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Blocco auto diesel Euro 5 in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Salvini: “Lavoro per annullarlo”

Secondo il decreto 121 del 2023, lo stop scatterebbe a ottobre. Il ministro inserirà un emendamento nel decreto infrastrutture per scongiurarlo
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Secondo il decreto numero 121 datato 2023, che riguarda Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, dal 1° ottobre 2025, inizierà ad entrare in vigore il progressivo stop delle auto diesel Euro 5 (quelle immatricolate tra il 2011 e il 2015) nei Comuni con più di 30 mila abitanti. Un processo di dismissione che si concluderà ad 15 aprile 2026. Quest’anno le vetture coinvolte saranno bandite nei giorni feriali, dalle 8.30 alle 18.30. Ulteriori limitazioni entreranno in vigore nel 2026, quando arriverà il fermo totale. Lo stop interesserà 1,3 milioni di auto.

Tuttavia, il Governo sarebbe al lavoro su un emendamento al suddetto decreto infrastrutture per fermare lo stop. “La transizione va accompagnata, non va imposta. Sto lavorando personalmente a un emendamento da inserire al decreto infrastrutture che è in prossimo arrivo in Parlamento per evitare questo blocco dei diesel Euro 5 dal prossimo mese di ottobre che sarebbe, soprattutto nella pianura padana, in Piemonte, Lombardia e Veneto, causa di enormi problemi familiari, lavorativi e commerciali”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti , Matteo Salvini: “Si parla di sette milioni di veicoli a livello nazionale, più di 100mila veicoli Euro 5 solo a livello commerciale. Siamo al lavoro per annullare il blocco delle auto con motore Euro 5 diesel. È una delle follie della Commissione von der Leyen, che ha approvato quella fesseria economico-industriale che si chiama Green Deal. I cittadini il prossimo anno non potranno più usare milioni di veicoli, questi sono i problemi veri. Il consumatore non vuole l’elettrico al momento a decidere deve essere il mercato”.

Ad ogni modo, le regioni per prime interessate dallo stop delle vetture diesel Euro 5 permettono agli automobilisti che non possono cambiare auto di installare un dispositivo (chiamato Move-In, collegato al gps) che traccia gli spostamenti del veicolo e consente di percorrere solo un certo numero di chilometri all’anno. Una specie di “deroga chilometrica” che permette di circolare senza blocchi orari o giornalieri. Ma che diventerebbe superflua se il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intervenisse con l’emendamento “salva Euro 5”, come annunciato da Salvini.

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