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Formula 1, doppietta McLaren nel gp di Spagna: vince Piastri davanti a Norris. Verstappen penalizzato chiude decimo

L'australiano rafforza la sua leadership in classifica mondiale: ora è a +10 sul compagno
Formula 1, doppietta McLaren nel gp di Spagna: vince Piastri davanti a Norris. Verstappen penalizzato chiude decimo
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Cinque successi in stagione e una vetta di Mondiale consolidata. La vittoria di un pazzo GP di Barcellona è di Oscar Piastri, che ha chiuso davanti a Lando Norris (con doppietta della McLaren) e alla Ferrari di Leclerc, 3° nel duello finale contro Verstappen al rientro della Safety Car dovuta al ritiro di Antonelli. L’olandese, 5° al traguardo, si prende 10 secondi di penalità per un contatto con Russell (4° al traguardo) ed è 10°, il monegasco è investigato e attende l’esito dei commissari Fia dopo la corsa, con il rischio che a salire sul podio sia il britannico della Mercedes. Quinto diventa così un super Hulkenberg (sulla Sauber), davanti a Hamilton, 6° dopo aver perso in precedenza la posizione nella seconda sosta su Russell, davanti con l’undercut. Hanno chiuso la top-10: Hadjar (7°), Gasly (8°) e un super Alonso (9°). Con il successo Piastri consolida il primo posto nel Mondiale Piloti: è davanti di 10 su Norris (186-176) e di 49 punti su Verstappen (137). Fra due settimane si corre in Canada.

La gara
Stavolta Piastri non si fa soffiare al via la posizione su Verstappen, come era successo a Imola. L’olandese scatta come terzo e può attaccarlo, approfittando del lungo rettilineo e dell’effetto-scia potente, ma si deve “accontentare” del secondo posto con il sorpasso su un Norris mai pimpante negli start di gara (vedasi la seconda metà dell’anno scorso). La partenza agevola invece le Ferrari, entrambe davanti al duo Mercedes. La battaglia Maranello se l’è creata però in casa, quando Hamilton, con le gomme che scivolavano, ha rallentato Leclerc per due giri prima che il team chiedesse il cambio di posizioni. Il monegasco era infatti su una strategia differente rispetto all’inglese: aveva conservato due set di gialle per stint più lunghi e per anticipare la sosta rispetto alla concorrenza, considerando che l’undercut a Barcellona è molto potente.

Una volta davanti, Leclerc ha perso quei secondi importanti che lo hanno fatto scivolare a oltre cinque secondi da Verstappen. Una scelta che mostra la confusione che a tratti si vive in casa Ferrari, oltre a un legame, quello tra i due piloti, rispettoso seppur non eccezionale. L’olandese della Red Bull è stato poi il primo a fare il pit, per inserire un nuovo set di rosse, iniziando a girare sul ritmo ottimo dell’1’19” per diversi giri e piazzandosi davanti quando Norris e Piastri sono andati a cambiare le gomme fra 22° e 23° giro. Lo ha fatto poi il monegasco per inserire il primo set di medie, rientrando 7°, per poi approfittare di salire al terzo posto dopo il pit di Hamilton, delle due Mercedes e di Verstappen, al suo secondo pit dopo 16 giri, tutti per mettere le gialle nuove. L’olandese è rientrato in pista con uno svantaggio di otto secondi da Leclerc, ma grazie a un super ritmo di un secondo al giro sulle McLaren è riuscito a passarlo in sei giri e senza problemi particolari.

A questo punto della corsa appare chiaro che Verstappen punti alle tre soste. Nel frattempo è a 5”8 da Norris e 9”5 da Piastri, mentre le McLaren procedono sul piano originale della doppia, con ancora una da fare per inserire un altro set di rosse. L’inizio del secondo stint non è eccezionale per i piloti papaya, che hanno puntato a conservare la gomma il più a lungo possibile, ma sono poi stati costretti a spingere. Dopo alcuni tempi non eccezionali sull’1’20” alto, e con un Norris arrivato a due secondi dall’australiano, Piastri ha spinto di nuovo riallungando il gap sul compagno di 3”4 secondi, come ha fatto Norris su Verstappen (2”4), in vista della seconda e ultima sosta di entrambi: prima Lando al 49° giro, rientrando di un soffio davanti a Verstappen, e poi Oscar al 50°. Dietro invece il pit lento di Hamilton permette a Russell, passato con l’undercut, di creare un gap di vantaggio rassicurante di oltre 5 secondi.

Dopo altri giri e un po’ di traffico in pista — una lotta tra Lawson e Bearman mette in difficoltà sia Norris sia Verstappen, che ha mandato a quel paese il pilota di proprietà della Ferrari — la Mercedes di Antonelli si è spenta all’improvviso a 11 giri dalla fine, per problemi elettrici, facendo entrare la aafety car. Ne hanno approfittato tutti, il duo McLaren per un set di rosse, Leclerc per rimettere le rosse usate e Verstappen, a cui sono state inserite a sorpresa le hard. Una scelta non apprezzata dall’olandese: “Ma che diavolo di gomma mi avete messo?“. “La hard, Max, era la nostra unica opzione“, gli ha spiegato via radio l’ingegnere di pista Gianpiero Lambiase.

Il quattro volte iridato ha così pagato le conseguenze alla ripartenza, rischiando di andare fuori sul rettilineo, poi subendo il sorpasso di Leclerc e toccandosi per due volte con Russell, prima in curva 1 e poi nel secondo settore, forse per una incomprensione. Un contatto che gli costa 10 secondi di penalità che lo retrocedono al 10mo posto, dietro ad Alonso, incredibilmente in top-10 dopo essere finito sulla ghiaia in curva 5 per un bloccaggio dell’anteriore sinistra. La penalità per l’olandese è una mazzata: Max è sempre più lontano dalla vetta del mondiale Piloti. Nel finale viene investigato anche Leclerc, con un risultato che si attenderà a fine sessione.

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