In Repubblica Ceca, un gruppo di escursionisti esperti ha scoperto casualmente un tesoro nascosto sotto terra. Durante un trekking invernale, lo scorso febbraio, si sono imbattuti in una vecchia lattina e una scatola di ferro semi-interrata su un sentiero poco battuto. All’interno, oggetti preziosi dal valore stimato vicino ai 300mila euro. Solo ora, dopo mesi di analisi, la notizia è stata resa pubblica dal Museo della Boemia orientale. Gli archeologi parlano di “uno dei ritrovamenti più eccezionali nella storia ceca moderna”.
Miroslav Novak, capo dipartimento di archeologia del museo, è stato il primo a visionare i reperti. “Ho ricevuto una telefonata a febbraio da un uomo che mi chiedeva di vedere alcuni oggetti trovati durante un’escursione”, ha raccontato. A prima vista, sembravano semplici rottami: una lattina, una scatola arrugginita. Ma dentro si nascondevano sedici scatole di tabacco da fiuto, dieci braccialetti, un pettine, una catenina, una borsa di filo e un portacipria, tutti in metallo giallo. Più sorprendente ancora, nella lattina c’erano 598 monete avvolte in un panno nero. “Posso assicurare che il metallo di produzione del denaro è oro massiccio”, ha spiegato Novak. “Al prezzo attuale dei metalli preziosi, il valore dei cimeli può partire da quasi 300mila euro”.
Sull’origine del tesoro, però, le ipotesi restano aperte. C’è chi pensa che appartenesse a un cittadino ceco in fuga dopo l’occupazione nazista del 1938. Altri sostengono che i beni siano stati sepolti da un tedesco costretto a lasciare il paese dopo il 1945, o che si tratti di oro appartenuto a una famiglia ebrea. Petr Grulich, direttore del museo, ha dichiarato: “È difficile dire se questo sia l’oro di un ceco che ha dovuto lasciare il territorio occupato dopo l’invasione nazista, l’oro di un tedesco che temeva lo sfollamento dopo il 1945, o l’oro ebraico”.
Il numismatista Vojtech Bradle ha fornito nuovi elementi per ricostruire la storia. “La lattina conteneva monete prodotte tra il 1808 e il 1915. Dopo il crollo della monarchia nell’allora Regno di Serbi, Croati e Sloveni furono introdotti i cosiddetti contromarchi, un tipo di marcatura ancora in uso negli anni ‘30”. Secondo le sue analisi, le monete si trovavano nei Balcani tra il 1920 e il 1930.