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Media, il Boeing 747 donato a Trump dal Qatar era stato prima chiesto dai funzionari del presidente

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Si ingarbuglia la questione del Boeing 747 che il Qatar ha donato a Donald Trump per dotare il presidente statunitense di un nuovo aereo presidenziale extra lusso. Alcune fonti, interpellate dall’emittente americana Cnn, hanno contraddetto la versione della Casa Bianca, secondo cui l’aereo sarebbe stato regalato a Trump su iniziativa qatariota. In realtà. la Casa Bianca avrebbe omesso di dire di aver prima chiesto al Qatar di poter acquistare il lussuosissimo velivolo.

La vicenda parte dai ritardi nella consegna dei due nuovi jet da utilizzare come Air Force One commissionati alla Boeing nel 2018, con un contratto da quasi 4 miliardi di dollari. Sarebbero dovuti entrare in servizio nel 2024 ma, complice le difficoltà incontrate in questi anni dal produttore americano, la consegna è slittata e probabilmente gli aerei arriveranno dopo la fine del mandato di Trump.

Il presidente ha quindi dato disposizioni affinché si cercasse un aereo sostitutivo in attesa della consegna, stufo di utilizzare il relativamente obsoleto velivolo, in servizio dai tempi di George Bush. Stando a quel che riporta il New York Times, funzionari del governo e del Pentagono erano quindi da tempo al lavoro sul dossier quando, l’11 maggio scorso, Trump ha annunciato il “dono” del Qatar.

Prima dell’annuncio, l’aereo in questione era stato già incluso in una lista preliminare, compilata dai funzionari governativi, di jet che soddisfacevano i requisiti per essere presi in considerazione per l’acquisto. Una lista scarna: appena 8 gli aerei disponibili per la vendita in tutto il mondo ritenuti potenzialmente adatti. Da anni il Qatar aveva cercato di vendere il velivolo senza però trovare un acquirente a causa dei costi di acquisto e, soprattutto, di gestione. A metà febbraio, Trump aveva però avuto modo di visitare il 747 qatariota in Florida, rimanendone, a quanto pare, incantato.

La questione ha però implicazioni economiche, politiche e di sicurezza. Utilizzare un aereo donato da uno stato straniero come mezzo per gli spostamenti ufficiali del presidente richiede preventive e capillari verifiche di sicurezza ed interventi per adattare il jet alle sue funzioni, come l’aggiunta di sistemi di comunicazione avanzati e di dispositivi antimissili. Operazioni il cui costo è stimato in circa un miliardo di dollari e che richiedono tempo. Aspetti che hanno suscitato parecchi dubbi sulla convenienza economica e pratica dell’operazione. Inoltre, ol 747 è un aereo ormai fuori produzione, la cui manutenzione diventa pertanto sempre più costosa. E farlo volare ha un costo di circa 25mila dollari l’ora.

Oltre alle questioni pratiche, non sono mancate comprensibili critiche da chi osserva che il dono faccia sorgere una qualche forma di vincolo di riconoscenza nei confronti del Qatar che potrebbe non essere in armonia con gli interessi statunitensi. L’ emiro del Qatar aveva donato un Boeing molto simile alla Turchia nel 2018, un gesto di sostegno al presidente Recep Tayyip Erdogan, poi rimasto al fianco di Doha quando i suoi acerrimi rivali nella regione avevano interrotto i legami diplomatici e di trasporto con il Qatar, ricorda il Nyt.

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