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“Mi hanno sputato addosso. Giocare è stato orribile, ma nessuno fa nulla”: è polemica per il tifo dei francesi al Roland Garros

La rabbia di Miomir Kecmanovic dopo la sconfitta contro Quentin Halys. Il serbo non è il primo a denunciare la maleducazione del pubblico di casa: "Era spiacevole stare in campo, una sensazione davvero brutta"
“Mi hanno sputato addosso. Giocare è stato orribile, ma nessuno fa nulla”: è polemica per il tifo dei francesi al Roland Garros
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“È stato orribile giocare. Era spiacevole stare in campo, una sensazione davvero brutta”. Miomir Kecmanovic ha dovuto affrontare non solo il suo avversario Quentin Halys nel secondo turno del Roland Garros, ma anche l’ostilità del pubblico francese. Il tennista serbo, attualmente numero 46 del ranking mondiale, ha perso in quattro set dopo una partita combattuta, segnata da un episodio vergognoso: ha raccontato di essere stato oggetto di sputi da parte di alcuni spettatori che tifavano per il giocatore di casa. La denuncia di Kecmanovic però non è un caso isolato: tanti altri giocatori, più o meno apertamente, si sono lamentati per il tifo dei francesi, che sembra spingersi sempre più spesso oltre i limiti. Jakub Mensik ha reagito ai fischi mimando un direttore d’ocrhestra (Djokovic docet). Il 19enne ceco poi ha vinto contro Mueller, mentre il cileno Nicolas Jarry è stato sconfitto e ha definito il pubblico “disgustoso”.

Kecmanovic non si è sottratto all’autocritica, ammettendo le proprie responsabilità per la sconfitta, date le numerose occasioni sprecate e i diversi errori commessi durante l’incontro. “Beh, sì, non ho giocato al meglio, ma comunque ho avuto le mie occasioni che purtroppo non ho sfruttato. Lui ha servito bene ogni volta che era necessario. Ha giocato bene, ha preso tutto quello che poteva”, ha sostenuto Kecmanovic. Tuttavia, non ha potuto ignorare l’atteggiamento del pubblico di casa, che a suo dire si è lasciato andare a comportamenti ben oltre i limiti del fair play, sostenendo Halys in modo decisamente eccessivo.

“Sicuramente il pubblico l’ha aiutato, non sarebbe andata così se non ci fossero stati. Qui è ancora più evidente, perché su questo campo (uno periferico, il Campo 14) sono tutti vicini e tutto rimbomba. Se fossi stato su un campo più grande si sarebbe sentito comunque, ma non a questo livello. – ha affermato il tennista – Non sono così vicini da poterti urlare addosso, lanciarti cose, sputarti. Mi hanno pure sputato da dietro. Capisco che siano tifosi di casa, ma questo è oltre, è maleducazione“. Che cosa ha fatto quindi Kecmanovic per portare all’attenzione degli ufficiali di gara il grave episodio?: “L’ho segnalato e mi hanno risposto ‘Lo annunceremo al microfono’. Nessuna conseguenza. Non puoi fare nulla, è così la situazione. È difficile, c’è chi riesce a gestirla meglio, chi peggio, ognuno reagisce in modo diverso”. Un comportamento tutto fuorché sportivo.

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