Salvini (ri)chiude ad uno scambio con Forza Italia tra terzo mandato e ius scholae: “Non siamo al mercato”

“Quando Forza Italia chiede in cambio la cittadinanza facile, lo ius scholae, di cosa stiamo parlando? C’è appena stato un referendum in cui milioni di italiani, anche di sinistra, hanno detto no, la legge sulla cittadinanza non si tocca, anzi secondo me bisognerebbe essere ancora più severi: togliere la cittadinanza o il permesso di soggiorno a chi delinque in Italia, non accelerare. Se FI dice in cambio del terzo mandato voglio questo, voglio quello, non siamo al mercato”. Con queste parole il leader della Lega Matteo Salvini ha stroncato le ipotesi di uno “scambio di favori” tra due dei partiti della maggioranza di governo.
“Secondo me – aggiunge Salvini – è un peccato che sul terzo mandato (per i presidenti delle regioni, ndr) non ci stia, ma sicuramente non cambio la legge sulla cittadinanza che è qualcosa che gli italiani non vogliono”. Il leader della Lega ha quindi precisato che ieri con Forza Italia “non c’è stato un vertice, era un vertice giornalistico”.
Salvini ha poi parlato del decreto Sicurezza. Venerdì numerosi metalmeccanici sono stati denunciati per blocco stradale mentre manifestavano per il rinnovo del contratto di lavoro, occupando brevemente un tratto della tangenziale di Bologna. Con le nuove norme approntate dal governo, i denunciati rischiano fino a 5 anni di carcere: “Ognuno può scioperare, presidiare, manifestare, fare cortei, ma se mi blocchi una tangenziale, una strada, una ferrovia, un ospedale, una fabbrica, commetti un reato. Molto semplice”, ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture.
“Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, dieci anni sono sufficienti. La legge sul limite dei due mandati esiste da tempo e funziona“: così il leader di Forza Italia e ministro degli Esteri Antonio Tajani, torna sul tema del terzo mandato. “Perché cambiare una legge che esiste da anni?” ha aggiunto. “Chi ha guidato una Regione per dieci anni può fare altro: il sindaco, il parlamentare, l’eurodeputato. È una posizione chiara, che non mina in alcun modo l’unità del centrodestra” ha concluso il leder forzista.
“Stiano tranquilli gli alleati del centrodestra, grandi o piccoli: Forza Italia non si agita per niente, anzi. Piuttosto che parlare, invece, leggano, come dovrebbero fare tutti, il testo dello Ius Italiae proposto da FI. Altro che ”cittadinanza facile!”, così Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, replica a Salvini. Nella nota diffusa da Barelli si legge che la proposta di Forza Italia prevede invece la cittadinanza difficile ma sicura: obbligo di dieci anni di scuola superati con profitto per i figli degli immigrati nati in Italia o per gli immigrati arrivati piccolissimi. Sono dunque esclusi coloro che non conoscono benissimo la nostra lingua, la nostra storia, la nostra geografia e, ovviamente, l’educazione civica e dunque le regole democratiche. La proposta prevede anche il più che di dimezzamento dei tempi burocratici, che sono troppo lunghi, non in linea con le tecnologie di cui dispone oggi il nostro Paese.