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Si rompe la fune e precipita da sette metri: morto a Lecce un operaio di 26 anni di una ditta di edilizia acrobatica

L'uomo era impegnato nei lavori di manutenzione di uno stabile. A nulla è valso il tentativo di un collega che ha tentato di trattenerlo
Si rompe la fune e precipita da sette metri: morto a Lecce un operaio di 26 anni di una ditta di edilizia acrobatica
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Stava svolgendo lavori di manutenzione in uno stabile, quando la fune a cui era appeso ha ceduto facendolo precipitare da un’altezza di circa sette metri. È morto così, questa mattina a Lecce, un operaio rumeno di 26 anni, Razvan Iulian Gurau, dipendente della “Edilizia acrobatica Edac Lecce”. A nulla è valso il tentativo di un suo collega 22enne che ha tentato di trattenerlo. Il giovane per la rabbia ha sferrato un pugno contro un muro rompendosi la mano. Sul posto per i rilievi sono intervenuti la polizia e gli ispettori dello Spesal.

“Una nuova, terribile tragedia in un cantiere ha scosso la nostra comunità. Ci stringiamo al dolore della moglie, in attesa di un bambino, e dei colleghi della vittima”, ha commentato il segretario generale della Filca-Cisl Puglia e reggente della Filca-Cisl Lecce, Antonio Delle Noci. “Noi continuiamo a ribadire che ci vogliono maggiori controlli, con il supporto dei tecnici degli enti bilaterali. Inoltre proprio oggi abbiamo chiesto al ministro del Lavoro e ai presidenti delle commissioni Salute e Sicurezza di Camera e Senato un incontro urgente per afforontare il tema del rischio nei cantieri legato all’eccessivo caldo”, ha aggiunto. “Tutti i protagonisti, istituzioni, sindacati e aziende – ha concluso Delle Noci – devono unirsi in questa battaglia di civiltà per garantire la sicurezza nei cantieri e in tutti i luoghi di lavoro”.

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