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“Attenzione agli spray nasali abbronzanti virali su TikTok, aumentano il rischio di melanoma”. La storia dell’ex miss Jen Atkin e il monito del prof Ascierto: “Vanno bannati”

A lanciare l’alert è stato il The Chartered Trading Standards Institute (CTSI), un’organizzazione britannica che ha lo scopo di promuovere buone pratiche commerciali e proteggere i consumatori, la quale invita a non utilizzare alcun prodotto abbronzante che deve essere “inalato o ingerito”

di 30science per Il Fatto
“Attenzione agli spray nasali abbronzanti virali su TikTok, aumentano il rischio di melanoma”. La storia dell’ex miss Jen Atkin e il monito del prof Ascierto: “Vanno bannati”

Attenzione agli spray nasali abbronzanti, promossi sui social media. Questi prodotti, pubblicizzati come acceleranti dell’abbronzatura, possono anche provocare nausea, vomito e pressione alta. E possono essere associati anche ad un aumento del melanoma. A lanciare l’alert è stato il The Chartered Trading Standards Institute (CTSI), un’organizzazione britannica che ha lo scopo di promuovere buone pratiche commerciali e proteggere i consumatori, la quale invita a non utilizzare alcun prodotto abbronzante che deve essere “inalato o ingerito”. “Sono prodotti abbronzanti e in quanto tali andrebbero bannati”, commenta Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli. “Nel caso specifico, che non conosco personalmente, sembrerebbe che questi prodotti abbronzanti contengano una sostanza chimica non sicura e non autorizzata. Una ragione in più – aggiunge – per evitarne l’utilizzo”.

Gli spray sotto accusa affermano di agire rilasciando una sostanza chimica nota come “Melanotan 2”, che scurisce la pigmentazione della pelle e che è vietata nel Regno Unito. Secondo il Melanoma Fund, questo metodo crea un’abbronzatura, ma “può anche favorire cambiamenti anomali nelle cellule della pelle in risposta all’esposizione ai raggi UV”. Sono proprio questi cambiamenti che possono potenzialmente portare al melanoma, la forma più mortale di cancro della pelle. “Gli abbronzanti vengono promossi per la loro capacità di favorire la penetrazione dei raggi UV, gli stessi che invece dovremmo evitare per ridurre il rischio di ammalarci di melanoma”, sottolinea Ascierto. “Ad ogni modo vanno evitati prodotti con sostanze chimiche: anche per i filtri solari è meglio preferire quelli fisici che chimici!”, aggiunge.

Tuttavia, poiché gli spray vengono commercializzati come prodotti cosmetici e non come medicinali, non sono regolamentati in modo così rigido e la loro popolarità è aumentata. Il CTSI ha anche lanciato l’allarme sulla crescente tendenza anche gocce nasali e caramelle gommose aromatizzate per l’abbronzatura. Su banco degli imputati una serie di promo su Facebook, Instagram e TikTok, i quali hanno suggerito gusti adatti ai bambini, come pesca, gomma da masticare, uva, fragola e lime. Il timore è che questi prodotti possano alla fine essere considerati “indispensabili” tra i giovani, “scatenando un’epidemia giovanile come quella delle sigarette elettroniche usa e getta”. “Siamo sempre più preoccupati per l’uso sia degli spray abbronzanti nasali sia delle iniezioni abbronzanti e per i loro potenziali collegamenti con il melanoma, un tumore della pelle”, dichiara Susanna Daniels, direttrice generale dell’organizzazione benefica Melanoma Focus, impegnata nella lotta contro il cancro della pelle. “Esortiamo i cittadini a considerare gli impatti a lungo termine sulla propria salute e ad astenersi del tutto dall’uso di queste sostanze”, aggiunge.

Alcuni pazienti britannici sono già stati danneggiati da alcuni spray nasali abbronzanti. Jen Atkin, ex Miss Gran Bretagna di Grimsby, Lincolnshire, ha dichiarato di aver riportato cicatrici permanenti dopo aver utilizzato uno spray abbronzante nasale acquistato su Instagram. “Purtroppo ho deciso di esagerare e sono caduta nella tendenza dell’abbronzatura nasale”, ha affermato. “Con la salute non si scherza”, sottolinea Ascierto. “Il melanoma è un tumore alla pelle molto aggressivo e, anche se sono stati fatti molti passi in avanti nel trattamento, grazie ad esempio all’immunoterapia, resta valido sempre lo stesso vecchio adagio: prevenire è meglio che curare!”, conclude.

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