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Mercato auto Europa, primo quadrimestre stagnante. Nuove immatricolazioni a -0,4%

Nel solo mese di aprile la perdita si è attestata sullo 0,3%. I motivi? prezzi alti e transizione energetica mal programmata da Bruxelles
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“Stagnante”. E’ questo l’aggettivo che analisti e osservatori del settore usano per descrivere il primo quadrimestre del mercato europeo dell’auto(UE+EFTA+UK). Ad aprile le immatricolazioni sono state 1.077.186, con un calo dello 0,3% su aprile 2024. Nei primi quattro mesi dell’anno, invece, le immatricolazioni sono state 4.459.087, con un calo dello 0,4% rispetto al medesimo periodo del 2024. Numeri ancora più pesanti se paragonati al 2019, ultimo anno prima della pandemia e della guerra in Ucraina: rispetto ai primi quattro mesi di quell’anno il calo del primo quadrimestre 2025 è di ben il 18,8%.

Le ragioni del forte picchiata delle vendite, oltre a quelle sopracitate, sono da attribuire anche a una transizione energetica confusionaria (e mal programmata), che ha indotto molti automobilisti a rinviare l’acquisto di una nuova auto per le perplessità legate alla transizione stessa e, soprattutto, ai forti aumenti dei prezzi di listino. “Diverse sono le conseguenze di questa situazione e tra queste va segnalato il fatto che molti automobilisti proprietari di auto che in tempi normali sarebbero state sostituite rinviano la sostituzione o sostituiscono la propria auto non con una auto nuova, ma con un’auto usata di più recente immatricolazione di quella che possiedono”, spiega il Centro Studi Promotor: “Questa situazione ha fatto sì che rimanessero in esercizio anche auto usate che in tempi normali sarebbero state rottamate con tutto quello che di negativo ne consegue per la sicurezza della circolazione e per l’inquinamento ambientale”.

Sul fronte delle alimentazioni, le immatricolazioni risultano in crescita del 31,1% per le ibride plug-in (ovvero quelle ricaricabili) e del 17% per le ibride, mentre le vetture a benzina e le diesel scendono, rispettivamente, del 22,4% e del 24,7%: insieme valgono il 38,2% del mercato, dieci punti percentuali in meno rispetto al 2024. La quota dell’elettrico sulle immatricolazioni in Europa Occidentale? Nel periodo gennaio-aprile 2025 è ancora molto lontana dagli obiettivi e si aggira sul 17%. In testa alla graduatoria per immatricolazioni di auto a batteria figura il Regno Unito (20,7% di quota di elettrico), seguito dalla Francia (18,2%), dalla Germania (17,5%), dalla Spagna (6,9%) e, fanalino di coda, dall’Italia (5,1%).

“Considerando questi dati – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – raggiunti con incentivi generosi e anche con forti sconti, non appare certo a portata di mano la possibilità dell’integrale conversione all’elettrico del parco circolante dell’Europa Occidentale. E ciò anche perché il divieto di immatricolare nuove auto con motori a combustione interna a partire dal 2035 incontra sempre meno il favore del pubblico”.

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