadra, come unire idee diverse per costruirne una migliore”.

    Tra gli interventi, quello di Manuela Fancelli per l’associazione Stati Uniti d’Italia: “Oggi parliamo di meritocrazia, tema identitario per noi. Vogliamo superare corsie preferenziali e automatismi, costruendo un Paese che valorizzi talento e competenza. Lo Stato, come l’impresa, perde futuro quando non investe nel merito”. Michele De Gasperis, Dipartimento nazionale sociale Un.i.Coop, ha illustrato invece il progetto dei Distretti economici sociali: “Sono strumenti che mettono a sistema imprese, cooperative, terzo settore, fondazioni, università e pubblica amministrazione. Un modello basato sugli Sdg Onu, orientato a sviluppo economico, inclusione e ricadute sociali. È un approccio che si innesta perfettamente nelle strategie nazionali e internazionali”. A chiudere Carla Severi, vicepresidente del Club delle Vallette, con un richiamo al ruolo dello sport come espressione di meritocrazia: “Nello sport non ci sono alibi: o ti meriti il risultato o non te lo meriti. È una lingua universale che non conosce barriere e porta con sé una cultura del benessere e dello stare bene. La meritocrazia è anche questo: impegno, visione, e la capacità di costruire il proprio percorso”.

  • 14:11 - Meritocrazia Italia: Mauriello: "Serviva un tavolo comune, meno protagonismi e più squadra"

    Roma, 6 dic. (Adnkronos) - Un incontro con le principali associazioni operanti su tutto il territorio nazionale: così Meritocrazia Italia, nel corso della Direzione nazionale, ha avviato a Roma un ampio confronto con la dirigenza del movimento, ospiti istituzionali e rappresentanti di oltre trenta realtà associative, tra cui Federformazione, Oikos Mediterraneo, Telefono Rosa, Habitat World, Wwf, Conflavoro, Enac, Pmi Italia, Legambiente, Federytaly, Stati Uniti d’Italia, Accademia Culturale Cartagine e il Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Roma – Terziario Donna Confcommercio.

    “Dopo il congresso nazionale e la prima tappa del tour di presentazione del libro del movimento, era giunto il momento di avviare un tavolo tecnico, politico e culturale con tutto il mondo associativo – sottolinea il presidente di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello - da soli non si può andare lontano. Emerge la necessità di migliorarsi, confrontarsi e sentirsi parte di una missione più ampia”.

    “Il mondo associativo è quello che più di tutti fatica per mantenere alto il livello culturale del paese perché un livello culturale elevato significa meno problemi sociali e anche meno problemi politici”. Presentando la Carta di Roma, il presidente ribadisce che il documento offre “una regolamentazione condivisa” per quanti volessero aderire ad “un’idea culturale e politica differente, non basata sull’odio o sulle ideologie, ma sulla capacità di affrontare i problemi e suggerire soluzioni con umiltà e garbo. Per questo, nell’ottica di una missione più grande da compiere, invito tutti a fare un passo indietro, ad essere meno supereroi e mettersi in discussione. Solo attraverso il gioco di squadra si può capire quali idee differenti possano unirsi per crearne una migliore” conclude Mauriello.

  • 14:06 - Meritocrazia Italia, siglata la Carta di Roma: rapporti e sinergie con associazioni

    Roma, 6 dic. (Adnkronos) - È stata veramente un punto di svolta la Direzione Nazionale che Meritocrazia Italia ha tenuto ieri a Roma, presso il The Building Hotel. Lungi dall’essere un incontro autoreferenziale, è stato il teatro di una straordinaria apertura del Movimento verso la più vasta società civile. Con la sottoscrizione della Carta di Roma, Meritocrazia Italia e un folto gruppo di associazioni attive, nazionalmente e localmente, nei più vari ambiti, convengono di promuovere e attuare d’ora innanzi "un costruttivo dialogo mirato alla costruzione di proposte utili all’adozione di soluzioni a problemi di rilevanza sociale realmente aderenti alle esigenze imposte dal rinnovato contesto sociale, culturale ed economico, dalla valorizzazione dei progressi tecnologici, d’internazionalizzazione e di multiculturalismo, della formazione della coscienza della inclusione, della civiltà e della cittadinanza attiva e della creazione di opportunità adeguate a dar soddisfazione alle aspirazioni personali, secondo attitudini e inclinazioni". Lo ha detto in apertura il Presidente Walter Mauriello, dinnanzi a una platea mai così folta per una Direzione Nazionale, ulteriore segno tangibile della crescita di Meritocrazia Italia.

    "Nella nostra mission il gioco di squadra diventa da oggi ancor più fondamentale. Insieme possiamo costruire cultura, cioè parlare una lingua differente, non di odio né di supremazia. Alzare e puntare il dito è la cosa più semplice per rinnegare le proprie responsabilità. La società civile gioca la partita più importante: la costruzione dei doveri e dei diritti per erigere la vera libertà, che significa dare a ciascuno la possibilità di apportare soluzioni nei settori di cui è specialista. Il problema e il presupposto al fallimento sono i tanti che vengono messi a dirigere strutture in cui non sanno dove mettere le mani. Così c’è il muro contro muro di guerra ideologica fra soggetti che inseguono i sondaggi e non i problemi", ha spiegato.

    Irma Conti, Garante nazionale delle persone private della libertà personale, ha raccontato di aver "incontrato oltre 2mila persone detenute, e a loro favore quello che possiamo fare è molto. Sono persone che hanno infranto il patto sociale, ma i loro reati sono il passato perché se l’oggetto della Carta di Roma è costruire un mondo migliore non possiamo non pensare a chi un’opportunità non l’ha mai avuta". Rosanna Cerbo, segretaria generale dell’Associazione Karol Wojtyla: "L’idea di aprirsi alle associazioni è splendida, perché la vera colonna della società sono loro. La mia associazione per statuto è formata da soci ebrei, cristiani e mussulmani, e in questo diamo un esempio di cosa significa cooperare". Ilaria Scarpetta, Wwf Italia: «Wwf compie 60 anni nel 2026 in Italia, il primo senza il fondatore Fulco Pratesi. Ci ha lasciato un patrimonio comune: la sfida. Sono tante e grandi le sfide su natura e ambiente. La sfida che abbiamo avanti va colta e trasformata in opportunità. L’ambiente inteso come bene comune è l’obiettivo che dobbiamo perseguire tutti uniti in un patto infragenerazionale per consegnare alle future generazioni un mondo migliore".

    Domenico Cambareri, Premio Capo Circeo: "Siete stati grandi ad aver scelto il termine Meritocrazia per definirvi. Negli anni Ottanta entrai in un gruppo di professionisti italiani e tedeschi, l’associazione italo-germanica, che creò il Premio Capo Circeo, battistrada dell’avvicinamento fra Italia e Germania a tutti i livelli, attribuendo il premio a persone semplici e a personalità di spicco. Poi a cavallo dei Duemila divenne Premio italo-tedesco per l’unità europea. Oggi lavoriamo sull’unità euro-afro-asiatica". Vanessa Pallucchi, Legambiente: "Avete il merito di aver rilanciato il concetto di Meritocrazia in senso inclusivo e non competitivo. Legambiente ha alla base l’aggregazione di cittadini per ambiente e giustizia sociale. Non c’è meritocrazia se non c’è giustizia sociale e non c’è transizione ecologica fin quando persistono le diseguaglianze che abbiamo ereditato da un modello di sviluppo aggressivo, violento, corrotto, che ha invertito i meriti. La politica è stata ingoiata dall’economia, e l’economia è stata ingoiata dalla finanza. Le persone sono rimaste sullo sfondo. Dobbiamo tornare a essere il Noi, dentro il Noi c’è il merito e la riacquisizione dei diritti".

    Alessandro Carbone, candidato sindaco a Chieti: "Tre le ragioni di un sistema-Paese: merito, temi e territorio. Va innanzitutto cambiata una legge elettorale di nominati. Poi, i temi andranno commisurati ai territori, tenuto conto che nel 2030 avremo un 70% di anziani. Sanità, non autosufficienza, long time care. Ecco di cosa ci si dovrà occupare. In ultimo: territorio. Sono stanco di vedere il mio Abruzzo in un ruolo marginale, va data una scossa a tutto". Duca Fabrizio Mechi, Accademia Mauriziana: "Sono anche io convinto che da soli non si vada da nessuna parte. Abbiamo tutta una serie di organizzazioni che cercano di dare un grande contributo con la solidarietà". Aldo Mattia, direttore Banco Alimentare del Lazio, uno dei 21 Banchi che fanno capo alla fondazione banco alimentare. "Recuperiamo cibo e anche contrastiamo lo spreco del cibo. La raccolta di quest’anno in un solo giorno ha fruttato 340 tonnellate di cibo che saranno poi distribuite in tutta la regione. Questa è la potenza solidale della vita associativa".

  • 14:05 - Meritocrazia Italia, siglata la Carta di Roma: rapporti e sinergie con associazioni

    Roma, 6 dic. (Adnkronos) - È stata veramente un punto di svolta la Direzione Nazionale che Meritocrazia Italia ha tenuto ieri a Roma, presso il The Building Hotel. Lungi dall’essere un incontro autoreferenziale, è stato il teatro di una straordinaria apertura del Movimento verso la più vasta società civile. Con la sottoscrizione della Carta di Roma, Meritocrazia Italia e un folto gruppo di associazioni attive, nazionalmente e localmente, nei più vari ambiti, convengono di promuovere e attuare d’ora innanzi "un costruttivo dialogo mirato alla costruzione di proposte utili all’adozione di soluzioni a problemi di rilevanza sociale realmente aderenti alle esigenze imposte dal rinnovato contesto sociale, culturale ed economico, dalla valorizzazione dei progressi tecnologici, d’internazionalizzazione e di multiculturalismo, della formazione della coscienza della inclusione, della civiltà e della cittadinanza attiva e della creazione di opportunità adeguate a dar soddisfazione alle aspirazioni personali, secondo attitudini e inclinazioni". Lo ha detto in apertura il Presidente Walter Mauriello, dinnanzi a una platea mai così folta per una Direzione Nazionale, ulteriore segno tangibile della crescita di Meritocrazia Italia.

    "Nella nostra mission il gioco di squadra diventa da oggi ancor più fondamentale. Insieme possiamo costruire cultura, cioè parlare una lingua differente, non di odio né di supremazia. Alzare e puntare il dito è la cosa più semplice per rinnegare le proprie responsabilità. La società civile gioca la partita più importante: la costruzione dei doveri e dei diritti per erigere la vera libertà, che significa dare a ciascuno la possibilità di apportare soluzioni nei settori di cui è specialista. Il problema e il presupposto al fallimento sono i tanti che vengono messi a dirigere strutture in cui non sanno dove mettere le mani. Così c’è il muro contro muro di guerra ideologica fra soggetti che inseguono i sondaggi e non i problemi", ha spiegato.

    Irma Conti, Garante nazionale delle persone private della libertà personale, ha raccontato di aver "incontrato oltre 2mila persone detenute, e a loro favore quello che possiamo fare è molto. Sono persone che hanno infranto il patto sociale, ma i loro reati sono il passato perché se l’oggetto della Carta di Roma è costruire un mondo migliore non possiamo non pensare a chi un’opportunità non l’ha mai avuta". Rosanna Cerbo, segretaria generale dell’Associazione Karol Wojtyla: "L’idea di aprirsi alle associazioni è splendida, perché la vera colonna della società sono loro. La mia associazione per statuto è formata da soci ebrei, cristiani e mussulmani, e in questo diamo un esempio di cosa significa cooperare". Ilaria Scarpetta, Wwf Italia: «Wwf compie 60 anni nel 2026 in Italia, il primo senza il fondatore Fulco Pratesi. Ci ha lasciato un patrimonio comune: la sfida. Sono tante e grandi le sfide su natura e ambiente. La sfida che abbiamo avanti va colta e trasformata in opportunità. L’ambiente inteso come bene comune è l’obiettivo che dobbiamo perseguire tutti uniti in un patto infragenerazionale per consegnare alle future generazioni un mondo migliore".

    Domenico Cambareri, Premio Capo Circeo: "Siete stati grandi ad aver scelto il termine Meritocrazia per definirvi. Negli anni Ottanta entrai in un gruppo di professionisti italiani e tedeschi, l’associazione italo-germanica, che creò il Premio Capo Circeo, battistrada dell’avvicinamento fra Italia e Germania a tutti i livelli, attribuendo il premio a persone semplici e a personalità di spicco. Poi a cavallo dei Duemila divenne Premio italo-tedesco per l’unità europea. Oggi lavoriamo sull’unità euro-afro-asiatica". Vanessa Pallucchi, Legambiente: "Avete il merito di aver rilanciato il concetto di Meritocrazia in senso inclusivo e non competitivo. Legambiente ha alla base l’aggregazione di cittadini per ambiente e giustizia sociale. Non c’è meritocrazia se non c’è giustizia sociale e non c’è transizione ecologica fin quando persistono le diseguaglianze che abbiamo ereditato da un modello di sviluppo aggressivo, violento, corrotto, che ha invertito i meriti. La politica è stata ingoiata dall’economia, e l’economia è stata ingoiata dalla finanza. Le persone sono rimaste sullo sfondo. Dobbiamo tornare a essere il Noi, dentro il Noi c’è il merito e la riacquisizione dei diritti".

    Alessandro Carbone, candidato sindaco a Chieti: "Tre le ragioni di un sistema-Paese: merito, temi e territorio. Va innanzitutto cambiata una legge elettorale di nominati. Poi, i temi andranno commisurati ai territori, tenuto conto che nel 2030 avremo un 70% di anziani. Sanità, non autosufficienza, long time care. Ecco di cosa ci si dovrà occupare. In ultimo: territorio. Sono stanco di vedere il mio Abruzzo in un ruolo marginale, va data una scossa a tutto". Duca Fabrizio Mechi, Accademia Mauriziana: "Sono anche io convinto che da soli non si vada da nessuna parte. Abbiamo tutta una serie di organizzazioni che cercano di dare un grande contributo con la solidarietà". Aldo Mattia, direttore Banco Alimentare del Lazio, uno dei 21 Banchi che fanno capo alla fondazione banco alimentare. "Recuperiamo cibo e anche contrastiamo lo spreco del cibo. La raccolta di quest’anno in un solo giorno ha fruttato 340 tonnellate di cibo che saranno poi distribuite in tutta la regione. Questa è la potenza solidale della vita associativa".

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