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“Il 7 giugno manifestazione a Roma per fermare il massacro a Gaza”: la nota congiunta di Pd, M5s e Verdi-Sinistra

Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli confermano la mobilitazione unitaria per la Palestina
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Tutte e tutti a Roma sabato 7 giugno. Una grande manifestazione nazionale per fermare il massacro del popolo palestinese. Una piattaforma chiara, inscritta nella mozione che unitariamente abbiamo presentato in Parlamento. Facciamo appello tutte e tutti coloro che sentono come insopportabile quello che sta succedendo, mobilitiamoci insieme per fermare il massacro e i crimini del governo Netanyahu a Gaza”. Così, in una nota, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli confermano la mobilitazione unitaria per la Palestina di Pd, M5s e Alleanza Verdi e Sinistra, dopo le interlocuzioni tra i tre partiti negli ultimi giorni. L’ipotesi iniziale di tenere la manifestazione il 21 giugno è stata esclusa per evitare sovrapposizioni con la piazza di “Stop ReArmEurope”, la campagna europea contro il piano di riarmo lanciato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

L’iniziativa di piazza segue la presentazione, il mese scorso, di una mozione congiunta dei tre gruppi parlamentari in cui si chiedevano dieci impegni al governo, da quello “a riconoscere la Palestina quale Stato democratico” a quello a “sostenere, in tutte le sedi internazionali e multilaterali, ogni iniziativa volta a esigere il rispetto immediato del cessate il fuoco e la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas“. Nel testo si chiedeva anche di “sostenere in sede europea l’adozione di sanzioni nei confronti del governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario e nei confronti dei coloni responsabili delle violenze in Cisgiordania“.

Ancora in sospeso l’adesione all’iniziativa dei partiti di centro: “Siamo assolutamente disponibili a fare una grande manifestazione per dire a Israele di fermarsi, però vogliamo essere sicuri che non ci siano bandiere di Hamas, che non si inneggi alla morte degli ebrei e che non ci sia alcun tipo di atteggiamento antisemita. Gli organizzatori devono assolutamente garantire che sarà così o noi non ci saremo”, ha detto il segretario di Azione Carlo Calenda. Il leader di Italia viva Matteo Renzi precisa: “Se la piattaforma è la condanna del governo Netanyahu sono il primo. La mia posizione è quella di Liliana Segre: durissima condanna del governo israeliano ma nessuna possibilità di accettare che si trasformi in un atteggiamento antisemita”. Il segretario di +Europa Riccardo Magi chiede invece che “ci sia la netta condanna non solo del folle operato di Netanyahu ma anche delle azioni di Hamas e della strage del 7 ottobre“.

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