Televisione

“Nella scena di un film ricordo che dovevo baciarlo… Lo baciai con tale passione che lo presi per la testa e mi rimase il parrucchino in mano”: così Lucrezia Lante della Rovere su Jerry Calà

Ironica, sincera, spiazzante: così l'attrice nell'intervista andata in onda nella puntata di Belve del 4 giugno. Quanto al suo rapporto col cinema italiano, dopo l'ironia dell'episodio con Calà, ha parlato anche di Caos Calmo per il quale alla fine non fu presa

di Francesco Canino
“Nella scena di un film ricordo che dovevo baciarlo… Lo baciai con tale passione che lo presi per la testa e mi rimase il parrucchino in mano”: così Lucrezia Lante della Rovere su Jerry Calà

Mia mamma Marina Ripa di Meana? Mi attaccava perché in fondo voleva che fossi spregiudicata come lei, voleva manipolarmi, avermi per sé”. È una confessione dura, a tratti inaspettata ma sicuramente sincera come tutte quelle a cuore aperto, quella che Lucrezia Lante della Rovere ha fatto nel corso dell’ultima puntata di Belve, martedì 3 giugno, durante la quale ha spiazzato tutti mescolando ironia e profondità a episodi molto forti e imprevedibili.

Il rapporto complesso tra Lucrezia Lante della Rovere e Marina Ripa di Meana
L’attrice ha ammesso di non avere un ricordo felice della sua infanzia, tanto da arrivare a definirsi “una bambina spaventata che non riusciva a capire questi due genitori così diversi rispetto agli altri genitori”. Da una parte la vita in technicolor della madre Marina Ripa di Meana, dall’altra quella in bianco e nero del padre Alessandro Lante della Rovere. Lei ultima delle dive, lui tormentato dalla dipendenza dall’alcool. “Passavo da una vita in technicolor con mia madre a una vita più spaventosa. E non capivo come sua moglie, Antonella, abbia resistito: la incitavo a denunciarlo. L’altra cosa violenta che faceva mio padre era quella di tagliare, tutto. Tagliava asciugamani, lenzuola, la barba”. Quanto alla madre, ha ammesso di averla guardata con ammirazione per molto tempo, poi però, ad un certo punto, i suoi giochi hanno smesso di divertirla. “Mia madre ad esempio stava sempre senza mutande, anche quando usciva. Aveva questi spacchi pazzeschi e reggiseno e mutande non le metteva… se lo poteva permettere ed era abbastanza sfacciata per farlo. Non la giudicavo, sapevo che lei era così”, ha ricordato. Ma che rapporto era il loro? “Mi attaccava perché voleva una figlia spregiudicata come lei. Era possessiva, voleva che io fossi la copia di sé. Mi manipolava, voleva che fossi una sua emanazione”.

La storia col pittore Franco Angelini (e la smentita sulla prostituzione)
L’attrice ha poi ricordato gli anni in cui sua madre Marina era legata al pittore Franco Angeli: “A casa girava di tutto: pistole, sacchetti di cocaina, eroina. Litigavano furiosamente: una volta li ho visti inseguirsi con dei colli di bottiglia rotti. Mi paralizzavo dalla paura, tanto che lui mi dipinse in un quadro paralizzata con le braccia sulla testa”. Sollecitata dalla Fagnani circa il racconto di sua mamma che disse in più circostanze di essersi prostituita per procurare l’eroina ad Angeli, la Lante della Rovere ha risposto: “Non ci credo. Lei si divertiva inventare di queste iperboli, le piaceva provocare. Mia madre soffriva del fatto che Franco facesse uso di eroina, fu uno dei motivi della separazione. Più facile lo avesse fatto per un debito, però chissà”.

Il bacio con Jerry Calà (e l’incidente col parrucchino)
Nel corso dell’intervista, la Fagnani le ha poi chiesto se avesse sofferto a non essere stata molto presa in considerazione dal cinema e se il famoso “circoletto” evocato da Giuliana De Sio proprio a Belve esista o meno. La Lante della Rovere ha ammesso che per un certo periodo le è pesato non fare cinema e ha detto di concordare con la De Sio: “Il cinema è fatto di sei o sette persone, sempre gli stessi. Devo dire chi? Sarebbe di cattivo gusto. Ma la colpa è di un sistema che fa sì che tutto giri sempre intorno alle stesse persone”. Poi, a proposto di cinema, ha rievocato un episodio cult, accaduto all’inizio della sua carriera: “Uno dei primi film lo feci con Jerry Calà… pensa che culo! Mi ricordo solo che in una scena dovevo baciarlo… lo baciai con talmente tanta passione che lo presi per la testa e mi rimase il parrucchino in mano”, ha detto ridendo.

Il commento alla scena hot di Moretti e la Ferrari
A proposto di film e di “circoletto”, l’attrice ha lasciato intendere di aver fatto un provino per partecipare a Caos calmo, con Nanni Moretti, e di esserci rimasta male per l’esclusione. Poi ha precisato di essere “felice di non essere stata presa: lì si entrava nel circoletto… Moretti, Veronesi tutta quella cricca lì…”. La Fagnani non si è fatta sfuggire questa risposta e l’ha incalzata sulla famosa scena di sesso tra Isabella Ferrari e Moretti, che la della Rovere ha bollato senza troppi giri di parole come “brutta”. E poi ancora: “Erano brutti. Mi ricordo il sedere di Nanni Moretti. Era una scena forte, di sodomia… forse ci voleva un gran fico. Se mi devi prendere da dietro forse volevo essere presa da Brad Pitt, non da Nanni Moretti”.

I grandi amori, da Malagò a Barbareschi
Un capitolo importante non poteva non essere dedicato all’amore. A cominciare da quello con Giovanni Malagò, con il quale ha avuto due gemelle, Ludovica e Vittoria, e che ha definito “l’uomo più importante della mia vita”. “Ho vissuto un po’ di contraddizioni, io cercavo le regole ma poi ne scappavo. In fondo, mi sono innamorata di lui perché ha un fare molto protettivo”, ha raccontato, aggiungendo che una delle sue due figlie l’ha accusata “di avere fatto le stesse cose di mia madre. Non sono stata una mamma chioccia. Con Giovani le abbiamo cresciute insieme ma lui ha alle spalle una famiglia molto solida e io sono una scappata di casa”. Poi nella sua vita è arrivato Luca Barbareschi, cui è stata legata per otto anni. “Ero talmente affascinata da Luca, lo guardavo con gli occhi a cuore perché mi sembrava una persona travolgente”, ha spiegato. Infine, la rivelazione: “Poi c’erano le trasgressioni che facevo parte della curiosità che ti spinge a volere conoscere tutto. Ero gelosissima, ma lo ero anche di Giovanni… ero tormentata dalla gelosia. A un certo punto però la vita è diventata troppo rock and roll ho pensato che l’asticella si era alzata. Ho capito che volevo diventare protagonista della mia vita e non gregaria”. E così la storia è finita. Quanto all’attrazione per le donne, Lucrezia Lante ha ribadito di essere attratta dagli uomini ma che, in un’occasione, una donna la corteggiò tantissimo: “Era bellissima, io forse ero pure un po’ ubriaca e così mi feci accompagnare sotto casa. Ci siamo date un bacio con la lingua e la invitai a salire, come fanno gli uomini: lei però mi disse di no perché il giorno dopo dovevo partire per l’India e lei voleva vedermi dopo le vacanze. Com’è finita? Che non ci siamo più incontrate”.

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