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Harvard fa causa contro Trump per il veto agli studenti stranieri. Sospeso il provvedimento

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L’Università di Harvard ha ottenuto un blocco temporaneo dell’ordine dell’amministrazione Trump che vieta all’ateneo di Boston di accettare iscrizioni di studenti stranieri. La giudice distrettuale Allison Burroughs ha stabilito che il governo degli Stati Uniti non può far rispettare la direttiva. La sua decisione è arrivata poche ore dopo la citazione in giudizio di Harvard presso la corte federale di Boston.

Il ricorso è stato presentato presso la corte federale del Massachusetts. Secondo i legali di Harvard la decisione della Casa Bianca viola, tra gli altri, il Primo Emendamento della Costituzione Usa ( libertà di parola e di stampa, diritto di riunirsi pacificamente, ndr).

“Condanniamo questa azione illegale e ingiustificata”, ha dichiarato il presidente di Harvard, Alan Garber, in una nota. “Mette a repentaglio il futuro di migliaia di studenti e studiosi di Harvard ed è una minaccia per innumerevoli altri studenti di college e università in tutto il paese che sono venuti in America per proseguire gli studi e realizzare i propri sogni”. La Casa Bianca, il Dipartimento della Sicurezza Interna e il Dipartimento dell’Istruzione non hanno risposto alla richiesta di commento.

La portavoce della Casa Bianca, Abigail Jackson, ha definito “priva di merito” la causa presentata da Harvard. “Se solo a Harvard importasse altrettanto porre fine al flagello degli agitatori anti-americani, antisemiti e filo-terroristi presenti nel loro campus, non si troverebbe in questa situazione”, ha detto.

L’anninistrazione Trump ha revocato la certificazione del programma Student and Exchange Visitor di Harvard, il che significa che gli studenti stranieri non possono più frequentare l’università. Gli studenti internazionali già iscritti devono trasferirsi o perdere il loro status legale, ha dichiarato giovedì il Dipartimento della Sicurezza Interna. Oggi nuovo attacco da parte del segretario al Tesoro Scott Bessent, secondo cui “Harvard è un gigantesco hedge fund” (fondo speculativo, ndr).

Intanto un giudice federale della California ha bloccato l’amministrazione Trump dal revocare lo status legale degli studenti internazionali iscritti alle università negli Stati Uniti. Nell’ingiunzione, il giudice distrettuale Jeffrey S. White ha vietato inoltre all’amministrazione di arrestare o trattenere studenti stranieri sulla base del loro status di immigrazione, mentre un’azione legale contro le precedenti revoche prosegue il suo iter nei tribunali. Secondo gli esperti legali, la decisione potrebbe in parte prevenire l’applicazione dell’ordine nei confronti dell’ateneo di Harvard.

La Casa Bianca si appresta però ad aprire un altro fronte. Secondo l’amministrazione Trump, la Columbia University ha violato la legge sui diritti civili, “agendo con deliberata indifferenza” nei confronti delle molestie subite da studenti ebrei. Si tratta dell’ultima accusa di antisemitismo mossa dall’amministrazione Trump contro l’ateneo di New York a cui l’amministrazione ha già sospeso oltre 400 milioni di dollari di sovvenzioni federali. L’accertata violazione dei diritti civili spesso precede l’adozione di provvedimenti punitivi.

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